POLITICA
Il Governo ottiene la fiducia
Il dl Stabilità è legge
In precedenza la Camera aveva varato il decreto Salva-Roma con 340 sì e 155 no. Sabato 28 dicembre il provvedimento sarà all'esame di Palazzo Madama

Con i due voti di Camera e Senato sul decreto Salva Roma e, in serata, sulla Legge di Stabilità, il governo Letta incassa la tredicesima e la quattordicesima fiducia dall'inizio del suo mandato. Con 167 sì e 110 no, l'Aula del Senato ha votato la fiducia al governo sul ddl stabilità. Subito dopo Palazzo Madama ha dato anche l'ok al ddl bilancio approvando così in via definitiva la manovra per il 2014-2016, senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera, con 158 voti a favore, uno solo contrario e una astensione. Una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà legge dello Stato.
Dl Salva Roma al Senato
Nel pomeriggio, dopo un intenso dibattito parlamentare, l'esecutivo ha incassato la fiducia di Montecitorio - con 340 voti favorevoli e 155 contrari - sul "Salva Roma". Il prossimo 28 dicembre il porvvedimento andrà all'esame del Senato in terza lettura. I pentastellati promettono ostruzionismo a meno che il Governo, nel prossimo Cdm, non accolga le richieste, avanzate anche dalla Lega, di revocare l'emendamento che 'neutralizzerebbe' la possibilità della pubblica amministrazione di recedere degli affitti d'oro per i palazzi istituzionali (22 milioni di euro all'anno per gli uffici della Camera).
Caos sugli affitti d'oro
La bagarre ha costretto il governo a porre la fiducia sul Salva Roma per evitare un ulteriore slittamento del voto, che avrebbe costretto i parlamentari a rimanere nella capitale un giorno in più. Il decreto infatti è in scadenza e a fine dicembre decade. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini si è comunque impegnato a risolvere la questione nel senso voluto dalle opposizioni nel decreto milleproroghe che uscirà da palazzo Chigi il 27 dicembre.
La Lega vota con la molletta al naso
Gianluca Buonanno tira fuori un cartello con la scritta "Questo decreto puzza" subito dopo aver espresso in maniera plateale il suo voto. Il parlamentare leghista, infatti, al momento del suo turno ha tirato fuori dalla tasca una molletta, di quelle che si usano per stendere i panni, e davanti alla presidente Laura Boldrini, se la è messa sul naso ed ha votato no.
Slot machine
Nel passaggio a Montecitorio è stato invece corretto l'altro discusso passaggio del Salva Roma, quello che penalizzava i bilanci degli Enti locali che varavano iniziative per limitare la diffusione delle slot machine. Lo stesso presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno, riferendosi alla norma poi modificata, l'ha definita un "errore". Letta ha aggiunto che il governo starebbe lavorando ad un complesso piano d'azione contro il gioco d'azzardo.
Dl Salva Roma al Senato
Nel pomeriggio, dopo un intenso dibattito parlamentare, l'esecutivo ha incassato la fiducia di Montecitorio - con 340 voti favorevoli e 155 contrari - sul "Salva Roma". Il prossimo 28 dicembre il porvvedimento andrà all'esame del Senato in terza lettura. I pentastellati promettono ostruzionismo a meno che il Governo, nel prossimo Cdm, non accolga le richieste, avanzate anche dalla Lega, di revocare l'emendamento che 'neutralizzerebbe' la possibilità della pubblica amministrazione di recedere degli affitti d'oro per i palazzi istituzionali (22 milioni di euro all'anno per gli uffici della Camera).
Caos sugli affitti d'oro
La bagarre ha costretto il governo a porre la fiducia sul Salva Roma per evitare un ulteriore slittamento del voto, che avrebbe costretto i parlamentari a rimanere nella capitale un giorno in più. Il decreto infatti è in scadenza e a fine dicembre decade. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini si è comunque impegnato a risolvere la questione nel senso voluto dalle opposizioni nel decreto milleproroghe che uscirà da palazzo Chigi il 27 dicembre.
La Lega vota con la molletta al naso
Gianluca Buonanno tira fuori un cartello con la scritta "Questo decreto puzza" subito dopo aver espresso in maniera plateale il suo voto. Il parlamentare leghista, infatti, al momento del suo turno ha tirato fuori dalla tasca una molletta, di quelle che si usano per stendere i panni, e davanti alla presidente Laura Boldrini, se la è messa sul naso ed ha votato no.
Slot machine
Nel passaggio a Montecitorio è stato invece corretto l'altro discusso passaggio del Salva Roma, quello che penalizzava i bilanci degli Enti locali che varavano iniziative per limitare la diffusione delle slot machine. Lo stesso presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno, riferendosi alla norma poi modificata, l'ha definita un "errore". Letta ha aggiunto che il governo starebbe lavorando ad un complesso piano d'azione contro il gioco d'azzardo.