ECONOMIA
Indice PMI e petrolio penalizzano le borse

Dopo aver archiviato un gennaio negativo, le borse europee aprono anche febbraio con il segno meno. I dati sui responsabili degli acquisti (Pmi), in calo in Cina e in Europa, deprimono i listini così come il prezzo del petrolio tornato a scendere sotto la soglia dei 33 dollari al barile.
Nessun aiuto arriva da Wall Street dove l’apertura di Dow Jones e Nasdaq è stata all’insegna del ribasso poco oltre il mezzo punto percentuale.
Così nel Vecchio continente Londra, Parigi e Francoforte cedono oltre l’1%. Sulla stessa linea si muove Milano con l’indice Ftse Mib a -1,34%.
Sul listino di Piazza Affari da segnalare il netto calo di Luxottica (-5,56%) dopo le dimissioni a sorpresa dell’amministratore delegato, mentre sale il Banco Popolare (+5,69%), destinato a fondersi con la Popolare Milano (+0,53%).
Sul mercato dei titoli di Stato, poco mosso lo spread con i bund tedeschi a 109, mentre, tra le valute, l’euro tenta di riportarsi sopra la soglia di 1,09 nei confronti del dollaro.
Aggiornamento ore 15.45
Nessun aiuto arriva da Wall Street dove l’apertura di Dow Jones e Nasdaq è stata all’insegna del ribasso poco oltre il mezzo punto percentuale.
Così nel Vecchio continente Londra, Parigi e Francoforte cedono oltre l’1%. Sulla stessa linea si muove Milano con l’indice Ftse Mib a -1,34%.
Sul listino di Piazza Affari da segnalare il netto calo di Luxottica (-5,56%) dopo le dimissioni a sorpresa dell’amministratore delegato, mentre sale il Banco Popolare (+5,69%), destinato a fondersi con la Popolare Milano (+0,53%).
Sul mercato dei titoli di Stato, poco mosso lo spread con i bund tedeschi a 109, mentre, tra le valute, l’euro tenta di riportarsi sopra la soglia di 1,09 nei confronti del dollaro.
Aggiornamento ore 15.45