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ITALIA

'Indignados'

Scontri a Roma a piazza San Giovanni: 15 condannati e due assolti

Gli scontri avvennero nel corso di una manifestazione organizzata dagli “Indignados”, in cui venne data fuoco un blindato dei carabinieri. Alla lettura della sentenza i presenti in aula hanno urlato "vergogna". Inviati alla Procura gli atti per decidere sulle forze dell'ordine 

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Quindici condanne per un totale di oltre 61 anni di reclusione e due assoluzioni. Si conclude così il processo di primo grado per gli scontri di piazza San Giovanni, avvenuti il 15 ottobre 2011 nel corso di una manifestazione organizzata dagli “Indignados”, partita da piazza della Repubblica, sviluppatasi lungo via Cavour e via Merulana e terminata a piazza San Giovanni. Proprio qui, durante gli incidenti, venne dato alle fiamme un blindato dei carabinieri e fu ferito il militare a bordo del veicolo, Fabio Tartaglione. Al termine della lettura della sentenza, le persone presenti in aula hanno urlato “vergogna”.
 
Le condanne
I giudici della IX sezione penale di Roma hanno stabilito la pena più alta per Giacomo Spinelli, che secondo gli inquirenti, sarebbe l’autore dell’incendio al blindato dei carabinieri: per lui sono stati disposti nove anni di reclusione e l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici.
Numerosi i reati per cui si è proceduto, quali resistenza aggravata a pubblico ufficiale, devastazione, lesioni aggravate, incendio doloso, turbativa dell’ordine pubblico, danneggiamenti, interruzione di pubblico servizio.
I giudici hanno inoltre disposto una provvisionale in favore del carabiniere rimasto ferito pari a 60 mila euro totali. Per le parti civili, invece, sono stati fissati provvisionali da 80 mila euro ciascuno per il ministero degli Interni e della Difesa, 40 mila euro per il dicastero dell’Economia, 60 mila euro in favore del Comune di Roma e 30 mila euro per l’Ama.
La Procura aveva chiesto per gli imputati una condanna complessiva di 115 anni.
 
Alla Procura gli atti per decidere sulle forze dell'ordine 
Il collegio ha inoltre disposto la trasmissione degli atti alla Procura che dovrà valutare se durante la manifestazione alcuni esponenti delle forze dell’ordine abbiano abusato dell’autorità che rappresentavano o se la propria condotta sia stata corretta. Durante il dibattimento i difensori degli imputati, con il supporto in aula di video e foto, avevano evidenziato una serie di comportamenti ‘eccessivi’ da parte di poliziotti e carabinieri.