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Coronavirus

Cornice giuridica ai Dpcm emanati nell'emergenza

Coronavirus: Dl Covid, via libera definitivo del Senato

L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge. I voti favorevoli alla fiducia posta dal governo sono stati 155, i no 123 e nessun astenuto

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L'aula del Senato ha dato il via libero definitivo al Dl Covid che fornisce la cornice giuridica ai Dpcm emanati nel corso dell'emergenza Coronavirus. Il testo è stato approvato con la fiducia con 155 voti a favore, 123 contrari e nessun astenuto. La Camera lo aveva approvato nei giorni scorsi.

Con la fiducia data al governo anche dall'Aula del Senato è stato dato il via libera definitivo al decreto legge Covid che indica tutte le misure potenzialmente applicabili sull'intero territorio nazionale o su parte di esso, per contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dall'epidemia. Il provvedimento, che doveva essere convertito in legge entro il 24 maggio, è stato licenziato nel testo già approvato dalla Camera.

Tra le modifiche approvate da Montecitorio e confermate da Palazzo Madama figura il via libera a un emendamento sulla 'parlamentarizzazione' dei Dpcm. In particolare la nuova norma impegna il presidente del Consiglio o un Ministro a illustrare "preventivamente alle Camere il contenuto dei provvedimenti da adottare, al fine di tenere conto degli eventuali indirizzi dalle stesse formulati, ove ciò non sia possibile, per ragioni di urgenza connesse alla natura delle misure da adottare, riferisce alle Camere entro 15 giorni".

Il Dl disciplina gli interventi contenitivi regionali e introduce sanzioni amministrative da 400 a 3.000 euro per chi non rispetta le restrizioni imposte da Dpcm, Regioni e Comuni, ma chiarisce che tali violazioni non fanno scattare provvedimenti di carattere penale. Il decreto legge sostituisce, abrogandola, la disciplina introdotta con il primo dei provvedimenti adottati per rispondere all'emergenza Covid-19, il Dl 6 del 23 febbraio scorso.

Si definiscono così, in un atto di rango primario, tutte le misure, gli strumenti legislativi e le relative modalità di adozione applicabili per fronteggiare l'emergenza sanitaria, compresi Dpcm e provvedimenti di carattere locale. Vengono definiti anche i limiti temporali di attuazione (di durata non superiori a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al termine dello stato di emergenza, vale a dire fino al 31 luglio 2020). Il nuovo atto normativo disciplina inoltre le misure urgenti che possono essere adottate dalle Regioni in relazione a specifiche situazioni di aggravamento.