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ITALIA

Il volo era diretto a Pisa

Ebola, caso sospetto a bordo, aereo turco atterra a Fiumicino

Madre e figlia, le due persone che si sono sentite male, sono state trasferite allo Spallanzani di Roma dove, dai primi accertamenti, non sarebbero stati riscontrati sintomi riconducibili al terribile virus

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(foto archivio)
Un aereo della Turkish Airlines decollato da Istanbul e diretto a Pisa è atterrato a Fiumicino con la procedura di emergenza richiesta dal comandante dopo il malore di due passeggeri. Scattate le procedure per l'emergenza Ebola: i due sono stati trasferiti in ospedale.  

Madre e figlia, le due persone che si sono sentite male durante il volo nonostante da un primo esame non presentassero i sintomi di Ebola, sono state comunque trasferite con l'apposita ambulanza USMAF in ospedaledove, dai primi accertamenti, non sarebbero stati riscontrati sintomi riconducibili al terribile virus.

Per tutti gli altri passeggeri non è quindi scattata la quarantena, ma sono stati invitati a compilare dei moduli con le proprie generalità. 

L'aereo della compagnia di bandiera turca è stato fatto atterrare all'aeroporto di Fiumicino ed è stato parcheggiato, come vuole la prassi, in un'area decentrata dalle aerostazioni. Come da procedura è intervenuta la squadra composta da medici e personale dell'USMAF, (Uffici di sanità aerea e di frontiera), del personale della Sanità aerea e del Pronto soccorso dello scalo. Con gli automezzi della Croce Rossa la squadra ha prelevato i due passeggeri che avevano accusato il malore, ovvero una donna e la figlia di 4 anni.

Madre e figlia, riferisce il responsabile USMAF di Fiumicino, Francesco Paolo Maraglino, avevano vomito ma non febbre. Tuttavia il comandante ha deciso "per precauzione di non atterrare a Pisa ma a Fiumicino, aeroporto sanitario internazionale ben attrezzato per fronteggiare eventuali casi di ebola. A quel punto è scattata la procedura di emergenza, e a bordo sono saliti un medico e due tecnici della prevenzione". E' bastato poco a escludere il contagio: le due passeggere, per l'appunto, non avevano febbre, e per di più provenivano dal Bangladesh, senza mai essere state, almeno negli ultimi mesi, in Africa. "Scartata quindi l'ipotesi peggiore, sia dal punto di vista clinico che epidemiologico, le due pazienti sono state normalmente trasportate all'ospedale Grassi di Ostia".

Nessuna quarantena, ovviamente, per gli altri passeggeri. "Noi siamo in allerta 24 ore su 24 - spiega Maraglino - e le procedure scattano immediatamente, già in aereo. Il comandante ha un questionario preciso da sottoporre al passeggero 'sospetto', che comprende sintomi e provenienza. Se decide di atterrare, poi entriamo in gioco noi con tutte le attrezzature del caso, per evitare qualsiasi rischio, e nel caso trasportare il paziente in tutta sicurezza in ospedale. In questo caso non era niente, ma meglio un falso allarme che un allarme vero sottovalutato".