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ITALIA

Bloccato al confine tra Moldavia e Ucraina

Arrestato latitante in fuga da 17 anni, uccise un avvocato di Ascoli Piceno

La fuga di Iurie Cegolea è terminata dopo 17 anni di latitanza. Era uno dei 100 pericolosi ricercati dalla giustizia italiana. Si rese autore del cruento omicidio di un avvocato di Ascoli Piceno, ucciso con 17 coltellate al collo, al volto e al cuore. È già estradato in Italia. I complici sono in carcere dal 2006

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Angela Biriukova e Valeri Lukin, complici di Iurie Cegolea
Era in fuga da 17 anni Iurie Cegolea. Un lungo periodo di fuga che lo aveva portato ad essere inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi. Cegolea è ritenuto responsabile di un efferato omicidio avvenuto il 1° febbraio 1999, quando penetrò nello studio dell'avvocato di Ascoli Piceno Antonio Colacioppo e lo massacrò con 17 coltellate al collo, al volto e al torace.

La pazza fuga di Iurie Cegolea in giro per i Balcani è stata interrotta qualche ora fa sul confine tra Moldavia e Ucraina, grazie a un'operazione della polizia di Ancona e di Ascoli Piceno, coordinata dal Servizio centrale operativo. Cegolea fu l'autore materiale dell'omicidio in concorso con due complici già in carcere dal 2006: la ex moglie del legale, Angela Biriukova  e il suo amante Valeri Lukin, amico e connazionale di Iurie Cegolea (le foto di fianco sono appunto le loro). Iurie Cegolea probabilmente aveva percepito di avere gli investigatori sulle sue orme e stava provando a far perdere le sue tracce ancora una volta quando è stato arrestato dalla polizia al confine tra  Moldavia e Ucraina ed  è stato immediatamente estradato in Italia.   
 
Le indagini sono state coordinate dal procuratore generale presso la corte di appello di Ancona. Antonio Colacioppo, 63 anni, era un avvocato di origini abruzzesi, noto ad Ascoli Piceno per aver affrontato importanti cause civili e anche per il suo impegno politico e sindacale. Il primo febbraio del 1999, dopo aver partecipato a un'assemblea cittadina, rientrò nel suo ufficio, dove venne ucciso con 17 coltellate, una delle quali raggiunse il cuore. Le indagini portarono velocemente alla moglie del legale, la moldava Angela Biriukova, raggiunta dagli inquirenti alla stazione di Trieste mentre, insieme a due connazionali, stava per salire su un treno diretto a Bucarest. Per la giustizia italiana è lei la mandante dell'omicidio, commesso da Valeri Luchin, il suo ex amante, e dal suo amico Iurie Cegolea, scoperti grazie al dna presente sui mozziconi di sigaretta ritrovati sul ballatoio dello studio mentre attendevano la vittima. Dopo un complesso iter processuale, tutti e tre sono stati condannati a 30 anni di carcere, ma tra una sentenza e l'altra Cegolea riuscì a fuggire e far perdere le proprie tracce.

Conferenza stampa della Procura generale presso la Corte d’Appello di Ancona.
E’ stato trovato grazie ad indagini digitali, fatte da un coordinamento di polizia che ha visto in azione le squadre mobili di Ancona e Ascoli Piceno e lo Sco (Servizio Centrale Operativo), il latitante Iurie Cegolea, 48 anni, considerato uno dei due esecutori materiali dell'omicidio dell'avvocato ascolano Antonio Colacioppo, ucciso il primo febbraio del 1999 con 17 coltellate. Le manette per lui sono scattate in Ucraina, al confine con la Moldavia, il 12 gennaio scorso, dove è arrivato in autobus e con documenti falsi per celare la sua vera identità . Lo hanno riferito durante una conferenza stampa ad Ancona il capo della Squadra Mobile Carlo Pinto, il questore Claudio Cracovia e il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Ancona Sergio Sottani. Ieri mattina, dopo l'estradizione che è arrivata solo dopo quattro mesi, l'arrivo a Fiumicino. Ora è rinchiuso nel carcere di Rebibbia. Deve scontare 24 anni e 11 mesi per omicidio volontario. E' stato l'utilizzo dei social a tradire Iurie Cegolea. L'uso di Facebook, Instagram e persino Skype ha permesso alla polizia di rintracciare prima la cittadina in Moldavia dove si era ricostruito una vita, a Chisinau, da foto postate da persone a lui vicine, e poi a bloccarlo in Ucraina appena varcata la frontiera. Iurie Cegolea è stato individuato in Ucraina, grazie a un'operazione di intelligence che il procuratore generale delle Marche, Sergio Sottani, ha definito "molto evoluta dal punto di vista tecnico". "Nonostante il passare del tempo - ha sottolineato Sottani - la giustizia riesce a eseguire le sentenze, soprattutto, come in questo caso, che ha condannato il moldavo a 30 anni di carcere".