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MONDO

Terrorismo, il commissario per la Sicurezza King: un patto tra 007 per fermare i lupi solitari

'Va fatto di più sullo scambio di informazioni' dice Julian King in un'intervista a Repubblica. Il commissario Ue, in particolare, mette in guardia sulla sfida delle donne e dei bambini dei miliziani jihadisti "nati e cresciuti nel Califfato". "Il loro ritorno, la capacità che l'Unione saprà dimostrare nel deradicalizzarli, determineranno il livello e la qualità della minaccia futura"

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Julian King

Sullo scambio di informazioni sulla minaccia terroristica tra i Paesi membri "va fatto di più", "Amri, l'attentatore di Berlino, ha potuto circolare in Schengen sfruttando 14 identità fittizie. Questo non deve accadere più. Per questo altri passi saranno fatti in primavera". Lo anticipa in un'intervista a Repubblica Julian King, commissario per la Sicurezza dell'Ue.

"Sottoporremo agli Stati membri una serie di raccomandazioni frutto del lavoro svolto in questi mesi dai miei uffici. L'idea è quella non solo di migliorare, come dicevo, l'architettura tecnica dello scambio dei dati, ma anche incoraggiare o, come auspico personalmente, obbligare i singoli Stati a condividere nel sistema Schengen le informazioni antiterrorismo".

Lo scambio di informazioni, sottolinea, "può diventare efficace se può contare su tre fattori. Primo: un'architettura tecnico-informatica adeguata. Secondo: la qualità delle informazioni immesse dai singoli Stati. Terzo: la velocità con cui quelle informazioni possono essere attinte". "Sono grato a Juncker di avermi scelto e sono grato che abbia scelto un inglese", dice sul suo incarico. "Non solo per l'esperienza che ha il mio Paese nel contrasto al terrorismo e nella cybersecurity, ma perché ritengo che nell'agenda di Daesh non pesino né Brexit, né l'attivazione dell'articolo 50 del trattato di Lisbona. La minaccia è ora. Quel che deve essere fatto, va fatto ora. Anche a voler stare sul piano temporale, diciamo che l'uscita della Gran Bretagna prenderà i prossimi due anni, mentre le risposte che l'Unione deve richiedono progressi rapidi. E io penso dunque di poter dare il mio contributo. Per altro con la libertà di sapere di avere un mandato che non potrà essere rinnovato".