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MONDO

La polizia cancella le immagini dai telefoni dei presenti

Egitto, altri 15 giorni di detenzione per il consulente dei Regeni

Ahmed Abdallah è entrato in aula mostrando un piccolo pezzo di carta su cui era scritto in arabo "Verità per Regeni" e quando altri attivisti hanno cercato di fotografarlo, c'è stato un parapiglia tra uscieri e avvocati

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Ahmed Abdallah, il consulente della famiglia di Giulio Regeni
Parapiglia tra avvocati e uscieri durante l'udienza sulla conferma della custodia cautelare in carcere per Ahmed Abdallah, il consulente della famiglia di Giulio Regeni. L'aula del tribunale del riesame del Cairo è stata fatta sgomberare nonostante la presenza di alcuni diplomatici europei.

Fonti presenti in tribunale raccontano che l'attivista è entrato in aula mostrando un piccolo pezzo di carta su cui era scritto in arabo "Verità per Regeni" e quando altri attivisti hanno cercato di fotografarlo, c'è stato un parapiglia tra uscieri e avvocati. A quel punto la polizia è intervenuta e ha requisito brevemente i cellulari per cancellare le immagini e poi l'aula, in cui c'erano anche diversi giornalisti, è stata fatta sgomberare.
 
Al consulente sono stati imposti altri 15 giorni di custodia cautelare in carcere ma la sua difesa ha annunciato che presenterà appello contro la decisione presa questa sera. Lo si è appreso da  fonti giudiziarie al Cairo. L'attivista è agli arresti con accuse di attività sovversiva e partecipazione a manifestazione non autorizzata del tutto scollegate al caso di Regeni, secondo fonti giudiziarie.

Abdallah, presidente di una ong che sta aiutando i legali della famiglia Regeni nel tentativo di raccogliere elementi utili sul caso della tortura a morte del giovane ricercatore friulano, era stato arrestato il 25 aprile tra l'altro per aver partecipato alle manifestazioni non autorizzate sulla cessione di due isole del Mar Rosso all'Arabia Saudita.

La custodia cautelare in carcere di Abdallah, presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecfr), era già stata prolungata di 15 giorni il 27 aprile sulla base di dieci imputazioni tra le quali l'uso della forza allo scopo di rovesciare il regime e pubblicazione di notizie tali da turbare l'ordine pubblico.

Nella stessa udienza il prolungamento della custodia cautelare in carcere per 15 giorni è stato imposto anche ad altre quattro persone delle 18 comparse oggi davanti a un Tribunale del riesame. Lo riferiscono sempre da fonti giudiziarie nella capitale egiziana. Gli altri 13 sono stati scagionati ma la Procura ha annunciato che si opporrà alla loro scarcerazione. 

Investigatori italiani atterrati al Cairo
Intanto, gli inquirenti italiani che indagano sull'uccisione di Giulio Regeni sono arrivati questo pomeriggio poco prima delle 16 all'aeroporto del Cairo per partecipare domani ad una riunione con omologhi egiziani.