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ITALIA

Lo spazio pubblico dell'ex mercato ortofrutticolo è autogestito dal 2002

Bologna, al via lo sgombero del centro sociale Xm24

Carabinieri e polizia, aprendo una rete, sono entrati dentro la struttura. Protestano gli attivisti. Lo sgombero rappresenta l'epilogo di una storia cominciata 17 anni fa, quando l'amministrazione comunale concesse in via temporanea l'uso dell'edificio ad alcuni collettivi

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L'incontro ci sarà. Dopo anche le dichiarazioni del sindaco di Bologna, Virginio Merola ("L'intervento di questa mattina non chiude la porta alla possibilità di trovare una soluzione"), il tavolo con Xm24 è stato convocato "tra poche ore", ovvero nel primo pomeriggio di oggi, come riferiscono gli stessi attivisti del centro sociale di via Fioravanti. A incontrare gli esponenti di Xm24 dovrebbero essere il direttore generale del Comune, Valerio Montalto, e l'assessore alla Cultura, Matteo Lepore. E così altri manifestanti che dall'inizio dello sgombero, all'alba di questa mattina, si erano arrampicati su travi e impalcature del cortile interno, in questi minuti stanno scendendo. Allo stesso modo, stanno uscendo anche coloro che 'resistevano' nella piscina. Rimangono al momento ancora dentro lo stabile di via Fioravanti solo gli attivisti sul tetto, circa una decina. All'esterno dello stabile rimangono i manifestanti in solidarietà a Xm, circa un centinaio, e un cordone di forze dell'ordine in assetto antisommossa a presidiare la recinzione e gli ingressi.

Sgombero iniziato all'alba
È cominciato intorno alle 5.30 lo sgombero dello spazio pubblico autogestito Xm24 in via Fioravanti, in zona Bolognina nella prima periferia di Bologna. Carabinieri e polizia, aprendo una rete, sono entrati dentro il centro sociale. Parte di agenti e militari in tenuta antisommossa fuori dall'edificio dove si è radunata una cinquantina di attivisti. Chiuse alla circolazione le via adiacenti alla struttura: una parte di via Bolognese, la rotonda Alex Langer, via Fioravanti e via Tibaldi.

Decine di attivisti sono stati allontanati, una parte è rimasta all'interno e alcuni sono riusciti a salire sul tetto, da dove sventolano bandiere e intonano slogan. Nel cortile del centro sociale, dove ci sono anche i Vigili del fuoco, è stata fatta entrare una ruspa. Quando il mezzo è entrato in azione, gli attivisti fuori dallo spazio, radunati in un parco, hanno cominciato a spingere le reti che delimitano l'area esterna dell'edificio. Gli attivisti hanno subito chiesto un incontro con il Comune di Bologna, con cui non è stata trovata nei mesi scorsi un'intesa su una nuova sede. 

Il video della protesta degli attivisti




L'ex mercato è un centro sociale dal 2002
Lo spazio pubblico autogestito Xm24 dal 2002 occupa i locali dell'ex mercato ortofrutticolo in via Fioravanti 24, a pochi passi dalla nuova sede del Comune di Bologna e nel cuore del rione Bolognina, nella prima periferia della città. Fu il sindaco Giorgio Guazzaloca a proporre, 17 anni fa, il trasferimento di un gruppo di collettivi nell'edificio per il quale si raggiunse, tra le parti, un accordo per una concessione temporanea. Terminati alcuni lavori all'interno dello stabile, gli attivisti hanno iniziato ad organizzare le loro attività.   

Negli anni successivi, mentre il Comune varava un piano di riqualificazione della zona e dava il via ai lavori per la realizzazione di un piano di costruzioni immobiliari, è iniziata la discussione sul futuro di Xm24. A dare un'idea del confronto, tra lo spazio autogestito e l'amministrazione, è stato anche l'artista Blu che ha realizzato il murales 'Occupy Mordor' che, tre anni fa, lui stesso ha cancellato con un manto di vernice grigia per protestare contro una mostra sulla 'street art' organizzata in città. A fine 2013 è stato trovato un nuovo accordo per una convenzione triennale e sono proseguite le attività nello stabile di via Fioravanti.   

Nel 2016, scaduta la convenzione, gli attivisti sono rimasti all'ex mercato ortofrutticolo, e, il 25 luglio di quest'anno, è scaduto il termine ultimo per liberare gli spazi. Il Comune ha annunciato di volere realizzare, al posto dello stabile, 10 appartamenti di co-housing. Gli attivisti di Xm24, dichiarando di non avere ricevuto proposte concrete per sedi alternative, hanno organizzato in risposta una manifestazione in giugno e interrotto le sedute del Consiglio comunale per chiedere un confronto sulla ricerca di uno stabile per le attività dello spazio pubblico autogestito. Un confronto che, nonostante alcune proposte, non ha portato ad alcun accordo. Qualche giorno fa gli attivisti hanno cancellato i murales sulla facciata dell'edificio, che la Soprintendenza voleva tutelare perché diventato un luogo significativo per lo sviluppo della street art, per protestare contro un possibile sgombero.