MONDO
Venti a una velocità compresa tra i 120 e i 140 km orari
Il ciclone tropicale Shaheen flagella Oman e Iran e causa 19 morti
Declassato a tempesta tropicale dopo aver toccato la terraferma, è un fenomeno senza precedenti

L'Autorità per l'aviazione civile dell'Oman ha annunciato che il ciclone Shaheen ha perso di intensità, ma questo fenomeno meteorologico che ha tenuto impegnata la Penisola arabica orientale fino all'Iran resterà nella storia: lo affermano gli esperti della Yale Climate Connection, secondo cui la quantità di pioggia caduta in sole 24 ore nell'Oman ha raggiunto - e in alcune zone, superato - la quantità media che si registra in un anno. Solo ad Al-Marat, nei pressi della capitale Muscat, sono caduti 136,6 millimetri di pioggia, mentre nell'aeroporto internazionale Seeb ben 73, quando la piovosità media annua è di 89,7 millimetri.
Secondo gli esperti, si tratta di un fenomeno metereologico senza precedenti: i cicloni tropicali sono estremamente rari nell'area desertica della Penisola arabica. L'ultimo risaliva al 2007, quando il ciclone Gonu causò una cinquantina di morti.
Il ciclone Shaheen è però il primo ad aver colpito l'Oman settentrionale, e ha raggiunto anche l'Iran sud-occidentale e non solo ha allegato strade ed edifici, rendendo necessari interventi di salvataggio in elicottero, ma ha causato anche una ventina di morti, 13 nel Paese del Golfo e sei tra i pescatori persiani tra le province di Sistan e Beluchistan.
I venti, che hanno raggiunto tra i 120 e i 139 chilometri orari, e le piogge torrenziali hanno lambito anche gli Emirati Arabi Uniti, mettendo in allarme i responsabili di Expo Dubai 2021, l'esposizione universale che il paese ha inaugurato venerdì scorso.
Come avvertono diverse fonti di stampa internazionale, Shaheen è risultato dei cambiamenti climatici: gli scienziati hanno più volte avvertito che l'aumento delle temperature rende i cicloni tropicali più violenti e di recente il Mar Arabico si è riscaldato, dando origine al fenomeno.
Secondo gli esperti, si tratta di un fenomeno metereologico senza precedenti: i cicloni tropicali sono estremamente rari nell'area desertica della Penisola arabica. L'ultimo risaliva al 2007, quando il ciclone Gonu causò una cinquantina di morti.
Il ciclone Shaheen è però il primo ad aver colpito l'Oman settentrionale, e ha raggiunto anche l'Iran sud-occidentale e non solo ha allegato strade ed edifici, rendendo necessari interventi di salvataggio in elicottero, ma ha causato anche una ventina di morti, 13 nel Paese del Golfo e sei tra i pescatori persiani tra le province di Sistan e Beluchistan.
I venti, che hanno raggiunto tra i 120 e i 139 chilometri orari, e le piogge torrenziali hanno lambito anche gli Emirati Arabi Uniti, mettendo in allarme i responsabili di Expo Dubai 2021, l'esposizione universale che il paese ha inaugurato venerdì scorso.
Come avvertono diverse fonti di stampa internazionale, Shaheen è risultato dei cambiamenti climatici: gli scienziati hanno più volte avvertito che l'aumento delle temperature rende i cicloni tropicali più violenti e di recente il Mar Arabico si è riscaldato, dando origine al fenomeno.