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EUROPA

Strasburgo

Ue, Gentiloni: discorso von der Leyen di orgoglio e ambizione

Il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, dopo il discorso di von der Leyen sullo Stato dell'Unione

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"E' stato un discorso, quello di Ursula von der Leyen, di orgoglio e di ambizione direi". Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, al termine del discorso sullo Stato dell'Unione. Orgoglio per i risultati, le vaccinazioni, il green pass, i fondi di Recovery, quello che è stato fatto nell'ultimo anno ma anche di ambizione almeno su tre terreni: continuare l'intervento in economia, senza ripetere gli errori della crisi precedente, quindi riaprendo immediatamente la discussione sul Patto di stabilità; secondo l'ambizione geopolitica sulla difesa comune e l'annuncio di un lavoro con la presidenza francese su questo e terzo il tema del green deal e il mantenimento di una leadership europea, naturalmente con le sfide che questo comporta sul piano sociale", ha spiegato l'ex premier italiano.

Difesa comune Ue? Se non ora quando
"I tempi non sono affatto prematuri" sulla difesa comune europea, ha aggiunto Gentiloni. "C'è la famosa espressione 'se non ora quando' che mi sembra si adatti perfettamente al tema, non perché si tratti di costruire una alternativa alla Nato, che resta l'alleanza militare più importante al mondo, ma perché è evidente che soprattutto in alcune aree come Mediterraneo, Balcani e Africa e Medio Oriente non avremo più una presenza continua degli Usa come quella che abbiamo avuto per decenni nel dopoguerra". Secondo Gentiloni "un gigante economico come l'Ue non può essere del tutto privo di una presenza geopolitica e di una difesa comune significativa". "Adesso mi sembra che ci sia da parte di tutti i maggiori paesi" europei "la consapevolezza che quello che dice von der Leyen è assolutamente necessario. Vediamo se l'occasione della presidenza francese può essere quella buona per fare un passo in avanti", ha poi concluso.

Su Patto consenso non facile ma clima diverso
Il consenso sulla riforma fiscale dell'Ue "è difficile se ragioniamo come se fossimo di fronte a un nuovo capitolo della discussione degli anni precedenti, mentre è chiaro che siamo di fronte ad almeno un paio di sfide nuove" ha quindi dichiarato il commissario europeo all'Economia. "La prima è far fronte a una situazione creata dalla pandemia che ha portato livelli di debito e anche le sfide all'economia reali a livello senza precedenti. E, in secondo luogo, fare fronte all'impegno per la transizione climatica che tutti sappiamo quanto sia impegnativa", ha spiegato. "Quindi, se la guardiamo proiettata in avanti, questa discussione non è che diventi facile naturalmente ma può avere, io credo da parte della Commissione, un ruolo attivo di proposta e di leadership. Poi naturalmente vedremo la discussione con i Paesi membri ma io sono consapevoli delle divisioni ma penso che il contesto nuovo in cui ci siamo possa consentire di affrontarle in modo diverse, più positivo", ha aggiunto.

Scholz cancelliere? Sarebbe successo straordinario
"Vediamo, si vota tra poco tempo, io l'unica cosa che posso dire di Olaf Scholz è che facciamo parte della stessa famiglia politica. Per i Socialisti europei sarebbe un successo straordinario, visto che anche oggi sui giornali italiani si parla di questa novità del socialismo europeo, speriamo che le novità proseguano". Così Gentiloni rispondendo ad una domanda dei giornalisti che chiedevano se con Scholz alla cancelleria tedesca ci potranno essere delle novità in campo economico e nel dibattito sul Patto di Stabilità.