ITALIA
Milano
Il killer si nascondeva nell'armadio della nonna: preso l'uomo che diede fuoco al pusher rivale
Davide Ruvolo, 32 anni, era ricercato dal gennaio scorso per l'omicidio di Glen Padilla Villamar, un 36enne filippino, il cui cadavere semi carbonizzato fu ritrovato nei pressi del cimitero di Novate Milanese. Ruvolo è l'ultimo dei quattro uomini che parteciparono all'agguato

Si nascondeva in un'intercapedine dell'armadio a casa della nonna Davide Ruvolo, 32 anni, l'ultimo dei quattro uomini che nel gennaio scorso uccisero Glen Padilla Villamar, un 36enne filippino il cui cadavere parzialmente carbonizzato venne ritrovato qualche giorno dopo in un campo di Novate Milanese, a poca distanza dal cimitero. I carabinieri del nucleo investigativo di Monza lo hanno arrestato durante uno dei periodici controlli che effettuavano tra i parenti del 32enne, sparito nel gennaio scorso subito dopo l'omicidio. Ieri sera la nonna di Ruvolo ha insospettito i militari impiegando troppo tempo per aprire la porta. I carabinieri hanno perquisito attentamente la casa, a Milano in via Mameli, e hanno ritrovato l'uomo nascosto. I militari, tuttavia, ritengono che in questi mesi Ruvolo non sia stato sempre a casa della nonna e abbia goduto di altre coperture.
L'omicidio di Glen Padilla Villamar era maturato nel contesto del piccolo spaccio: il cittadino filippino vendeva shaboo, una droga molto diffusa nella comunita' asiatica, e aveva un debito di circa mille euro nei confronti del padre di Davide, Luigi, 57 anni, che lo aveva rifornito di stupefacenti insieme ai filippini Carlos Lardizabal, 25 anni, Pascual Buidon, 35 anni, e Chester De Mesa, 27 anni. Tutti e cinque avevano effettuato una spedizione punitiva a casa della vittima, che si stava trasferendo a Biella e intendeva allargare li' la sua attivita' di spaccio senza coinvolgere gli altri e senza saldare il debito: Padilla Villamar venne aggredito a colpi di mazza da baseball, strangolato con una corda e poi portato nel campo di Novate dove il suo cadavere venne dato alle fiamme per impedire il riconoscimento. Ma da un tatuaggio sul braccio e dalle impronte digitali i carabinieri sono riusciti a ricostruire l'identita' della vittima e ad arrestare i responsabili. Con l'arresto di Davide Ruvolo, adesso tutti i responsabili dell'omicidio sono stati assicurati alla giustizia.
L'omicidio di Glen Padilla Villamar era maturato nel contesto del piccolo spaccio: il cittadino filippino vendeva shaboo, una droga molto diffusa nella comunita' asiatica, e aveva un debito di circa mille euro nei confronti del padre di Davide, Luigi, 57 anni, che lo aveva rifornito di stupefacenti insieme ai filippini Carlos Lardizabal, 25 anni, Pascual Buidon, 35 anni, e Chester De Mesa, 27 anni. Tutti e cinque avevano effettuato una spedizione punitiva a casa della vittima, che si stava trasferendo a Biella e intendeva allargare li' la sua attivita' di spaccio senza coinvolgere gli altri e senza saldare il debito: Padilla Villamar venne aggredito a colpi di mazza da baseball, strangolato con una corda e poi portato nel campo di Novate dove il suo cadavere venne dato alle fiamme per impedire il riconoscimento. Ma da un tatuaggio sul braccio e dalle impronte digitali i carabinieri sono riusciti a ricostruire l'identita' della vittima e ad arrestare i responsabili. Con l'arresto di Davide Ruvolo, adesso tutti i responsabili dell'omicidio sono stati assicurati alla giustizia.