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ITALIA

Sequestro disposto dopo gli interrogatori di venerdì

Morto in gita, ultimo segnale dal telefono di Domenico verso le 5 del mattino

C'è attesa per i risultati degli esami tossicologici e genetici, mentre vengono definiti "incerti" e "parziali" i primi risultati che riscontravano poco alcool e nessun lassativo nel sangue del giovane deceduto

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Dalle analisi sul telefono cellulare di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto lo scorso 10 maggio dopo essere volato giù dalla finestra del quinto piano dell'albergo di Milano dove era in gita con la classe, è emerso che il ragazzo avrebbe inviato un messaggio, probabilmente via chat, verso le 5 - 5.30 di quella mattina. E' quanto risulta dalle indagini che hanno accertato anche che Domenico sarebbe precipitato dalla finestra dell'hotel tra le 5.30 e le 7 del mattino. 

La Procura di Milano, inoltre, ha sequestrato alcuni cellulari appartenenti ai compagni di Domenico, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte dello studente padovano. I telefoni, appartengono ai compagni di classe più "coinvolti" nella vicenda. Gli inquirenti vogliono analizzare con attenzione le chat e gli sms scambiati la sera della tragedia e nelle prime ore del mattino quando, stando ai primi riscontri, Domenico sarebbe morto. Il giovane, secondo le indagini, coordinate dal pm di Milano Claudio Gittardi e condotte dalla Squadra Mobile, sarebbe deceduto tra le 5:30 e le 7:00 di domenica 10 maggio. 

Le testimonianze dei compagni risultano "utili", nuovi interrogatori a Padova
Il sequestro dei cellulari è stato disposto venerdì scorso, al termine dei nuovi interrogatori a cui sono stati sottoposti i compagni di classe di Domenico. E le testimonianze fornite sono ritenute "utili" dagli investigatori. In particolare, negli uffici della Squadra Mobile di Milano, sono stati convocati i ragazzi più legati al giovane e quelli con cui Domenico, quella notte, ha trascorso le ultime ore di vita prima di precipitare dal quinto piano. Da quanto si è saputo, nei loro racconti iniziali, messi a verbale nei giorni precedenti, ci sarebbero state delle incongruenze, soprattutto relative alla versione data di quella serata finita in tragedia. Incongruenze, però, superate dai nuovi verbali di tre giorni fa, poiché i giovani avrebbero reso stavolta testimonianze "utili", anche se alcuni punti restano da approfondire.

Dopo gli interrogatori dei giorni scorsi, la squadra mobile di Padova, su delega dell'analogo ufficio della Questura di Milano, sentirà gli studenti della 5F del liceo scientifico ' Ippolito Nievo' di Padova, l'altra classe che, con la 5E di Domenico Maurantonio, ha partecipato alla gita all'Expo di Milano. I ragazzi sono stati convocati a partire da oggi in Questura a Padova. La convinzione degli investigatori è che sia molto difficile che nessuno abbia sentito o visto nulla in quella tragica nottata del 10 maggio.

Per quanto riguarda i risultati degli esami disposti con l'autopsia, sono attesi a breve i risultati degli esami medico-legali, tossicologici e genetici affidati dal pm a tre consulenti da lui nominati. Mentre sono definiti ancora "incerti" e "parziali" i primissimi esiti dell'indice alcolemico e sulla presenza o meno di lassativo, emersi nei giorni scorsi.

Test preliminari: poco alcool e nessun lassativo
I risultati dei test preliminari avevano rilevato poco alcool e nessun lassativo nel sangue di Domenico. Secondo gli investigatori, con un tasso alcolemico inferiore a un grammo per litro di sangue - sebbene superiore al limite consentito per guidare - è difficile che il giovane abbia potuto perdere conoscenza e cadere dalla finestra. Tuttavia, già nei giorni scorsi, era stato chiarito che i primi dati raccolti dagli specialisti non permettevano di trarre delle conclusioni certe nè sulla quantità di alcool assunta dal giovane nè sull'eventuale ingerimento di un lassativo.

In primo luogo, era stato precisato che nel valutare l'indicatore alcolemico va considerata anche la capacita' di tollerare l'alcol di un giovane che non era abituato ad assumerne e il fatto che mancavano dei dati essenziali per arrivare alle conclusioni, come la presenza di alcol in altri tessuti. Riguardo al lassativo, dai primi riscontri non risultava essere presente nell'organismo del ragazzo, ma fonti mediche avevano precisato che la ricerca della molecola, indicativa della sua presenza, non era ancora terminata. Sostanzialmente, i risultati dei test preliminari non hanno escluso del tutto l'eventualità che al ragazzo sia stato somministrato un lassativo. 

Le certezze degli investigatori
Al momento, i punti certi dell'inchiesta sembrano essere pochi: la caduta di Maurantonio non è stata accidentale; il giovane è precipitato dal quinto piano, da una finestra del corridoio dell'hotel; accanto al corpo di Domenico sono stati trovati dei pantaloncini e degli indumenti intimi, mentre il giovane indossava solo una maglietta; sul braccio presentava delle ecchimosi, la cui natura e' ancora da chiarire.

Il padre di Domenico
Sui risultati dell'indice alcolemico, il padre del giovane, Bruno Maurantonio, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera spiega che "avevamo fiducia in Domenico. Sapevamo che era un ragazzo responsabile. Un figlio non si può tenere al guinzaglio, allora lo si mette alla prova, si fanno fare delle scelte responsabili e noi sapevamo come si comportava Domenico". Su quanto accaduto quella tragica notte, il padre esclude categoricamente l'ipotesi del suicidio: "Certamente non si è trattato di un suicidio nè di un incidente. Cadere da quella finestra per 'errore' è praticamente impossibile. Ci sono stato, ho visto l'hotel", aggiunge il padre del ragazzo ribadendo di avere piena fiducia nelle indagini.