Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-dfa4ec03-0f5d-4954-bded-9264ba06b756.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Europeisti e anti-Putin: ecco l'Alde di Verhofstadt, il nuovo alleato del M5s a Strasburgo

Da oggi, i liberlademocratici dell'Alde sono a fianco del Movimento all'Europarlamento, dopo che il voto online lanciato da Grillo ha deciso il divorzio dall'Ukip di Nigel Farage. E' lungo l'elenco delle divergenze politiche tra gli eurodeputati di Verhofstadt e i pentastellati. Ma sul web gira un testo condiviso siglato il 4 gennaio: "riforma eurozona" e "i diritti e libertà" sono alcuni dei titoli principali del testo

Condividi
Guy Verhofstadt (Ansa)

Il trattato di libero scambio fra Europa e Stati Uniti? Alde favorevole, M5s contrario. L'euro? Per i liberali praticamente un dogma, per i 5 stelle una iattura da cui l'Italia farebbe meglio a uscire, o quantomeno interpellare i suoi cittadini al riguardo. Visioni opposte anche su Putin e Trump, sul federalismo e l'integrazione europea, e approccio quanto meno diverso nel mettere in discussione l'austerità finanziaria di stampo germanico.

E' lungo l'elenco delle divergenze politiche tra gli eurodeputati liberali e quelli M5s, che da oggi, dopo l'esito delle consultazioni online lanciate da Grillo -il cui esito ha dato parere favorevole- sono i nuovi alleati dei pentastellati a Strasburgo.

A guidare il gruppo dell'Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa, l'Alde appunto, è Guy Verhofstadt, 63 anni, premier belga dal 1999 al 2008 e dall'anno successivo capogruppo al Parlamento europeo. Un politico di lungo corso, saldamente inserito nell'establishment dell'Ue: ancora pochi giorni fa era a un pranzo di lavoro con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Un uomo con conoscenze e contatti nella capitale d'Europa. Criticato in passato dal M5s: in un post del 30 luglio 2015 sul blog di Beppe Grillo è stato definito "impresentabile" e incarnazione "dell'euroStatocentrismo". Ma in questi ultimi giorni (dal 4 gennaio, per la precisione) non è più così impresentabile. 

"Alde e M5S condividono i valori centrali della libertà, dell'uguaglianza, della trasparenza". Comincia così, infatti, un testo di accordo tra il Movimento pentastellato e il gruppo Ue di Verhofstadt che già questa mattina girava sul web e che è stato poirilanciato su Twitter. "Riforma dell'eurozona" e "i diritti e libertà" sono alcuni dei titoli principali del testo che, di fatto, ripercorre alcuni punti sottolineati ieri nel post di Beppe Grillo.

La partita di Verhofstadt
In questi giorni, Verhofstadt sta giocando la sua partita personale per farsi eleggere presidente del Parlamento europeo. I voti 5 stelle potrebbero fargli comodo, anche se da soli non sarebbero sufficienti, visto che nella competizione parte svantaggiato in terza posizione dietro il popolare Antonio Tajani e il socialista Gianni Pittella. Verhofstadt ha presentato la sua candidatura come orientata a un'Europa con più investimenti e meno austerità e almeno questo sembra essere un punto di contatto con i 5 stelle, anche se non è riuscito a convincere i socialisti a votarlo. Negli anni scorsi, peraltro, il gruppo non ha avuto certo il profilo dell'anti-Merkel sul tema austerità, sostenuto tra gli altri dalla Scelta Civica di Mario Monti. In precedenza, aveva goduto dell'appoggio della Margherita di Rutelli, di Romano Prodi e di parte del Pd, prima che quest'ultimo approdasse definitivamente al Partito socialista europeo. I liberali sono una forza ben rappresentata anche nella Commissione europea, dove esprimono cinque commissari tra cui due di particolare peso, quello al commercio, Cecilia Malmstrom e quello alla concorrenza, Margrethe Vestager. In parlamento sono la quarta forza, con 68 deputati. Con i 17 di Grillo diventerebbero il terzo polo, dietro popolari e socialisti.