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POLITICA

Le fibrillazioni nella maggioranza

Renzi: "Con Berlusconi accordo alla luce del sole"

All'indomani dell'incontro con il Cavaliere il segretario del Pd torna sull'intesa per la nuova legge elettorale: "Niente più mille parlamentari, né tantomeno strapotere dei partitini". Fassina attacca: "Mi sono vergognato". Cuperlo si esprime sul metodo: "Ha resuscitato il leader di Forza Italia". Cicchitto: "Renzi deve discutere con Alfano prima di andare in direzione"

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"Sono stato eletto alle primarie per cambiare le regole del gioco, per rilanciare sul lavoro, per dare un orizzonte al Pd e all'Italia. Dopo vent'anni di chiacchiere, in un mese abbiamo il primo obiettivo a portata di mano". Lo scrive su Facebook Matto Renzi che parla di "accordo, trasparente e alla luce del sole" con Berlusconi. "L'accordo, trasparente e alla luce del sole, è molto semplice - spiega Renzi -. Si fa una legge elettorale per cui chi vince governa stabilmente senza il diritto di ricatto dei partitini: suggerisco a chi critica la legge di aspettare almeno di sapere come è fatta, io la presento domani in direzione alle 16". 

Il segretario del Pd ricorda poi gli altri due punti dell'accordo con Berlusconi, e cioè la riforma del Titolo V e del Senato: "Nasce il Senato delle Autonomie: via i senatori eletti, via i loro stipendi con riduzione del numero dei parlamentari e dei costi della politica. Si cambia il titolo V, superando non solo le province ma semplificando anche il ruolo delle Regioni: in più i consiglieri regionali riducono indennità a quelle dei sindaci e si cancellano i rimborsi-scandalo ai gruppi. Tutto questo produce un miliardo di euro di risparmio, come promesso. Finalmente - prosegue Renzi - la politica passa dalle parole ai fatti. Questo accordo è oggi a portata di mano. Certo, non ci saranno più i partitini a ricattare, non ci saranno più mille parlamentari, non ci saranno più i rimborsoni dei consiglieri regionali. Però, forse, ridaremo credibilità alla politica. Per una volta facciamo ciò che abbiamo promesso. E questo - conclude - mi sembra l'unico modo per cambiare verso...".

La visita a Bersani
All'indomani del faccia a faccia con Berlusconi, Renzi ha fatto visita a Pierluigi Bersani, ricoverato all'ospedale Maggiore di Parma dal 5 gennaio. Dopo circa un'ora di incontro, il segretario del partito democratico ha lasciato l'ospedale senza farsi vedere dai
giornalisti. Il leader del Pd era già stato a Parma per sostenere i familiari di Bersani, ma non aveva potuto incontrare l'ex segretario, all'epoca ancora in terapia intensiva.

Fassina: il colloquio un errore politico
"Devo dire con franchezza che mi sono un pò vergognato". La prima stoccata arriva dal compagno di partito e vice ministro dimissionario all'Economia Stefano Fassina. Intervistato da Sky Tg24 ha dichiarato: "Questo colloquio non andava fatto, è stato un errore politico. Andava coinvolta Forza Italia con i capigruppo nelle riforme". E poi: "Il Senato ha votato dopo una sentenza passata in giudicato per l'interdizione politica. Difficile spiegare perché abbiamo votato così poi lo ribattezziamo per la terza volta padre costituente", ha attaccato.

Cuperlo (Pd): per 2014 nuovo esecutivo
Il presidente del Partito democratico non giudica il merito ma il metodo scelto da Renzi, che "rischia di dare nuova visibilità" a Berlusconi. In un’intervista a Repubblica sottolinea che da tempo il Cavaliere "non dominava le prime pagine per il suo ruolo politico" mentre "tra ieri e oggi è tornato a farlo". Cuperlo poi, a margine di un incontro a Caltagirone, lancia un messaggio a Letta: "Il premier valuti con il capo dello Stato, nel rispetto assoluto delle sue prerogative, la possibilità di dar vita ad un nuovo governo per il 2014" che "riesca a ricostruire il rapporto di fiducia e autorevolezza con il Paese".
 
Cicchitto (Ncd): incontro con Alfano prima delle direzione
"Il segretario democratico ci deve dire qual è la sua posizione vera sia sul governo sia sulla maggioranza" e sulla legge elettorale "deve sapere che comporre su di essa una maggioranza di segno opposto a quella del governo provocherebbe inevitabilmente la crisi". Lo afferma Fabrizio Cicchitto, deputato di Ncd, in un'intervista all'indomani dell'incontro. Per Cicchitto l'intesa deve preservare alcuni punti base sui quali il Nuovo Centrodestra non intende fare sconti: "No al sistema spagnolo. Il livello di sbarramento che si ipotizza deve essere un livello accettabile. Terzo, devono esserci le preferenze". Cicchitto aggiunge: "Tra Alfano e Renzi deve esserci un confronto prima della direzione del Pd".

Giannini (Scelta Civica): ora nero su bianco patto di coalizione
"Il colloquio Renzi-Berlusconi è una novità positiva, a condizione che ora si metta nero su bianco il patto di coalizione" afferma in un'intervista alla Stampa il segretario di Scelta Civica, Stefania Giannini, che ieri ha incontrato Renzi a Firenza prima del vertice al Nazareno.  "Se alle dichiarazioni sulla legge elettorale corrisponderanno i fatti, non vedo all'orizzonte l'affossamento dell'esecutivo. Con Renzi abbiamo discusso della scaletta dei punti: ruolo del Senato, Titolo V e legge elettorale. L'Italia ha bisogno di una legge che salvaguardi il bipolarismo ma che non crei un bipartitismo, noi partiamo dal Mattarellum corretto  ma anche dal sindaco d'Italia".