CULTURA
Matt Cooke, del News Lab di Google Uk
#ifj15 Il futuro del giornalismo passa dai video
Nella seconda giornata del Festival del giornalismo, una lezione su come le piattaforme video sono diventate una necessità per il mondo dell’informazione

Matt Cooke viene dal News Lab di Google Uk, sede auropea dell’azienda di Mountain View. Prima ancora è stato presentatore e producer a Bbc News a Londra e a Bbc Three. Al Festival del giornalismo in corso a Perugia è venuto per una lezione sulle piattaforme di Google, YouTube e Hangout.
Sì, è la Bbc
E la Bbc è il punto di partenza di Cooke per spiegare l’importanza della piattaforma video nel giornalismo, citando il canale Live The Story, dove il broadcaster britannico inserisce quotidianamente brevi reportage su argomenti diversi. Ed è curioso che, mentre guardiamo il canale, troviamo il servizio della Bbc sulla questione esplosa proprio adesso, la multa dell’antitrust Ue a Google per abuso di posizione dominante.
A caccia di millennial
Ma YouTube viene usato anche per filmati brevi ‘on the go’, e qui l’esempio più lampante è quello di Vice News, formula che sta conquistando il pubblico dei ‘millennial’, tra cui molti videomaker. Ma anche tv tradizionali come l’ucraina Channel 5 ha usato la piattaforma per postare video su proteste popolari dopo che il governo ha bloccato le trasmissioni dell’emittente, ottenendo 200 mila visualizzazioni, racconta Cooke.
Le quattro parole chiave
Come fare per ricercare un video o meglio ancora per far trovare i propri su YouTube? La ricetta di Cooke è semplice: title, thumbnail, keywords, description. Di cui il primo ingrediente, il titolo, è proprio quello che conta. Le annotazioni su YouTube stanno diventando sempre più sintetiche, ha osservato dal pubblico l’esperto su video Garrett Goodman, fondatore di QuickLearnr.
E in effetti Cooke ha spiegato che è meglio mettere link, bottoni ai social e rimandi ad altri video piuttosto che scrivere. Perché abbiamo solo da 5 a 7 secondi per catturate l’attenzione del pubblico verso il nostro video.
Sì, è la Bbc
E la Bbc è il punto di partenza di Cooke per spiegare l’importanza della piattaforma video nel giornalismo, citando il canale Live The Story, dove il broadcaster britannico inserisce quotidianamente brevi reportage su argomenti diversi. Ed è curioso che, mentre guardiamo il canale, troviamo il servizio della Bbc sulla questione esplosa proprio adesso, la multa dell’antitrust Ue a Google per abuso di posizione dominante.
A caccia di millennial
Ma YouTube viene usato anche per filmati brevi ‘on the go’, e qui l’esempio più lampante è quello di Vice News, formula che sta conquistando il pubblico dei ‘millennial’, tra cui molti videomaker. Ma anche tv tradizionali come l’ucraina Channel 5 ha usato la piattaforma per postare video su proteste popolari dopo che il governo ha bloccato le trasmissioni dell’emittente, ottenendo 200 mila visualizzazioni, racconta Cooke.
Le quattro parole chiave
Come fare per ricercare un video o meglio ancora per far trovare i propri su YouTube? La ricetta di Cooke è semplice: title, thumbnail, keywords, description. Di cui il primo ingrediente, il titolo, è proprio quello che conta. Le annotazioni su YouTube stanno diventando sempre più sintetiche, ha osservato dal pubblico l’esperto su video Garrett Goodman, fondatore di QuickLearnr.
E in effetti Cooke ha spiegato che è meglio mettere link, bottoni ai social e rimandi ad altri video piuttosto che scrivere. Perché abbiamo solo da 5 a 7 secondi per catturate l’attenzione del pubblico verso il nostro video.