MONDO
The Hindu: "Interminabile politica del rinvio"
Caso marò. I media indiani: "Ingiustificato ritardo"
All'indomani dell'ennesimo rinvio a lunedì prossimo dell'udienza presso la Corte Suprema di Nuova Delhi che dovrà esaminare il ricorso italiano sul caso dei due marò, il quotidiano indiano chiama in causa le autorità e scrive: "l'India deve chiudere la questione per evitare un rovescio diplomatico o, peggio, una invalidazione giudiziaria"

Due anni di detenzione in India ancora senza capi d'accusa. Due anni sul filo del rasoio, di rinvii interminabili, di lentezze. Risultato, un "ingiusitificato ritardo" nella gestione del caso dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. A fare oggi queste affermazioni, all'indomani dell'ennesimo rinvio dell'udienza presso la Corte suprema di Nuova Delhi che dovrà esaminare il ricorso dei legali dei due fucilieri di Marina, sono i giornali indiani.
The Hindu: "Interminabile politica del rinvio"
Il quotidiano The Hindu dedica alla vicenda uno dei suoi due editoriali in cui osserva che "l'interminabile politica del rinvio" adotta nella gestione del caso sta diventando un imbarazzante problema diplomatico per l'India". Anche se "possono esservi ragioni valide nel rinviare il reperimento di una soluzione", osserva il giornale, "il Paese non può sopportare di essere considerato la causa di questo". Comunque, si dice ancora, "è sorprendente che vi siano ancora dubbi da parte indiana dopo che la Corte Suprema aveva disegnato chiaramente la strada da seguire nella sua sentenza di gennaio 2013", ossia The Maritime Zone Act, il codice penale, il codice di procedura penale e la Convenzione Unclos dell'Onu.
"India deve chiudere la questione per evitare invalidazione giudiziaria"
"L'India deve chiudere la questione con un approccio credibile e legalmente sostenibile - conclude The Hindu - per evitare un rovescio diplomatico o, peggio, una invalidazione giudiziaria".
The Indian Express: ministero Interni ha riserve su abbandono Sua Act
Da parte sua The Indian Express, commentando l'ultimatum definitivo rivolto alla pubblica accusa, sostiene che dei tre ministeri interessati due (Esteri e Giustizia) sono convinti della non opportunità di utilizzare il Sua Act per incriminare i marò. Invece, segnala il quotidiano, fonti degli Interni hanno detto che il ministero ha "fatto sapere di avere riserve sull'abbandono del Sua Act senza adeguate ragioni".
The Hindu: "Interminabile politica del rinvio"
Il quotidiano The Hindu dedica alla vicenda uno dei suoi due editoriali in cui osserva che "l'interminabile politica del rinvio" adotta nella gestione del caso sta diventando un imbarazzante problema diplomatico per l'India". Anche se "possono esservi ragioni valide nel rinviare il reperimento di una soluzione", osserva il giornale, "il Paese non può sopportare di essere considerato la causa di questo". Comunque, si dice ancora, "è sorprendente che vi siano ancora dubbi da parte indiana dopo che la Corte Suprema aveva disegnato chiaramente la strada da seguire nella sua sentenza di gennaio 2013", ossia The Maritime Zone Act, il codice penale, il codice di procedura penale e la Convenzione Unclos dell'Onu.
"India deve chiudere la questione per evitare invalidazione giudiziaria"
"L'India deve chiudere la questione con un approccio credibile e legalmente sostenibile - conclude The Hindu - per evitare un rovescio diplomatico o, peggio, una invalidazione giudiziaria".
The Indian Express: ministero Interni ha riserve su abbandono Sua Act
Da parte sua The Indian Express, commentando l'ultimatum definitivo rivolto alla pubblica accusa, sostiene che dei tre ministeri interessati due (Esteri e Giustizia) sono convinti della non opportunità di utilizzare il Sua Act per incriminare i marò. Invece, segnala il quotidiano, fonti degli Interni hanno detto che il ministero ha "fatto sapere di avere riserve sull'abbandono del Sua Act senza adeguate ragioni".