MONDO
Mobilitazione in calo oggi al 6/o giorno di scioperi in Francia
Francia: frena sciopero tra insegnanti. Sindacato ammette: meno gente. Ma trasporti ancora bloccati
Manifestazioni in diverse città: a Parigi, Lione,Bordeaux e Marsiglia per il sesto giorno consecutivo dallo sciopero ad oltranza dei trasporti contro la riforma delle pensioni

È un martedì con un tasso decisamente basso di adesioni allo sciopero nel settore degli insegnanti, una delle categorie coinvolte dalla riforma delle pensioni: si astengono dal lavoro il 2,41% di maestri elementari e il 19,41%di professori della scuola superiore, secondo il ministero. Cifre che, per il sindacato, sono rispettivamente del 30% e del 62%. Quasi tutte le scuole, a Parigi, sono aperte oggi.
Giovedì scorso, primo giorno di sciopero, erano assenti negli istituti francesi il 50% dei maestri elementari e il 40% della scuola superiore.
Scioperano soltanto il 24,7% degli"cheminots", i ferrovieri francesi, punta dell'iceberg della protesta contro la riforma delle pensioni, ma a paralizzare per il 6/o giorno consecutivo il traffico ferroviario e della metropolitana parigina è in realtà l'alta percentuale di conducenti che si fermano, il 77,3%: questi i dati forniti dalla direzione SNCF.
Fra il personale indispensabile per la circolazione dei treni, sono in sciopero anche il 23,6% dei responsabili di stazione. I tassi di astensione sono pressoché identici alla giornata di ieri, così come i treni in circolazione: un TGV (alta velocità) su 5, tre regionali su 10 e uno su 6 per gli Intercity. Quanto al metrò parigino, 10 linee sono completamente bloccate, altre 4 circolano soltanto negli orari di punta. Sono in funzione metà degli autobus e dei tram.
Le code sul peripherique, la tangenziale di Parigi, e sulle strade dell'Ile-de-France, arrivate ieri in alcuni momenti a toccare i 600 km totali, sono oggi oltre i 400, il doppio di una giornata normale.
Philippe Martinez, segretario del sindacato CGT, ha ammesso davanti ai teleschermi che la partecipazione "resta importante ma a Parigi e anche in provincia c'è meno gente"
In tutta la Francia, giovedì scorso, sono scesi in piazza 1,5 milioni di manifestanti per il sindacato, 800.000 per la questura.
Guerra di cifre particolarmente accentuata a Marsiglia, dove secondo la CGT i manifestanti in corteo sono 150.000 mentre la polizia ne conta appena 12.000.
Giovedì scorso, primo giorno di sciopero, erano assenti negli istituti francesi il 50% dei maestri elementari e il 40% della scuola superiore.
Scioperano soltanto il 24,7% degli"cheminots", i ferrovieri francesi, punta dell'iceberg della protesta contro la riforma delle pensioni, ma a paralizzare per il 6/o giorno consecutivo il traffico ferroviario e della metropolitana parigina è in realtà l'alta percentuale di conducenti che si fermano, il 77,3%: questi i dati forniti dalla direzione SNCF.
Fra il personale indispensabile per la circolazione dei treni, sono in sciopero anche il 23,6% dei responsabili di stazione. I tassi di astensione sono pressoché identici alla giornata di ieri, così come i treni in circolazione: un TGV (alta velocità) su 5, tre regionali su 10 e uno su 6 per gli Intercity. Quanto al metrò parigino, 10 linee sono completamente bloccate, altre 4 circolano soltanto negli orari di punta. Sono in funzione metà degli autobus e dei tram.
Le code sul peripherique, la tangenziale di Parigi, e sulle strade dell'Ile-de-France, arrivate ieri in alcuni momenti a toccare i 600 km totali, sono oggi oltre i 400, il doppio di una giornata normale.
Philippe Martinez, segretario del sindacato CGT, ha ammesso davanti ai teleschermi che la partecipazione "resta importante ma a Parigi e anche in provincia c'è meno gente"
In tutta la Francia, giovedì scorso, sono scesi in piazza 1,5 milioni di manifestanti per il sindacato, 800.000 per la questura.
Guerra di cifre particolarmente accentuata a Marsiglia, dove secondo la CGT i manifestanti in corteo sono 150.000 mentre la polizia ne conta appena 12.000.