SPORT
Il Monday Night a San Siro
Serie A. Il Milan batte 2-1 il Bologna e riprende la corsa al posto Champions
Suso in gol nel primo tempo. Nella ripresa raddoppia Borini, ma subito accorcia Destro. L'espulsione di Paquetà carica i felsinei nel finale, ma il pari non arriva. Rossoneri ora quinti

Il Milan torna al successo e rinfocola le speranze di posto Champions nel Monday Night della trentacinquesima giornata. Partita nervosa a San Siro contro il Bologna, molto continuo in questo spicchio di campionato, chiusa 2-1. In totale tre espulsi, uno dopo il fischio finale. I rossoneri agganciano la Roma al quinto posto a 59 punti, tre in meno dell'Atalanta. Felsinei fermi a 35, +5 sulla terzultima, c'è ancora da soffrire un po' per la salvezza.
Gattuso rinuncia all'ipotesi doppia punta, Piatek fra Suso e Calhanoglu con Cutrone in panchina. Paquetà in campo come annunciato. Mihajlovic schiera sulla trequarti Orsolini, Svanberg e Sansone a supporto di Palacio. E i felsinei non mostrano timore reverenziale al 'Meazza'. Sansone sfida la difesa del Milan e guadagna corner. Calhanoglu sveglia i rossoneri con un tiro dalla distanza alzato da Skorupski. Il portiere ospite sbaglia l'uscita su corner, Musacchio lo grazia. Il Bologna reagisce prontamente. Grande controllo di Orsolini che elude Rodriguez e viaggia verso Donnarumma, il portiere intercetta in qualche modo la conclusione. E poi va a intercettare il pallone di Palacio verso Svanberg, a un metro dalla porta.
Al 26' l'episodio simbolo del momento infuocato che sta vivendo lo spogliatoio del Milan. Biglia si fa male e deve lasciare il campo. Gattuso fa cenno a Bakayoko di entrare, il francese chiede un po' di tempo per ultimare il riscaldamento. L'allenatore si infuria, fa un cenno a significare "ci vediamo dopo" e manda in campo José Mauri. Bakayoko era stato protagonista del ritardo a un allenamento che aveva portato al ritiro 'punitivo' la scorsa settimana.
Il Bologna sente il momento favorevole e si propone con maggior frequenza. E' bravo, allora, Suso a riportare il sereno in casa rossonera: lo spagnolo salta Lyanco e fa partire un gran diagonale rasoterra che batte Skorupski (37'). Milan più tranquillo fino all'intervallo.
Nella ripresa arriva preso uno squillo dei felsinei, con la rasoiata di Pulgar che Donnarumma allunga in corner. Problemi anche per Calhanoglu, entra Borini. Mossa anche per tattica per Mihajlovic, Destro per Svanberg, le punte di ruolo ora sono due. Minuti d'oro per i subentranti. Comincia il Milan al 67': Paquetà spara da 25 metri, Skorupski respinge e Borini insacca da pochi passi il gol del raddoppio. Al 72' lo imita Destro su grande giocata di Sansone che lo libera davanti a Donnarumma. Partita chiusa e riaperta in pochi minuti e il Milan se la complica ulteriormente: scintille fra Pulgar e Paquetà che reagisce e viene ammonito e subito espulso per le reiterate proteste all'indirizzo dell'arbitro Di Bello. Dentro Castillejo (per Suso) ed Edera (per Orsolini), comincia il poco produttivo serrate felsineo. Dentro allora anche Santander (5' al posto di Poli). Piatek sbroglia una pericolosa situazione su corner, Donnarumma è tempestivo sulla botta di Edera. Poi ultimi secondi convulsi con i rossi a Sansone (seconda ammonizione) e Dijks (dopo il fischio finale).
Gattuso rinuncia all'ipotesi doppia punta, Piatek fra Suso e Calhanoglu con Cutrone in panchina. Paquetà in campo come annunciato. Mihajlovic schiera sulla trequarti Orsolini, Svanberg e Sansone a supporto di Palacio. E i felsinei non mostrano timore reverenziale al 'Meazza'. Sansone sfida la difesa del Milan e guadagna corner. Calhanoglu sveglia i rossoneri con un tiro dalla distanza alzato da Skorupski. Il portiere ospite sbaglia l'uscita su corner, Musacchio lo grazia. Il Bologna reagisce prontamente. Grande controllo di Orsolini che elude Rodriguez e viaggia verso Donnarumma, il portiere intercetta in qualche modo la conclusione. E poi va a intercettare il pallone di Palacio verso Svanberg, a un metro dalla porta.
Al 26' l'episodio simbolo del momento infuocato che sta vivendo lo spogliatoio del Milan. Biglia si fa male e deve lasciare il campo. Gattuso fa cenno a Bakayoko di entrare, il francese chiede un po' di tempo per ultimare il riscaldamento. L'allenatore si infuria, fa un cenno a significare "ci vediamo dopo" e manda in campo José Mauri. Bakayoko era stato protagonista del ritardo a un allenamento che aveva portato al ritiro 'punitivo' la scorsa settimana.
Il Bologna sente il momento favorevole e si propone con maggior frequenza. E' bravo, allora, Suso a riportare il sereno in casa rossonera: lo spagnolo salta Lyanco e fa partire un gran diagonale rasoterra che batte Skorupski (37'). Milan più tranquillo fino all'intervallo.
Nella ripresa arriva preso uno squillo dei felsinei, con la rasoiata di Pulgar che Donnarumma allunga in corner. Problemi anche per Calhanoglu, entra Borini. Mossa anche per tattica per Mihajlovic, Destro per Svanberg, le punte di ruolo ora sono due. Minuti d'oro per i subentranti. Comincia il Milan al 67': Paquetà spara da 25 metri, Skorupski respinge e Borini insacca da pochi passi il gol del raddoppio. Al 72' lo imita Destro su grande giocata di Sansone che lo libera davanti a Donnarumma. Partita chiusa e riaperta in pochi minuti e il Milan se la complica ulteriormente: scintille fra Pulgar e Paquetà che reagisce e viene ammonito e subito espulso per le reiterate proteste all'indirizzo dell'arbitro Di Bello. Dentro Castillejo (per Suso) ed Edera (per Orsolini), comincia il poco produttivo serrate felsineo. Dentro allora anche Santander (5' al posto di Poli). Piatek sbroglia una pericolosa situazione su corner, Donnarumma è tempestivo sulla botta di Edera. Poi ultimi secondi convulsi con i rossi a Sansone (seconda ammonizione) e Dijks (dopo il fischio finale).