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TECH

​Web Summit, il Portogallo si candida a hub europeo delle startup

Entusiasmo per le vie di Lisbona, che dal 7 al 10 novembre accoglie migliaia di investitori e startup per il primo Web Summit che si svolge al di fuori di Dublino. Il Paese ha un Pil nove volte inferiore a quello dell’Italia ma imprenditori e amministrazione di danno da fare per portare in luce questo piccolo ecosistema, i cui risultati già si vedono, ci racconta il presidente di Startup Europe Partnership

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di Celia Guimaraes
Lisbona - Questa non è la nuova Silicon Valley, questo è il Portogallo. L’outdoor ben visibile si trova appena scesi all’aeroporto internazionale di Lisbona. Firmato dal governo portoghese e da Startup Portugal, accoglie i visitatori in arrivo - circa 53 mila - venuti per il Web Summit che, dalla natia Dublino, dal 2016 e per i prossimi tre anni si è trasferito qui, con un’opzione per altri due anni.

Piccolo ecosistema cresce
Il Portogallo vuole cogliere l’occasione al meglio e il cartellone di benvenuto, oltre a precisare che “This is Portugal”, racconta che qui internet in broadband già copre tutto il Paese comprese tutte le scuole, sono stati stanziati 400 milioni di euro per progetti cofinanziati con Business angel e Venture capitalist, ci sono agevolazioni fiscali per gli investitori nelle startup allo stadio iniziale e ben 80 incubatoi certificati.


Startup vivaci
Mentre si risolleva dall’ultima crisi finanziaria del 2000, il Portogallo si sta rapidamente facendo strada nella geografia europea del mondo startup. Per Alberto Onetti, presidente di Mind The Bridge e di SEP (Startup Europe Partnership), non è un segreto: “A giugno eravamo a Lisbona per il nostro SEP Matching Event e vi abbiamo trovato una comunità di imprenditori molto vivace. Non sorprende quindi che il Web Summit si tenga proprio qui quest’anno. Insieme ad altre 10 città, Porto (città al nord del Portogallo, ndr) si avvia ad essere riconosciuta a livello internazionale come polo di attrazione per le startup”. 


Onetti vede come fatto positivo che questo giovane ecosistema sia stato già in grado di produrre risultati tangibili: “In Portogallo abbiamo identificato 40 scaleup ICT e altre 24 altre startup sono in fila per seguire lo stesso percorso. In termini di risultati, stiamo parlando di scaleup - aziende in grado di produrre occupazione e innovazione su larga scala - e di exit - aziende così interessanti da stimolare gli appetiti di acquisizione da parte delle large corporate”.


L’unicorno Farfetch
Il Portogallo infatti nel 2015-16 ha prodotto 9 exit che hanno attratto l’interesse di acquirenti stranieri, prima di tutto americani. Una piccola cifra, se paragonata a quelle degli altri paesi europei come Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. Ma non così piccola se consideriamo la dimensione relativamente ridotta dell’economia portoghese, il cui Pil è quasi un decimo di quello italiano.  



L’ecosistema delle startup in questo antico Paese è giovane ma sta crescendo rapidamente e bene. Fiore all’occhiello il solo 'unicorno’ europeo con sangue portoghese, Farfetch, startup del’e-commerce del fashion di lusso, fondata nel 2008 dall’imprenditore portoghese José Neves e oggi con oltre 1000 dipendenti. Neves sarà uno dei principali speaker di questa edizione del Web Summit. 


Novelli Vasco De Gama
“Ci siamo rimboccati le maniche nel Seicento per trasformare il business mondiale e lo stiamo facendo ancora”, recita l’outdoor simbolo dell’orgoglio lusitano. Per le vie della capitale, totem del Web Summit attirano la curiosità dei turisti e sono meta dei selfie dei volontari e giovani partecipanti, tutti contenti di postare sui social la loro testimonianza per la serie ‘io c’ero’. Già questo clima è molto diverso da quello di Dublino, dove l’evento rimaneva sostanzialmente scollegato dalla realtà locale. 




Anche il clima metereologico sembra più clemente della piovosa irlanda e i dublinesi in arrivo, compreso il fondatore del Web Summit Paddy Cosgrave ne sono più che felici. Domenica mattina il via ai lavori con il Surf Summit. Perché anche tra le onde dell’Atlantico si fa networking.