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MONDO

Seconda aggressione a giornaliste dell'emittente

Russia, accoltellata una giornalista della radio “Eco di Mosca”

Tatiana Felhenhauer, figlia di un opinionista critico col Cremlino, è grave ma stabile. L'aggressore: lei mi molestava telepaticamente

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Tatiana Felhenhauer, 31enne giornalista della popolarissima radio “Eco di Mosca”, è stata accoltellata al collo mentre si trovava negli studi dell'emittente. L’aggressore, un certo Boris Griz, 48 anni, residente in Israele, è entrato negli uffici della radio, ha spruzzato spray al peperoncino in faccia a una guardia, mettendola fuori gioco. Poi è salito al 14esimo piano con l’ascensore e, entrando negli studi, ha prima abbracciato la ragazza e poi l’ha colpita alla gola con un coltello.

L’uomo è stato fermato e poi consegnato alla polizia. I motivi del folle gesto sono oscuri ma, comunque, secondo le fonti della polizia, non sono legati all’attività professionale della giornalista. Dal primo interrogatorio risulta che Boris Griz, secondo sua stessa ammissione, “da cinque anni è in contatto telepatico con la giornalista che lo molesta sessualmente ogni notte a distanza”, anche se ha detto di non aver mai visto la ragazza in carne e ossa.

Non è il primo caso di aggressione contro le giornaliste della radio “Eco di Mosca”: la giornalista di punta della radio, Yulia Latynina, è stata costretta a rifugiarsi all'estero dopo che ignoti le hanno bruciato l’auto e l'hanno minacciata di morte.

Tatiana Felhenhauer è stata operata d’urgenza: i medici considerano il suo stato di salute come grave, ma stabile. Ora si trova in coma farmacologico indotto. La donna è la figlia adottiva di Pavel Felhenhauer, famoso opinionista ed esperto militare russo, spesso su posizioni critiche nei confronti del Cremlino.