AMBIENTE
Giornata mondiale dell'Acqua
Acqua, Coldiretti: la siccità provoca danni per un miliardo
In Italia per carenze strutturali si sfrutta solo l'11% dell'acqua piovana

La vera spina nel fianco per l’agricoltura italiana è la siccità che provoca danni per un miliardo di euro all'anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. Questo il dato di Coldiretti per la Giornata Mondiale dell'acqua che si celebra oggi.
Un ruolo principale lo svolgono le carenze infrastrutturali che trattengono solo l'11% dell’acqua piovana. Il Covid rende più urgente il problema vista la riduzione degli scambi commerciali. “Abbiamo elaborato un progetto concreto per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie", afferma il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
Si tratta di “una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico diffusi sul territorio. L'idea è di costruire, senza uso di cemento, laghetti in equilibrio con i territori che conservano l'acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione”.
Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l'irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell'Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell'Ue per il 2030.
Ad oggi mancano - secondo l' Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque irrigue - 5 miliardi di metri cubi d'acqua rispetto a 50 anni fa. Quando nel 1971 la conferenza nazionale delle acque aveva indicato in almeno 17 miliardi di metri cubi la necessità di invaso necessaria a soddisfare le esigenze del Paese al 1980.
Attualmente la capacità è di 13,7 miliardi di metri cubi secondo i dati del Comitato Italiano Grandi Dighe.
Un ruolo principale lo svolgono le carenze infrastrutturali che trattengono solo l'11% dell’acqua piovana. Il Covid rende più urgente il problema vista la riduzione degli scambi commerciali. “Abbiamo elaborato un progetto concreto per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie", afferma il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
Si tratta di “una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico diffusi sul territorio. L'idea è di costruire, senza uso di cemento, laghetti in equilibrio con i territori che conservano l'acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione”.
Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l'irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell'Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell'Ue per il 2030.
Ad oggi mancano - secondo l' Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque irrigue - 5 miliardi di metri cubi d'acqua rispetto a 50 anni fa. Quando nel 1971 la conferenza nazionale delle acque aveva indicato in almeno 17 miliardi di metri cubi la necessità di invaso necessaria a soddisfare le esigenze del Paese al 1980.
Attualmente la capacità è di 13,7 miliardi di metri cubi secondo i dati del Comitato Italiano Grandi Dighe.