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MONDO

Moscovici: "Previsioni eccessivamente ottimistiche su crescita nel 2016"

La Commissione Ue boccia la Spagna sui conti pubblici

Bruxelles chiede a Madrid misure aggiuntive sul piano di bilancio del prossimo anno. In un parere pubblicato oggi, l'esecutivo comunitario avverte che sulla base dei piani sottoposti dalle autorità spagnole esiste un rischio di "non conformità al patto di Stabilità e di crescita". Giovedì varo in Cdm della legge di stabilità italiana

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Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici
Bruxelles (Belgio)
Spagna bocciata sui conti bubblici. La Commissione europea chiede infatti a Madrid misure aggiuntive sul piano di bilancio del prossimo anno e, in un parere pubblicato oggi, avverte che sulla base dei piani sottoposti dalle autorità spagnole esiste un rischio di "non conformità al patto di Stabilità e di crescita".

Moscovici: "Da Spagna stime eccessivamente ottimistiche su crescita nel 2016"
In particolare, il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici parla di stime 'eccessivamente ottimistiche' sulla crescita economica del 2016. La Spagna è il quarto Paese dell'Ue ad aver presentato la bozza di legge di bilancio all'Ue insieme a Finlandia, Lettonia, e Paesi Bassi. Madrid prevede per il 2015 e per il 2016 un rapporto deficit/Pil al 4,2% e al 2,7%. La Commissione europea stima invece livelli al 4,5% e al 3,5%,
motivo per cui si chiede alla Spagna di fare di più. Mancano poi i dettagli sulle misure che verranno prese dalle autorità locali. Per questo "la Commissione invita le autorità nazionali a attuare rigorosamente le misure previste sul 2016 e a fare i passi necessari nella procedura di bilancio affinché il piano 2016 rispetti il Patto. La Commissione - ha aggiunto Moscovici - invita a presentare il prima possibile un piano di bilancio aggiornato che includa la specifiche sulle misure da parte delle autorità locali".

Incontro governo-Anci per l. stabilità. Fassino: "Rassicurazione su mancati introiti Tasi e Imu"
Per quanto riguarda il nostro Paese, il governo è al lavoro per la legge di Stabilità che sarà varata giovedì in Consiglio dei ministri. Proprio oggi, in vista del via all'iter per l'approvazione della manovra, c'è stato un incontro tra il governo e la delegazione dei sindaci dell'Anci. "Abbiamo registrato una disponibilità vera, da parte del Governo, ad accogliere le richieste dell'Anci e dare finalmente vita a una nuova stagione nei rapporti tra i Comuni e lo Stato centrale", ha detto il presidente Piero Fassino. In particolare, rende noto il sindaco di Torino, "ci è stata confermata la compensazione integrale dei mancati gettiti Tasi e Imu che deriveranno dall`abolizione della tassazione sulle prime case, così come ci è stato confermato che si va verso un superamento degli attuali vincoli imposti dal Patto di stabilità, con la conseguente possibilità di utilizzare per gli investimenti gli avanzi di bilancio congelati nella casse dei Comuni. Al contempo - prosegue il presidente dell'Anci - il Governo ci ha assicurato che si sta lavorando ad una soluzione per garantire i rimborsi ai Comuni che vantano crediti per aver sostenuto le spese per il funzionamento degli uffici giudiziari tra il 2012 ed il 2015".

Stabilità, domani incontro governo-Regioni
Ed è previsto per domani mattina, intorno alle 11 a Palazzo Chigi, l'incontro tra i presidenti delle Regioni e il governo sempre sulla legge di stabilità. Un vertice, annunciato la scorsa settimana dal presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, durante il quale i governatori si aspettano risposte in vista del varo della manovra. Sul tavolo del confronto l'esatto ammontare delle risorse disponibili per il fondo sanitario nazionale 2016: in base all'accordo di luglio scorso in Stato-Regioni, infatti, il Fsn per il prossimo anno dovrebbe salire a 113 miliardi, ma il premier Matteo Renzi, nei giorni scorsi, ha parlato di 111 miliardi. Cifra definita "non sufficiente" dai governatori per far fronte all'innovazione dei farmaci salvavita, alla revisione dei Lea e a tutta la rinegoziazione dei contratti. Sulla cifra si cercherà un compromesso, mentre a preoccupare i governatori sono anche i tagli pregressi da 2,2 mld di euro, legati alla finanziaria di Monti, che se cadessero sul comparto Regioni, denunciano, rischierebbero di azzerrare i fondi extra sanita' ed extra trasporto pubblico locale.