SPORT
Tour de France, diciassettesima tappa
Primož Roglič doma il Galiber, Fabio Aru "cade" giù dal podio
Lo sloveno trionfa nella prima tappa alpina con arrivo a Serre Chevalier. Staccati Bardet, la maglia gialla Froome e Uran. il britannico rafforza la leadership, mentre il francese e il colombiano scalzano il sardo, che diventa quarto in classifica generale. E ora il mitico Izoard

Con l’attacco sulla salita più dura di tutto il Tour, Primož Roglič fa sua la diciassettesima tappa e si regala il successo più importante in carriera. Il cronoman sloveno se n’è andato sul Galibier e ha resistito nella discesa finale, arrivando da solo a Serre Chevalier. A 1’13” è giunto il gruppetto della maglia gialla: Rigoberto Uran ha regolato Chris Froome, Romain Bardet, Warren Barguil e Mikel Landa Meana. A 1’43” Daniel Martin, dopo un altro secondo Alberto Contador, Luois Meintjes e Fabio Aru, che scende dal podio. Dopo la prima tappa alpina, in classifica generale il britannico Froome, che ha preso 4” di abbuono per il terzo, comanda con 27” sul colombiano Uran e sul francese Bardet e con 53” sul sardo.
Questo il verdetto della diciassettesima tappa, da La Mure a Serre Chevalier, di 183 km. Aru ha accusato la salita del Galibier, non resistendo ai ripetuti attacchi dei concorrenti per il podio. Un cedimento a sorpresa del corridore sardo, che fino ad allora aveva pedalato benissimo. Quattro i Gran premi della montagna in programma: il Col d’Ornon, 1.371 metri, la Croix de Fer, 2.067, il Télégraphe, 1.566, e il Galibier, vetta più alta di questo Tour, con i suoi 2.642 metri, a 28 km dall’arrivo.
In fuga il belga De Gendt e lo spagnolo Navarro, che transitano sulla Croix de Fer con un vantaggio ormai sotto i 20”. In discesa rientra un plotone di venti corridori, tra cui Contador, Alberto Bettiol, Mollema, Gallopin, Voeckler, Roche, Pauwels, Atapuma, Feillu e Kiserlovski. Bettiol si stacca sul Télégraphe, in vetta al quale il gruppetto di Contador passa con 3’45” sul gruppo maglia gialla. All’attacco del Galibier, è lo sloveno Roglič a dare fuoco alle polveri, Contador gli sta a ruota con Pauwels. Rientrano poi anche Atapuma e Frank, poi Navarro. Roglič trova l’evasione vincente dai suoi compagni di fuga, mentre qualche tornante più in basso Daniel Martin dà una scossa al gruppo della maglia gialla, dove con Froome resiste solo il compagno di squadra Landa, mentre Aru, Bardet e Uran non mollano. Riassorbito Martin, ci prova la maglia a pois Barguil. Lo scatto che fa male è quello di Bardet, che mette in crisi Aru, che però rientra. Quando ci riprova Martin, il sardo risponde a fatica. Bardet ci prova per la terza volta, piegando le resistenze del corridore sardo. Sull’hors catégorie del Galibier passa per primo Roglič, davanti ad Atapuma a 1’28”. Contador viene beffato da Barguil a 1’43”, con la maglia gialla e Bardet e Uran a ruota, mentre Aru accusa una ventina di secondi e affronta la discesa in compagnia del sudafricano Meintjes, raggiungendo poi Contador, Frank, Martin e Atapuma. Nessuno dà una mano ad Aru, che si trova a tirare anche nel falsopiano finale.
La frazione ha visto il ritiro della maglia verde, il velocista tedesco Marcel Kittel vincitore di cinque tappe, caduto dopo pochi chilometri. L'australiano Michael Matthews è il nuovo leader nella classifica a punti.
Ora la Briançon-Izoard, di 179,5 km, con l’arrivo in quota a 2.360 metri.
Questo il verdetto della diciassettesima tappa, da La Mure a Serre Chevalier, di 183 km. Aru ha accusato la salita del Galibier, non resistendo ai ripetuti attacchi dei concorrenti per il podio. Un cedimento a sorpresa del corridore sardo, che fino ad allora aveva pedalato benissimo. Quattro i Gran premi della montagna in programma: il Col d’Ornon, 1.371 metri, la Croix de Fer, 2.067, il Télégraphe, 1.566, e il Galibier, vetta più alta di questo Tour, con i suoi 2.642 metri, a 28 km dall’arrivo.
In fuga il belga De Gendt e lo spagnolo Navarro, che transitano sulla Croix de Fer con un vantaggio ormai sotto i 20”. In discesa rientra un plotone di venti corridori, tra cui Contador, Alberto Bettiol, Mollema, Gallopin, Voeckler, Roche, Pauwels, Atapuma, Feillu e Kiserlovski. Bettiol si stacca sul Télégraphe, in vetta al quale il gruppetto di Contador passa con 3’45” sul gruppo maglia gialla. All’attacco del Galibier, è lo sloveno Roglič a dare fuoco alle polveri, Contador gli sta a ruota con Pauwels. Rientrano poi anche Atapuma e Frank, poi Navarro. Roglič trova l’evasione vincente dai suoi compagni di fuga, mentre qualche tornante più in basso Daniel Martin dà una scossa al gruppo della maglia gialla, dove con Froome resiste solo il compagno di squadra Landa, mentre Aru, Bardet e Uran non mollano. Riassorbito Martin, ci prova la maglia a pois Barguil. Lo scatto che fa male è quello di Bardet, che mette in crisi Aru, che però rientra. Quando ci riprova Martin, il sardo risponde a fatica. Bardet ci prova per la terza volta, piegando le resistenze del corridore sardo. Sull’hors catégorie del Galibier passa per primo Roglič, davanti ad Atapuma a 1’28”. Contador viene beffato da Barguil a 1’43”, con la maglia gialla e Bardet e Uran a ruota, mentre Aru accusa una ventina di secondi e affronta la discesa in compagnia del sudafricano Meintjes, raggiungendo poi Contador, Frank, Martin e Atapuma. Nessuno dà una mano ad Aru, che si trova a tirare anche nel falsopiano finale.
La frazione ha visto il ritiro della maglia verde, il velocista tedesco Marcel Kittel vincitore di cinque tappe, caduto dopo pochi chilometri. L'australiano Michael Matthews è il nuovo leader nella classifica a punti.
Ora la Briançon-Izoard, di 179,5 km, con l’arrivo in quota a 2.360 metri.