ECONOMIA
Primo azionista di Vivendi, proprietaria di Canal + e Universal Music
Vincent Bolloré, il piccolo principe del flusso di cassa
Classe 1952, nato a Boulogne-Billancourt, per Forbes vanta un patrimonio di 7,3 miliardi di dollari. Socio di Mediobanca, fino al 2013 è stato vicepresidente di Generali

Classe 1952, nato a Boulogne-Billancourt, per Forbes vanta un patrimonio di 7,3 miliardi di dollari ed è al 201esimo posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo.
L'impero di famiglia
Vincent Bolloré, che ha preso la guida dell'impero di famiglia nel 1981, rappresenta la sesta generazione di una dinastia di imprenditori la cui fortuna partì nel 1822 grazie alle cartiere. Negli anni il finanziere francese è passato per il business del tabacco, l'energia, i trasporti, le telecomunicazioni, i media, guadagnandosi la fama di abile 'raider' e il nomignolo di 'petit prince du cash flow' (piccolo principe dei flussi di cassa). Oggi, con il suo gruppo, è il primo azionista di Vivendi (ha il 14% del capitale) e ne presiede il consiglio di sorveglianza: si tratta di una 'media company', proprietaria tra gli altri di Canal+ e della Universal music. In Francia ha lanciato anche il servizio di car sharing elettrico Autolib, per il quale aveva studiato con Pininfarina la Bluecar (oggi realizzata con Renault), ed è principale socio del colosso delle pubbliche relazioni Havas.
Gli affari in Italia
Bolloré è entrato nel mondo della finanza in Italia attraverso il 'salotto buono' di Mediobanca, di cui è ufficialmente socio dal 2002 ed è oggi secondo azionista (nonché unico socio estero) con quasi l'8% del capitale vincolato al patto di sindacato; è stato membro del cda dell'istituto, da cui si è dimesso nel 2012 per evitare il cumulo degli incarichi. Fino a ottobre 2013 è stato anche vicepresidente di Generali, ultimo incarico ricoperto in Italia. Nel curriculum ha anche un'alleanza con Salvatore Ligresti, quando acquistò nel 2010 il 5% della holding Premafin; l'operazione gli frutto' una multa da 3 milioni di euro da parte della Consob e 18 mesi di interdizione per avere, a detta della commissione, 'gonfiato' il prezzo delle azioni in vista del passaggio di controllo, poi naufragato, a Groupama. A lungo si è parlato inoltre di un suo interesse per Pininfarina, ma la partnership si è poi limitata alla costruzione dell'auto elettrica 'Bluecar'.
Famiglia e politica
Bolloré, considerato da alcuni in Italia vicino a Silvio Berlusconi grazie all'amico Tarak Ben Ammar (che siede nei cda di Telecom e Mediobanca ed e' recentemente entrato anche in quello di Vivendi), vanta amicizie di peso anche in Francia. Celebri, con corollario di polemiche, furono nel 2007 le vacanze dell'allora presidente francese Nicolas Sarkozy su 'Paloma', lo yacht da 60 metri del finanziere. Quanto alla vita privata, Bolloré si è sposato due volte e ha quattro figli; il più grande, il 35enne Yannik, è alla guida di Havas mentre la più giovane, la 27enne Marie, è sbarcata in Italia e da meno di un anno è membro nel cda di Mediobanca. Del resto, Vincent Bolloré ha più volte ripetuto che lascerà gli affari al compimento del settantesimo anno di età. "Ma fino al 17 febbraio 2022 saremo qua", ha promesso in passato.
L'impero di famiglia
Vincent Bolloré, che ha preso la guida dell'impero di famiglia nel 1981, rappresenta la sesta generazione di una dinastia di imprenditori la cui fortuna partì nel 1822 grazie alle cartiere. Negli anni il finanziere francese è passato per il business del tabacco, l'energia, i trasporti, le telecomunicazioni, i media, guadagnandosi la fama di abile 'raider' e il nomignolo di 'petit prince du cash flow' (piccolo principe dei flussi di cassa). Oggi, con il suo gruppo, è il primo azionista di Vivendi (ha il 14% del capitale) e ne presiede il consiglio di sorveglianza: si tratta di una 'media company', proprietaria tra gli altri di Canal+ e della Universal music. In Francia ha lanciato anche il servizio di car sharing elettrico Autolib, per il quale aveva studiato con Pininfarina la Bluecar (oggi realizzata con Renault), ed è principale socio del colosso delle pubbliche relazioni Havas.
Gli affari in Italia
Bolloré è entrato nel mondo della finanza in Italia attraverso il 'salotto buono' di Mediobanca, di cui è ufficialmente socio dal 2002 ed è oggi secondo azionista (nonché unico socio estero) con quasi l'8% del capitale vincolato al patto di sindacato; è stato membro del cda dell'istituto, da cui si è dimesso nel 2012 per evitare il cumulo degli incarichi. Fino a ottobre 2013 è stato anche vicepresidente di Generali, ultimo incarico ricoperto in Italia. Nel curriculum ha anche un'alleanza con Salvatore Ligresti, quando acquistò nel 2010 il 5% della holding Premafin; l'operazione gli frutto' una multa da 3 milioni di euro da parte della Consob e 18 mesi di interdizione per avere, a detta della commissione, 'gonfiato' il prezzo delle azioni in vista del passaggio di controllo, poi naufragato, a Groupama. A lungo si è parlato inoltre di un suo interesse per Pininfarina, ma la partnership si è poi limitata alla costruzione dell'auto elettrica 'Bluecar'.
Famiglia e politica
Bolloré, considerato da alcuni in Italia vicino a Silvio Berlusconi grazie all'amico Tarak Ben Ammar (che siede nei cda di Telecom e Mediobanca ed e' recentemente entrato anche in quello di Vivendi), vanta amicizie di peso anche in Francia. Celebri, con corollario di polemiche, furono nel 2007 le vacanze dell'allora presidente francese Nicolas Sarkozy su 'Paloma', lo yacht da 60 metri del finanziere. Quanto alla vita privata, Bolloré si è sposato due volte e ha quattro figli; il più grande, il 35enne Yannik, è alla guida di Havas mentre la più giovane, la 27enne Marie, è sbarcata in Italia e da meno di un anno è membro nel cda di Mediobanca. Del resto, Vincent Bolloré ha più volte ripetuto che lascerà gli affari al compimento del settantesimo anno di età. "Ma fino al 17 febbraio 2022 saremo qua", ha promesso in passato.