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ITALIA

Omicidio Varani, sesto interrogatorio per Foffo: sono pentito e confuso

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di Silvia Balducci
Sesto interrogatorio davanti al pm per Manuel Foffo, indagato insieme a Marco Prato per l'omicidio di Luca Varani, il 23 enne trovato morto in un appartamento alla periferia est di Roma.
 
 
Manuel Foffo è pentito, confuso. Non riesce a perdonarsi il tragico epilogo del festino  a base di alcol e cocaina, che si è concluso con l'efferato omicidio di Luca Varani. Fa sapere di voler donare tutti i suoi averi alla famiglia della vittima,  che lui e Marco Prato avrebbero narcotizzato, seviziato, poi ucciso senza pietà con coltellate e colpi di martello il 4 marzo scorso. Nel nuovo interrogatorio fiume, il sesto davanti al pm nel carcere di Regina Coeli dove è rinchiuso da un mese Foffo cerca di mettere in ordine i fatti. Conferma la confessione resa già al gip e aggiunge dettagli.
 
 Il gioco della difesa è dimostrare il coinvolgimento pieno dell'altro indagato Marco Prato che però da un mese si è chiuso nel silenzio. Il pr di serate romane si è rifiutato di parlare con il pm a cui ha chiesto di ritirare l'aggravante della premeditazione. Su di lui pesa però ora anche la sentenza del riesame che ha rigettato la richiesta di scarcerazione ai domiciliari. Nelle motivazioni dei giudici nuovi agghiaccianti dettagli. Marco Prato avrebbe baciato in testa Manuel Foffo per dargli forza mentre questi cercava di strangolate la vittima. Da questi e altri dettagli emergerebbe il temperamento malvagio e manipolatore - scrivono i giudici -  e i domiciliari  non gli impedirebbero di inquinare le prove o scatenate la sua indole violenta