ITALIA
Il risultato di un anno di indagini
Assenteismo: 10 funzionari regionali sospesi a Caltanissetta
Su un turno di 6 ore si allontanavano dagli uffici per quattro o cinque ore. I funzionari godevano di una generale complicità

Passeggiavano, facevano la spesa, andavano in banca. Altri ciondolavano per i corridoi con altri colleghi. Sono stati ripresi dalle telecamere i dieci funzionari sospesi e denunciati dell'Ufficio Regionale gare di appalto (Urega) - Servizio territoriale di Caltanissetta.
L’operazione denominata “Ghost” è della Guardia di Finanza, coordinata dalla procura. I funzionari dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni dello stato e false attestazioni.
Il gip nisseno ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio, da sei mesi a un anno.
L'assenza dagli uffici su un turno di 6 ore, durava per quattro-cinque ore. In altri casi, in un quadro generale di complicità, per giustificare le assenze sostenevano il mancato funzionamento dell'apparecchiatura marcatempo o semplicemente dichiaravano di aver dimenticato il badge.
L’assenza era sistematica. Dopo aver timbrato o aver fatto timbrare il cartellino dai colleghi compiacenti, si allontanavano dal luogo di lavoro per girovagare per le vie cittadine, recarsi in banca, fare la spesa o dedicarsi ad altre esigenze personali.
L’indagine è durata un anno ed è stata supportata da appostamenti, pedinamenti, riprese video-fotografiche e riscontri documentali.
Alla fine del procedimento verranno quantificate le retribuzioni percepite indebitamente dai funzionari, la cui posizione sarà segnalata alla Corte dei Conti per il recupero.
L’operazione denominata “Ghost” è della Guardia di Finanza, coordinata dalla procura. I funzionari dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni dello stato e false attestazioni.
Il gip nisseno ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio, da sei mesi a un anno.
L'assenza dagli uffici su un turno di 6 ore, durava per quattro-cinque ore. In altri casi, in un quadro generale di complicità, per giustificare le assenze sostenevano il mancato funzionamento dell'apparecchiatura marcatempo o semplicemente dichiaravano di aver dimenticato il badge.
L’assenza era sistematica. Dopo aver timbrato o aver fatto timbrare il cartellino dai colleghi compiacenti, si allontanavano dal luogo di lavoro per girovagare per le vie cittadine, recarsi in banca, fare la spesa o dedicarsi ad altre esigenze personali.
L’indagine è durata un anno ed è stata supportata da appostamenti, pedinamenti, riprese video-fotografiche e riscontri documentali.
Alla fine del procedimento verranno quantificate le retribuzioni percepite indebitamente dai funzionari, la cui posizione sarà segnalata alla Corte dei Conti per il recupero.