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FIFA 2014

Esordio il 14 giugno contro l'Inghilterra

Nazionale, luci e ombre degli azzurri di Prandelli

Prima dei Mondiali tanti i dubbi sulle prestazioni della squadra. Nel girone anche Uruguay e Costarica. Buffon e Pirlo uniche certezze

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di Alberto Gioffreda
Due pareggi e una vittoria. Arriva con questi risultati l’Italia di Prandelli ai Mondiali in Brasile. Ma più che il numero di gol fatti o subiti nelle tre amichevoli prima dell’esordio contro l’Inghilterra il 14 giugno, sono state le prove degli azzurri ad alimentare dubbi sulle possibilità di questa Nazionale.

I dubbi delle amichevoli
Il post partita a Londra con l’Irlanda (match finito 0-0) aveva lasciato in eredità al ct il ko di Montolivo e le classiche polemiche sulle convocazioni. La scelta di Prandelli di non portare Giuseppe Rossi e Mattia Destro aveva scatenato i milioni di allenatori del Belpaese. Poi il pareggio 1-1 con il Lussemburgo a Perugia: unanime il coro dei detrattori e ancora più ombre che luci sulla spedizione azzurra. Infine la vittoria contro la Fluminense: un 5-3 che fa ben sperare per quanto visto in attacco, meno per le fragilità difensive. Non bisogna però dimenticare che quella contro la squadra di Rio più che una partita vera deve essere considerata come l’ultima fase di rodaggio, visto che a fine partita Prandelli ha fatto fare un supplemento di preparazione a chi è entrato negli ultimi minuti. Gli scricchiolii comunque ci sono stati e a Manaus, contro gli inglesi, probabilmente vedremo un’altra squadra, anche negli uomini.

Il centrocampo dai piedi buoni
Le certezze azzurre sono Buffon e Pirlo, unici superstiti del Mondiale vinto in Germania insieme a De Rossi e Barzagli. In difesa, nostro storico punto di forza,  l’unico senza concorrenza è Chiellini. Chi affiancargli al centro (Barzagli, Bonucci o Paletta) e sulle fasce (Abate, De Sciglio e Darmian) sarà una decisione che Prandelli prenderà negli ultimi giorni, anche in base allo stato di forma, tenendo presente che si giocherà con temperatura vicine ai 35° gradi e un alto tasso di umidità. L’altro tasso invece, quello tecnico della nostra Nazionale,  è nei piedi dei palleggiatori di centrocampo: insieme a Pirlo, Marchisio, Verratti, De Rossi e Candreva si giocheranno un posto da titolare, con Aquilani, Parolo e Thiago Motta pronti dalla panchina. Rebus totale e tante le alternative in attacco: continuare sulla strada dell’Europeo 2012 con Balotelli e Cassano, dare spazio all’intesa collaudata del Torino Cerci-Immobile o a quella zemaniana sempre tra il capocannoniere della serie A e Insigne, che con il Fluminense ha ben figurato.

Il girone con Inghilterra, Uruguay e Costarica
A Prandelli l’arduo compito di giocare con le coppie, soprattutto nel girone dove, oltre agli inglesi, ci aspettano la cenerentola Costarica e il temibile Uruguay. Gli uomini di Hodgson hanno poca fantasia, Gerrard e Lampard, perni del centrocampo, sono sul viale del tramonto. I centroamericani invece sono una squadra da contropiede, i più quotati sono il portiere Navas, l'attaccante Campbell e l'esterno Ruiz. Vero ostacolo la Celeste di Tabarez: se la coppia d'attacco Cavani-Suarez funziona le semifinali sono un obiettivo più che possibile. D’obbligo comunque arrivare agli ottavi, da lì in poi il cammino inevitabilmente si complica. Ma prima di considerarci outsider non dimentichiamo che sull’albo d’oro dei Mondiali c’è scritto per ben quattro volte Italia. Anche se la storia, purtroppo per noi, non va in campo.