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MONDO

Egitto

"Meglio pregare che sprecare tempo su Facebook". E il muezzin finisce in prigione

"Pregare è meglio che dormire", recita il tradizionale richiamo. Ma la variazione sul tema costa cara a Mahmoud al-Moghazi, religioso di Kafr al-Dawar

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"Pregare è meglio che passare il tempo su Facebook". Così, secondo le accuse, sarebbe stato modificato da un muezzin egiziano il richiamo alla preghiera del mattino. "Pregare è meglio che dormire", recita il tradizionale richiamo. E la variazione sul tema sta costando cara al muezzin 'incriminato', Mahmoud al-Moghazi, religioso di Kafr al-Dawar. La sua storia, con tanto di sanzioni disciplinari e intervento del ministero per gli Affari Religiosi, è finita sulla Bbc. A denunciare il muezzin sono stati i fedeli della moschea Sayed Ghazi: qualcuno lo ha accusato di essere un miscredente, altri hanno detto di aver smesso di frequentare la moschea a causa della sua 'stravaganza'. In tv, ieri sera, il religioso si è difeso ribaltando le accuse e scagliandosi contro i suoi detrattori ha detto che sostengono i Fratelli Musulmani, considerati organizzazione "terroristica" dalle autorità del Cairo. Per il momento, in attesa dei risultati delle indagini del ministero, al-Moghazi è stato sospeso. Il religioso, che chiede l'intervento del presidente Abdel Fattah al-Sisi, minaccia lo sciopero della fame se non verrà riammesso al servizio.