MONDO
Bomba su aereo in Somalia. L'attentatore doveva salire su volo Turkish Airlines

Il cittadino somalo ritenuto responsabile per l'esplosione della bomba che ha provocato lo squarcio sulla fiancata del volo di linea rientrato il 2 febbraio all'aeroporto di Mogadiscio poco dopo il decollo aveva in realtà un biglietto per un volo della Turkish Airlines. Lo ha affermato l'ad di Daallo Airlines, Mohamed Yasin, in dichiarazioni all'agenzia di stampa Dpa. L'uomo, ha affermato Yasin, era nella lista passeggeri di un volo della Turkish che è stato poi cancellato.
I passeggeri sarebbero così stati imbarcati sul volo della Daallo Airlines. La Turkish "ci ha chiesto di prendere i passeggeri", ha proseguito Yasin, secondo cui la compagnia aerea turca avrebbe riferito di "condizioni meteo avverse".
Sabato il ministro somalo dei Trasporti, Ali Jama Jangali, ha affermato che quanto avvenuto il 2 febbraio "non è stato un problema tecnico", ma "un attentato deliberato". L'esplosione è avvenuta ad appena 15 minuti dal decollo dell'aereo, diretto a Gibuti con una settantina di persone a bordo oltre ai piloti e all'equipaggio. Un passeggero è morto, risucchiato nel vuoto. Altri due, secondo la Daallo Airlines, sono rimasti lievemente feriti. Si ritiene appartenga alla vittima il corpo ritrovato dopo l'incidente nella zona di Bal'ad, circa 30 km a nordest di Mogadiscio.
Nessun commento sinora dalla Turkish Airlines. Intanto le autorità somale hanno diffuso un video in cui si vedono due uomini che consegnerebbero al presunto attentatore un computer portatile all'interno del quale era stato probabilmente nascosto l'ordigno. Uno dei due uomini, identificato come appartenente al personale che lavora in aeroporto, sarebbe stato ucciso venerdì scorso in un attacco con autobomba vicino all'aeroporto, stando a quanto riferito dagli inquirenti, come riporta la stessa Dpa.
Secondo gli inquirenti, aggiunge l'agenzia, l'uomo sarebbe stato ucciso dal gruppo al-Shabaab per depistare le indagini. Le autorità infatti sospettano che l'attacco sia opera degli al-Shabaab. In dichiarazioni alla Bbc un portavoce del governo somalo ha affermato che oltre 20 persone sono state arrestate in relazione all'attacco, che sinora comunque non è stato rivendicato.
I passeggeri sarebbero così stati imbarcati sul volo della Daallo Airlines. La Turkish "ci ha chiesto di prendere i passeggeri", ha proseguito Yasin, secondo cui la compagnia aerea turca avrebbe riferito di "condizioni meteo avverse".
Sabato il ministro somalo dei Trasporti, Ali Jama Jangali, ha affermato che quanto avvenuto il 2 febbraio "non è stato un problema tecnico", ma "un attentato deliberato". L'esplosione è avvenuta ad appena 15 minuti dal decollo dell'aereo, diretto a Gibuti con una settantina di persone a bordo oltre ai piloti e all'equipaggio. Un passeggero è morto, risucchiato nel vuoto. Altri due, secondo la Daallo Airlines, sono rimasti lievemente feriti. Si ritiene appartenga alla vittima il corpo ritrovato dopo l'incidente nella zona di Bal'ad, circa 30 km a nordest di Mogadiscio.
Nessun commento sinora dalla Turkish Airlines. Intanto le autorità somale hanno diffuso un video in cui si vedono due uomini che consegnerebbero al presunto attentatore un computer portatile all'interno del quale era stato probabilmente nascosto l'ordigno. Uno dei due uomini, identificato come appartenente al personale che lavora in aeroporto, sarebbe stato ucciso venerdì scorso in un attacco con autobomba vicino all'aeroporto, stando a quanto riferito dagli inquirenti, come riporta la stessa Dpa.
Secondo gli inquirenti, aggiunge l'agenzia, l'uomo sarebbe stato ucciso dal gruppo al-Shabaab per depistare le indagini. Le autorità infatti sospettano che l'attacco sia opera degli al-Shabaab. In dichiarazioni alla Bbc un portavoce del governo somalo ha affermato che oltre 20 persone sono state arrestate in relazione all'attacco, che sinora comunque non è stato rivendicato.