SPORT
Serie A, trentaduesima giornata
Donnarumma ferma il Napoli, la Juventus 'vede' il titolo
Una incredibile parata del n.1 rossonero su Milik in pieno recupero, rischia di avere un effetto decisivo sulla speranze tricolori dei partenopei. La Juve infatti travolge la Samp (3-0) e vola a +6 sui partenopei. A Reggio Emilia, con il Sassuolo, il primo punto in trasferta del Benevento. Bologna praticamente salvo

Capitolo fondamentale nella corsa scudetto. Il Napoli pareggia al Meazza con il Milan (0-0), la Juventus ne approfitta: batte la Sampdoria (3-0) e vola a +6 in vetta sui partenopei. La squadra di Sarri cercava tre punti, ne arriva uno solo a contro un Milan salvato nel finale da Donnarumma. Per i rossoneri, invece, si tratta di un punto d’oro in ottica Europa League. Primo tempo giocato a viso aperto ma abbastanza bloccato tatticamente. Ci prova subito Bonaventura di sinistro (4’): Reina si allunga e smanaccia in angolo. Poi i partenopei cominciano a prendere campo. Larga la conclusione di Callejon (15’), Donnarumma respinge il sinistro di Mertens da posizione defilata, esce di un metro il destro a giro di Insigne. Prima dell’intervallo (39’), Reina si oppone come può alla rasoiata di Calhanoglu, sulla respinta segna Musacchio ma in netta posizione di fuorigioco.Ripresa. Prova ad aumentare i giri il Napoli, che non può ‘accontentarsi’ del pareggio. Hamsik subito minaccioso dopo uno scambio con Insigne, ma di vere occasioni per gli ospiti non se ne vedono. Manca però il capitolo finale. Donnarumma all’81’ neutralizza il tentativo decentrato di Insigne e al 92’ compie forse la parata dell’anno, negando lo 0-1 a Milik che tira a botta sicura da distanza ravvicinatissima. Un intervento-monstre sul quale, in caso di successo della Juve, rischiano di infrangersi le residue speranze tricolori dei partenopei.
Allo 'Stadium', Juventus subito coccolata dai tifosi dopo la delusione di Madrid (striscioni 'avanti a testa alta', 'orgogliosi di voi'). Mandzukic, autore di una doppietta al Bernabeu, sblocca la partita al 45' su cross perfetto di Douglas Costa (appena entrato al posto di Pjanic, infortunato). E il brasiliano è l'ispiratore della giornata: suoi anche gli assist per Howedes (60') e Khedira (75'). Il difensore tedesco,protagonista di una stagione tribolata (una sola presenza prima della gara con i blucerchiati a fine novembre con il Crotone), festeggia come meglio non si può il rientro. La Juve gongola, il settimo scudetto consecutivo è molto vicino.
Bologna-Verona 2-0
Dominio dei rossoblù, meritatamente in vantaggio alla fine dei primi 45’. Nicolas evita il peggio su Dzemaili al 14’ (botta col mancino potente e precisa), ma viene impallinato sul suo palo da Verdi che estrae dal cilindro la solita grande punizione, ormai un marchio di fabbrica. Poco prima del riposo (42’), è il legno a negare a Palacio la gioia del raddoppio. Scaligeri non pervenuti in zona offensiva, a parte un diagonale di Cerci (33’).
Nel secondo tempo l’Hellas prova a scuotersi: Romulo spreca una grande chance al 52’, Mirante si distende sul tiro del coreano Lee (87’), al 90’ né Petkovic (decisivo l’intervento di Mbaye) né Fares riescono a mettere dentro il pallone del pareggio. Chi sbaglia, paga: al 94’ Nagy firma il raddoppio che chiude il match e consegna al Bologna una salvezza ormai praticamente certa (+10 sulla zona retrocessione). Per i gialloblù, sempre penultimi a quota 25, la strada per evitare la B diventa sempre più complicata.
Sassuolo-Benevento 2-2
Due occasioni per i neroverdi – pallonetto appena alto di Cassata, sinistro a giro di Politano fuori di poco – poi sanniti in vantaggio: è ancora il maliano Diabatè, mandato in porta da Djuricic, a fare centro con uno splendido ‘cucchiaio’. Al 41’ però i padroni di casa impattano: assist dalla destra di Babacar, Politano anticipa tutti e insacca. E’ di ben 9 minuti il recupero del primo tempo, incluso un controllo Var per un possibile fallo di Magnanelli su Tosca. Per Gavillucci il fallo è fuori area, dunque solo punizione, e la tecnologia conferma la decisione dell’arbitro.
Ad inizio ripresa (54’), Babacar vicinissimo al raddoppio di testa su invito di Rogerio. Appuntamento solo rinviato, visto che dopo dieci giri di lancette il Sassuolo mette la freccia: è proprio dell’ex viola Babacar l’assist per Politano, che confeziona doppietta personale e 2-1 con un altro ‘scavetto’ da applausi (64’). Non c’è però rassegnazione nelle file del Benevento, che ritorna subito a galla (73’): Cataldi dalla fascia per Diabatè che timbra in spaccata (terza doppietta consecutiva). Nel recupero, le ultime due emozioni: Brignola spreca clamorosamente di testa (91’), esce di un niente il solito tentativo a giro di Politano (94’). Pari alla fine giusto e primo punto in trasferta del campionato per la squadra di De Zerbi, che seppur praticamente spacciata non smette di arrendersi. Chapeau. Il Sassuolo sale invece a 31 sopravanzando il Chievo, ma la questione salvezza è ben lontana dall’essere risolta.
Allo 'Stadium', Juventus subito coccolata dai tifosi dopo la delusione di Madrid (striscioni 'avanti a testa alta', 'orgogliosi di voi'). Mandzukic, autore di una doppietta al Bernabeu, sblocca la partita al 45' su cross perfetto di Douglas Costa (appena entrato al posto di Pjanic, infortunato). E il brasiliano è l'ispiratore della giornata: suoi anche gli assist per Howedes (60') e Khedira (75'). Il difensore tedesco,protagonista di una stagione tribolata (una sola presenza prima della gara con i blucerchiati a fine novembre con il Crotone), festeggia come meglio non si può il rientro. La Juve gongola, il settimo scudetto consecutivo è molto vicino.
Bologna-Verona 2-0
Dominio dei rossoblù, meritatamente in vantaggio alla fine dei primi 45’. Nicolas evita il peggio su Dzemaili al 14’ (botta col mancino potente e precisa), ma viene impallinato sul suo palo da Verdi che estrae dal cilindro la solita grande punizione, ormai un marchio di fabbrica. Poco prima del riposo (42’), è il legno a negare a Palacio la gioia del raddoppio. Scaligeri non pervenuti in zona offensiva, a parte un diagonale di Cerci (33’).
Nel secondo tempo l’Hellas prova a scuotersi: Romulo spreca una grande chance al 52’, Mirante si distende sul tiro del coreano Lee (87’), al 90’ né Petkovic (decisivo l’intervento di Mbaye) né Fares riescono a mettere dentro il pallone del pareggio. Chi sbaglia, paga: al 94’ Nagy firma il raddoppio che chiude il match e consegna al Bologna una salvezza ormai praticamente certa (+10 sulla zona retrocessione). Per i gialloblù, sempre penultimi a quota 25, la strada per evitare la B diventa sempre più complicata.
Sassuolo-Benevento 2-2
Due occasioni per i neroverdi – pallonetto appena alto di Cassata, sinistro a giro di Politano fuori di poco – poi sanniti in vantaggio: è ancora il maliano Diabatè, mandato in porta da Djuricic, a fare centro con uno splendido ‘cucchiaio’. Al 41’ però i padroni di casa impattano: assist dalla destra di Babacar, Politano anticipa tutti e insacca. E’ di ben 9 minuti il recupero del primo tempo, incluso un controllo Var per un possibile fallo di Magnanelli su Tosca. Per Gavillucci il fallo è fuori area, dunque solo punizione, e la tecnologia conferma la decisione dell’arbitro.
Ad inizio ripresa (54’), Babacar vicinissimo al raddoppio di testa su invito di Rogerio. Appuntamento solo rinviato, visto che dopo dieci giri di lancette il Sassuolo mette la freccia: è proprio dell’ex viola Babacar l’assist per Politano, che confeziona doppietta personale e 2-1 con un altro ‘scavetto’ da applausi (64’). Non c’è però rassegnazione nelle file del Benevento, che ritorna subito a galla (73’): Cataldi dalla fascia per Diabatè che timbra in spaccata (terza doppietta consecutiva). Nel recupero, le ultime due emozioni: Brignola spreca clamorosamente di testa (91’), esce di un niente il solito tentativo a giro di Politano (94’). Pari alla fine giusto e primo punto in trasferta del campionato per la squadra di De Zerbi, che seppur praticamente spacciata non smette di arrendersi. Chapeau. Il Sassuolo sale invece a 31 sopravanzando il Chievo, ma la questione salvezza è ben lontana dall’essere risolta.