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MONDO

Riprese proibite

Pechino, un drone svela la Città Proibita dall'alto...e viene sequestrato dalla polizia

Un fotografo neozelandese ha ripreso Pechino dall'alto con un drone e una videocamera GoPro ma poi è stato fermato dalla polizia

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La città proibita dall'alto
di Carlotta Macerollo
Le immagini fatte con un drone sono la moda del momento. Economiche, di alta qualità e spettacolari, perché riescono a raggiungere punti scenografici e angolature particolari che raramente si riescono a catturare.

La storia di Trey Ratcliff
Doveva pensarla così anche il fotografo neozelandese Trey Ratcliff che è arrivato fino in Cina per filmare dall'alto Pechino e la sua interessantissima Città Proibita, per più di 500 anni dimora delle dinastie Ming e Quing. L'aggettivo "proibita" deriva dal fatto che, a parte i membri della casa imperiale, nessuno vi poteva entrare senza l'esplicito permesso dell'Imperatore. Talvolta nel passato veniva chiamato anche "Palazzo d'Inverno". 

Il video "proibito"
Ratcliff ha filmato per 5 giorni la Città Proibita dall'alto con i suoi 980 palazzi, gli alberi, i giardini dove un tempo passeggiavano gli imperatori con le loro amanti. Immagini bellissime che ha postato sul suo blog.



La confisca del drone
In un post però, Ratcliff ha poi raccontato di essere stato fermato dalla polizia cinese durante le riprese con il drone e di essere stato portato in commissariato per essere interrogato: alla fine il fotografo è stato rilasciato ma la polizia ha confiscato il suo drone.