MONDO
La denuncia dell'Onu
Sud Sudan choc, novemila bambini soldato
Lo denuncia l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay: "Allibita per l'apparente mancanza di preoccupazione circa il rischio della carestia da parte entrambi i leader", di governo e forze ribelli

Non solo il rischio di carestia, c'è un altro orrore in Sud Sudan: "Novemila bambini che combattono tra le fila dei due schieramenti in campo, che da metà dicembre si fanno la guerra". A denunciarlo è l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, che si dice "inorridita" per l'indifferenza delle istituzioni.
Scuole occupate dai soldati, donne violentate
Secondo Pillay 32 scuole sono nelle mani delle truppe dei due schieramenti e numerose donne e ragazze sono state violentate o rapite. "La prospettiva di infliggere la fame e la malnutrizione su larga scala a centinaia di migliaia di loro concittadini non sembra toccarli in modo particolare", ha detto il commissario, riferendosi all'atteggiamento del presidente Salva Kiir e il suo ex vicepresidente Riek Machar.
L'appello dell'Onu
Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto al presidente del Sud Sudan Kiir di metter fine alla "campagna negativa" contro i peacekeeper. Ban ki-Moon ha quindi chiesto una ''fine immediata dei combattimenti e delle uccisioni dei civili sudsudanesi''. Le violenze scoppiate a Juba il 15 dicembre tra l'esercito di Kiir e i ribelli fedeli all'ex vice presidente Riek Machar ed estesesi poi al resto del Paese hanno causato la morte di migliaia di persone, mentre oltre un milione sono state sfollate.
Scuole occupate dai soldati, donne violentate
Secondo Pillay 32 scuole sono nelle mani delle truppe dei due schieramenti e numerose donne e ragazze sono state violentate o rapite. "La prospettiva di infliggere la fame e la malnutrizione su larga scala a centinaia di migliaia di loro concittadini non sembra toccarli in modo particolare", ha detto il commissario, riferendosi all'atteggiamento del presidente Salva Kiir e il suo ex vicepresidente Riek Machar.
L'appello dell'Onu
Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto al presidente del Sud Sudan Kiir di metter fine alla "campagna negativa" contro i peacekeeper. Ban ki-Moon ha quindi chiesto una ''fine immediata dei combattimenti e delle uccisioni dei civili sudsudanesi''. Le violenze scoppiate a Juba il 15 dicembre tra l'esercito di Kiir e i ribelli fedeli all'ex vice presidente Riek Machar ed estesesi poi al resto del Paese hanno causato la morte di migliaia di persone, mentre oltre un milione sono state sfollate.