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Rapporto Nasa/Nooa 2013 conferma la tendenza al riscaldamento globale
Clima, nessun sollievo per la Terra
Invariata la tendenza all’aumento del riscaldamento globale, con temperature medie di 14,6°C. Il livello di anidride carbonica nell’atmosfera è praticamente raddoppiato in 130 anni ed ha superato 400 parti per milione

La temperatura media della Terra ha mantenuto la sua tendenza al riscaldamento nel 2013, malgrado le variazioni regionali che comprendono, ad esempio, la contrazione di una calotta di ghiaccio nell’Artico e l’enorme crescita di un’altra, nell'emisfero australe. Il Rapporto è stato diffuso dagli scienziati della Nasa il 21 gennaio.
Gli anni più caldi
La Nasa ha riferito che la temperatura media del pianeta nel 2013 è stata di 58,3° Fahrenheit (14.6° Celsius), aggiungendosi al 2006 e il 2009 come settimo anno più caldo dal 1880, da quando è iniziato il registro delle variazioni del clima globale.
Utilizzando gli stessi dati, ma metodologia d’analisi diversa, il Noaa (US National Oceanic and Atmospheric Administration) ha rilevato che nel 2013 la temperatura media è stata di 58,12° Fahrenheit . Il Noaa ritiene che il 2013 sia stato il quarto anno più caldo mai registrato .
Le differenze nelle analisi delle agenzie dipendono dalle tecniche di analisi . La Nasa, ad esempio,misura più temperature dell'Antartide , ma ha confermato che la tendenza generale resta quella misurata ogni anno dal 1976, quando le temperature globali hanno superato per la prima volta nel ventesimo secolo la media globale di 57° Fahrenheit (13.9°C) .
Guarda il video della Nasa: 60 anni di riscaldamento della Terra
In salita dal '60
Le temperature globali hanno cominciato a salire alla fine del 1960, un fenomeno che è stato associato all’aumento dei gas serra che intrappolano il calore nell'atmosfera terrestre.
Secondo la Nasa, la quantità di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre è più elevata di ogni altro periodo negli ultimi 800.000 anni. I livelli di anidride carbonica erano di circa 285 parti per milione nel 1880, il primo anno del record della temperatura globale . Nel 1960, i livelli hanno raggiunto 315 parti per milione. Nel 2013, la quantità di anidride carbonica globale ha superato 400 parti per milione .
L'effetto serra
Il rapporto tra gas serra e riscaldamento globale non è semplice. Per esempio, il 2013 negli Stati Uniti non è stato un anno particolarmente caldo, con temperature rimaste al 42° posto nella classifica, mentre l'Australia ha avuto il suo anno più caldo in assoluto, hanno osservato gli esperti di Nasa e Noaa.
Contrazione e aumento del ghiaccio nelle regioni polari sono un’altra incognita. La quantità di ghiaccio marino nell'emisfero settentrionale ha continuato il suo inarrestabile declino ormai documentato , mentre il ghiaccio marino in Antartide, nell’emisfero sud, è aumentato ad una cifra record, hanno detto gli scienziati .
Le temperature oceaniche, compresi i riscaldamenti e raffreddamenti causati da El Nino e La Nina nel Pacifico equatoriale, influenzano anche le temperature stagionali, regionali e annuali regionali.
Nessun dubbio
" Le tendenze del clima a lungo termine sono estremamente sicure”, ha dichiarato Gavin Schmidt, direttore dell’Istituto Goddard per gli studi spaziali della Nasa . " Ci sono momenti, come oggi, in cui possiamo avere neve, anche in un mondo globalmente riscaldato. Ma le tendenze a lungo termine sono molto chiare. Queste tendenze non sono destinate a scomparire. Non c’è alcun errore nei nostri calcoli”.
Gli anni più caldi
La Nasa ha riferito che la temperatura media del pianeta nel 2013 è stata di 58,3° Fahrenheit (14.6° Celsius), aggiungendosi al 2006 e il 2009 come settimo anno più caldo dal 1880, da quando è iniziato il registro delle variazioni del clima globale.
Utilizzando gli stessi dati, ma metodologia d’analisi diversa, il Noaa (US National Oceanic and Atmospheric Administration) ha rilevato che nel 2013 la temperatura media è stata di 58,12° Fahrenheit . Il Noaa ritiene che il 2013 sia stato il quarto anno più caldo mai registrato .
Le differenze nelle analisi delle agenzie dipendono dalle tecniche di analisi . La Nasa, ad esempio,misura più temperature dell'Antartide , ma ha confermato che la tendenza generale resta quella misurata ogni anno dal 1976, quando le temperature globali hanno superato per la prima volta nel ventesimo secolo la media globale di 57° Fahrenheit (13.9°C) .
Guarda il video della Nasa: 60 anni di riscaldamento della Terra
In salita dal '60
Le temperature globali hanno cominciato a salire alla fine del 1960, un fenomeno che è stato associato all’aumento dei gas serra che intrappolano il calore nell'atmosfera terrestre.
Secondo la Nasa, la quantità di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre è più elevata di ogni altro periodo negli ultimi 800.000 anni. I livelli di anidride carbonica erano di circa 285 parti per milione nel 1880, il primo anno del record della temperatura globale . Nel 1960, i livelli hanno raggiunto 315 parti per milione. Nel 2013, la quantità di anidride carbonica globale ha superato 400 parti per milione .
L'effetto serra
Il rapporto tra gas serra e riscaldamento globale non è semplice. Per esempio, il 2013 negli Stati Uniti non è stato un anno particolarmente caldo, con temperature rimaste al 42° posto nella classifica, mentre l'Australia ha avuto il suo anno più caldo in assoluto, hanno osservato gli esperti di Nasa e Noaa.
Contrazione e aumento del ghiaccio nelle regioni polari sono un’altra incognita. La quantità di ghiaccio marino nell'emisfero settentrionale ha continuato il suo inarrestabile declino ormai documentato , mentre il ghiaccio marino in Antartide, nell’emisfero sud, è aumentato ad una cifra record, hanno detto gli scienziati .
Le temperature oceaniche, compresi i riscaldamenti e raffreddamenti causati da El Nino e La Nina nel Pacifico equatoriale, influenzano anche le temperature stagionali, regionali e annuali regionali.
Nessun dubbio
" Le tendenze del clima a lungo termine sono estremamente sicure”, ha dichiarato Gavin Schmidt, direttore dell’Istituto Goddard per gli studi spaziali della Nasa . " Ci sono momenti, come oggi, in cui possiamo avere neve, anche in un mondo globalmente riscaldato. Ma le tendenze a lungo termine sono molto chiare. Queste tendenze non sono destinate a scomparire. Non c’è alcun errore nei nostri calcoli”.
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