EUROPA
Spagna: polemiche per le sorelle di Felipe VI, vaccinate anzitempo
Elena e Cristina, sorelle del re, vaccinate negli Emirati arabi prima di incontrare il padre Juan Carlos

Bufera in Spagna sulle sorelle del re Felipe VI: Elena e Cristina, secondo i quotidiani El confidencial e El mundo, si sarebbero vaccinate contro il covid nel corso di una visita al padre Juan Carlos, che vive negli Emirati Arabi Uniti dall'agosto scorso.
Elena, 57 anni, e Cristina, 55, non sono considerate parte delle categorie che hanno priorità nella vaccinazione in Spagna e la notizia ha provocato reazioni indignate da parte di esponenti del governo, formato dal partito socialista e da Unidas podemos: Miquel Iceta, ministro delle Politiche territoriali, ha detto che condotte di questo tipo provocano "sfiducia" nelle istituzioni. Cristina è residente in Svizzera, sua sorella Elena in Spagna. Esponenti della destra hanno difeso la decisione delle due donne di non rispettare la priorità di vaccinazione in patria. "non hanno tolto il vaccino a nessuno in Spagna", ha detto José Luis Martinez-Almeida, portavoce del Partito popolare e sindaco di Madrid.
La Casa reale non ha confermato né smentito, aggiungendo che i membri dell'attuale famiglia reale - composta da Felipe VI, la moglie Letizia e le figlie Leonor e Sofia - non sono ancora vaccinati e aspetteranno il proprio turno. "Il re non è responsabile delle azioni delle sorelle", hanno detto fonti vicine al monarca.
Anche l'83enne Juan Carlos, re di Spagna dal 1975 al 2014, si sarebbe già vaccinato negli Emirati arabi, secondo i media iberici. Juan Carlos ha lasciato il Paese l'estate scorsa dopo esser rimasto coinvolto in uno scandalo per presunte operazioni fiscali illegittime all'estero. L'ex re ha restituito al fisco più di 4,5 milioni di euro di tasse non pagate ed è sotto inchiesta da parte della magistratura spagnola e svizzera. Cristina a suo tempo fu al centro di uno scandalo per i reati commessi dal marito, Iñaki Urdangarin, attualmente in semilibertà dopo una condanna a più di cinque anni per corruzione, mentre la sorella del re Felipe fu assolta dall'accusa di aver partecipato agli affari illeciti del consorte.
Elena, 57 anni, e Cristina, 55, non sono considerate parte delle categorie che hanno priorità nella vaccinazione in Spagna e la notizia ha provocato reazioni indignate da parte di esponenti del governo, formato dal partito socialista e da Unidas podemos: Miquel Iceta, ministro delle Politiche territoriali, ha detto che condotte di questo tipo provocano "sfiducia" nelle istituzioni. Cristina è residente in Svizzera, sua sorella Elena in Spagna. Esponenti della destra hanno difeso la decisione delle due donne di non rispettare la priorità di vaccinazione in patria. "non hanno tolto il vaccino a nessuno in Spagna", ha detto José Luis Martinez-Almeida, portavoce del Partito popolare e sindaco di Madrid.
La Casa reale non ha confermato né smentito, aggiungendo che i membri dell'attuale famiglia reale - composta da Felipe VI, la moglie Letizia e le figlie Leonor e Sofia - non sono ancora vaccinati e aspetteranno il proprio turno. "Il re non è responsabile delle azioni delle sorelle", hanno detto fonti vicine al monarca.
Anche l'83enne Juan Carlos, re di Spagna dal 1975 al 2014, si sarebbe già vaccinato negli Emirati arabi, secondo i media iberici. Juan Carlos ha lasciato il Paese l'estate scorsa dopo esser rimasto coinvolto in uno scandalo per presunte operazioni fiscali illegittime all'estero. L'ex re ha restituito al fisco più di 4,5 milioni di euro di tasse non pagate ed è sotto inchiesta da parte della magistratura spagnola e svizzera. Cristina a suo tempo fu al centro di uno scandalo per i reati commessi dal marito, Iñaki Urdangarin, attualmente in semilibertà dopo una condanna a più di cinque anni per corruzione, mentre la sorella del re Felipe fu assolta dall'accusa di aver partecipato agli affari illeciti del consorte.