MONDO
Mosca: arrestato banchiere sospettato di aver trasferito nei paradisi fiscali 46 miliardi di dollari

Il 44enne Aleksandr Grigoriev, comproprietario di alcune strutture finanziarie, tra cui le banche “Zapadnyj”, “Doninvest” e “Russkij zemelnyj bank”, tutte recentemente fallite, è stato arrestato dagli investigatori russi in un ristorante nel centro di Mosca.
Secondo l’ipotesi investigativa, l’imprenditore portava via la liquidità dalle strutture finanziarie da lui controllate, condannandole a un inevitabile fallimento, e si occupava anche del trasferimento illegale dei capitali all’estero, presumibilmente nei cosiddetti paradisi fiscali.
Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un’associazione per delinquere di stampo economico-finanziario finalizzata all’esportazione illecita dei capitali all’estero nella Russia postcomunista.
L’associazione per delinquere coinvolgeva 500 affiliati e circa 60 banche russe, comprese quelle a partecipazione statale.
Il giro d’affari annuo del gruppo criminale è stato stimato in 14 miliari di euro. Negli ultimi quattro anni il banchiere, insieme ad altri, è sospettato di aver trasferito nei paradisi fiscali 46 miliardi di dollari.
Secondo fonti investigative, il banchiere potrebbe essere incriminato di organizzazione di un’associazione a delinquere.
Il GIP ha respinto l’istanza presentata dai legali del banchiere per il rilascio su cauzione, convalidando il suo arresto.
Secondo l’ipotesi investigativa, l’imprenditore portava via la liquidità dalle strutture finanziarie da lui controllate, condannandole a un inevitabile fallimento, e si occupava anche del trasferimento illegale dei capitali all’estero, presumibilmente nei cosiddetti paradisi fiscali.
Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un’associazione per delinquere di stampo economico-finanziario finalizzata all’esportazione illecita dei capitali all’estero nella Russia postcomunista.
L’associazione per delinquere coinvolgeva 500 affiliati e circa 60 banche russe, comprese quelle a partecipazione statale.
Il giro d’affari annuo del gruppo criminale è stato stimato in 14 miliari di euro. Negli ultimi quattro anni il banchiere, insieme ad altri, è sospettato di aver trasferito nei paradisi fiscali 46 miliardi di dollari.
Secondo fonti investigative, il banchiere potrebbe essere incriminato di organizzazione di un’associazione a delinquere.
Il GIP ha respinto l’istanza presentata dai legali del banchiere per il rilascio su cauzione, convalidando il suo arresto.