ITALIA
Era scomparso il 14 novembre
Ex calciatore ucciso: è stato sgozzato. Fermati madre e figlio
Il corpo dell'uomo trovato nel bagaglialio di un'auto: a bordo bottiglie di acido che servivano a liberarsi del cadavere. Non volevano restituire all'uomo dei soldi prestati

Una donna e suo figlio sono stati fermati dai carabinieri di Milano con l'accusa di aver ucciso l'ex calciatore di serie C Andrea La Rosa, scomparso il 16 novembre e il cui cadavere con la gola tagliata è stato trovato nel bagagliaio di una macchina sulla superstrada Milano-Meda. Alla guida dell'auto c'era Antonietta Biancaniello, fermata ieri pomeriggio. In seguito è stato fermato il figlio, Raffaele Rullo. I due sono stati interrogati per tutta la notte nella caserma di via Moscova. Secondo ricostruzioni di stampa, avevano cercato di nascondere il corpo sciogliendolo nell'acido. Non avevano la quantità necessaria di liquido e avevano rimandato l'atto finale del piano. A bordo dell'auto c'erano flaconi di acido. I due avevano ricevuto in prestito da Andrea del denaro, e non volevano restituirlo. Per questo hanno deciso di ucciderlo. L'autore materiale dell'omicidio sarebbe stato il figlio della donna.
Su pc ricerche su scioglimento acido piccolo Giuseppe Di Matteo
Raffaele Rullo, esperto informatico, avrebbe fatto ricerche su internet dal suo ufficio su come il boss mafioso Giovanni Brusca sciolse nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso l'11 novembre del 1996 dopo 25 mesi di prigionia. È quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri e dal procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco. Ai due fermati è contestata la premeditazione.
Gli investigatori avevano da subito indirizzato le loro indagini sui due grazie alle testimonianze di allenatori e giocatori del Brugherio calcio, la società della quale La Rosa era direttore sportivo.
Il 35enne milanese ha un passato in serie C come calciatore, poi in diverse altre categorie. Da qualche anno era approdato all'altro lato della panchina, come dirigente sportivo. Dopo aver fatto esperienza al Desio Calcio e alla Cinisellese, Andrea era appena arrivato a dirigere il Brugherio 1968, società brianzola con la prima squadra in Eccellenza. L'ultima volta in cui era stato visto in pubblico era il 14 novembre, quando partecipò alla presentazione del nuovo allenatore Marco El Sheik, arrivato alla prima squadra del Brugherio. Poi quel viaggio a Quarto Oggiaro durante il quale sembrava essere sparito. Fino al ritrovamento del corpo, in un fusto, a bordo dell'auto condotta dalla donna, interrogata a lungo con l'uomo sospettato di avere avuto un ruolo nella vicenda.
Un prestito da 38mila euro
La Rosa aveva prestato 38 mila euro a Raffaele Rullo. È emerso in una conferenza stampa del pm di Milano Eugenio Fusco, con il comandante provinciale dei carabinieri Luca De Marchis e il comandante del Nucleo investigativo di Milano Michele Miulli. Dalle indagini è emerso che il giorno della scomparsa, il 14 novembre scorso, La Rosa avrebbe incontrato Rullo a casa della madre di quest'ultimo per consegnargli 8 mila euro (più di 6 mila euro sono stati ritrovati dai carabinieri). Dell'incontro La Rosa aveva parlato con la sua fidanzata, che conosceva Rullo da tempo, e con un calciatore del Brugherio. Da questi elementi sono partite le indagini che hanno portato ai fermi. Si è saputo anche che in passato l'ex calciatore aveva già prestato 30 mila euro a Rullo, mai restituiti.
Su pc ricerche su scioglimento acido piccolo Giuseppe Di Matteo
Raffaele Rullo, esperto informatico, avrebbe fatto ricerche su internet dal suo ufficio su come il boss mafioso Giovanni Brusca sciolse nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso l'11 novembre del 1996 dopo 25 mesi di prigionia. È quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri e dal procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco. Ai due fermati è contestata la premeditazione.
Gli investigatori avevano da subito indirizzato le loro indagini sui due grazie alle testimonianze di allenatori e giocatori del Brugherio calcio, la società della quale La Rosa era direttore sportivo.
Il 35enne milanese ha un passato in serie C come calciatore, poi in diverse altre categorie. Da qualche anno era approdato all'altro lato della panchina, come dirigente sportivo. Dopo aver fatto esperienza al Desio Calcio e alla Cinisellese, Andrea era appena arrivato a dirigere il Brugherio 1968, società brianzola con la prima squadra in Eccellenza. L'ultima volta in cui era stato visto in pubblico era il 14 novembre, quando partecipò alla presentazione del nuovo allenatore Marco El Sheik, arrivato alla prima squadra del Brugherio. Poi quel viaggio a Quarto Oggiaro durante il quale sembrava essere sparito. Fino al ritrovamento del corpo, in un fusto, a bordo dell'auto condotta dalla donna, interrogata a lungo con l'uomo sospettato di avere avuto un ruolo nella vicenda.
Un prestito da 38mila euro
La Rosa aveva prestato 38 mila euro a Raffaele Rullo. È emerso in una conferenza stampa del pm di Milano Eugenio Fusco, con il comandante provinciale dei carabinieri Luca De Marchis e il comandante del Nucleo investigativo di Milano Michele Miulli. Dalle indagini è emerso che il giorno della scomparsa, il 14 novembre scorso, La Rosa avrebbe incontrato Rullo a casa della madre di quest'ultimo per consegnargli 8 mila euro (più di 6 mila euro sono stati ritrovati dai carabinieri). Dell'incontro La Rosa aveva parlato con la sua fidanzata, che conosceva Rullo da tempo, e con un calciatore del Brugherio. Da questi elementi sono partite le indagini che hanno portato ai fermi. Si è saputo anche che in passato l'ex calciatore aveva già prestato 30 mila euro a Rullo, mai restituiti.