FIFA 2014
Mondiale
Romero, il portiere eroe in Argentina lanciato da Van Gaal
Di proprietà della Sampdoria, l'ultima stagione è stato al Monaco dove però ha giocato solo tre volte. In Europa è stato l'allenatore degli olandesi a dargli un'opportunità quando era all'Az Alkmaar

Per Sergio Romero, il portiere-eroe argentino che parando due rigori decisivi ha regalato la finale dei Mondiali contro la Germania all'Argentina si tratta di "una grande gioia, l'Argentina aspettava questo momento da tantissimo tempo e dal primo giorno di questo Mondiale avevamo questa speranza. Nella finale mostreremo in campo il nostro valore. Questa sera facciamo festa, ma sin da domani ci concentriamo sull'ultima partita, la finale. Come andrà non lo sappiamo, dipende anche dalla fortuna".
I due miracoli del numero uno dell'Albiceleste, in una delle partite più brutte del torneo, flagellata da una pioggia incessante a San Paolo, sono l'ultima puntata della storia di un portiere in cui la Sampdoria non ha mai creduto. Ma non solo. I blucerchiarti ad agosto scorso lo hanno spedito in prestito in Ligue 1, al Monaco di Claudio Ranieri. E anche l'allenatore romano ha snobbato le prestazioni de 'El Chiquito', così Romero in campionato ha registrato solo tre presenze.
A credere in lui invece, arrivato in Europa nel 2007, era stato l'allenatore che a San Paolo non ha avuto il coraggio di ripetere in porta, prima dei rigori, la staffetta Cillessen-Krul. Proprio il ct degli Oranje Louis Van Gaal infatti, all'epoca alla guida dell'Az Alkmaar dà all'argentino la maglia di titolare e nella stagione 2008-2009 arriva il titolo in Eredivisie. Poi il passaggio alla Sampdoria nel 2011, prima stagione in serie B e promozione in A dove difende la porta dei liguri, prima di essere parcheggiato alla squadra del Principato.
Una stagione opaca, senza riuscire a togliere il posto al croato Danijel Subašić e rischiando di non avere un biglietto per il Brasile. Ma per sua fortuna il ct Sabella non poteva contare su una concorrenza spietata: Mariano Andujar, anche lui in Italia con il Catania, non ha fatto una grande stagione; poca esperienza internazionale invece per Augustin Orion del Boca Juniors. E così Romero si è ritrovato a parare le conclusioni di Vlaar e Schneider.
Per contendere il titolo alla favorita Germania non basterà solo lui, ma in attesa di Messi, Sergio Romero si gode tutte le prime pagine dei giornali argentini, sperando anche in un rientro in grande stile a Genova.
I due miracoli del numero uno dell'Albiceleste, in una delle partite più brutte del torneo, flagellata da una pioggia incessante a San Paolo, sono l'ultima puntata della storia di un portiere in cui la Sampdoria non ha mai creduto. Ma non solo. I blucerchiarti ad agosto scorso lo hanno spedito in prestito in Ligue 1, al Monaco di Claudio Ranieri. E anche l'allenatore romano ha snobbato le prestazioni de 'El Chiquito', così Romero in campionato ha registrato solo tre presenze.
A credere in lui invece, arrivato in Europa nel 2007, era stato l'allenatore che a San Paolo non ha avuto il coraggio di ripetere in porta, prima dei rigori, la staffetta Cillessen-Krul. Proprio il ct degli Oranje Louis Van Gaal infatti, all'epoca alla guida dell'Az Alkmaar dà all'argentino la maglia di titolare e nella stagione 2008-2009 arriva il titolo in Eredivisie. Poi il passaggio alla Sampdoria nel 2011, prima stagione in serie B e promozione in A dove difende la porta dei liguri, prima di essere parcheggiato alla squadra del Principato.
Una stagione opaca, senza riuscire a togliere il posto al croato Danijel Subašić e rischiando di non avere un biglietto per il Brasile. Ma per sua fortuna il ct Sabella non poteva contare su una concorrenza spietata: Mariano Andujar, anche lui in Italia con il Catania, non ha fatto una grande stagione; poca esperienza internazionale invece per Augustin Orion del Boca Juniors. E così Romero si è ritrovato a parare le conclusioni di Vlaar e Schneider.
Per contendere il titolo alla favorita Germania non basterà solo lui, ma in attesa di Messi, Sergio Romero si gode tutte le prime pagine dei giornali argentini, sperando anche in un rientro in grande stile a Genova.