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SPORT

Serie A, ultima di andata

Inter ko, è sorpasso Napoli: azzurri campioni d'inverno. La Juve fa 9 vittorie di fila

La diciannovesima giornata si rivela clamorosa, con tutti colpi esterni. La rivelazione Sassuolo batte l'Inter al Meazza e il Napoli, trascinato a Frosinone da Higuain, vola in testa da solo. Vincono fuori anche uno splendido Empoli, il Chievo, il Palermo e il Genoa. Nel posticipo la Juventus espugna il campo della Sampdoria, ottiene la nona vittoria di fila e aggancia il secondo posto in condominio coi nerazzurri  

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di Gianluca Luceri e Nicola Iannello
E’ l’ultima di andata ma sembra Capodanno. Dopo il tonfo interno della Fiorentina contro la Lazio (sabato), altro risultato col botto a San Siro, dove l’Inter viene battuta nel recupero dal Sassuolo, sempre più splendida rivelazione di questo campionato (è sesto). Nerazzurri e viola al tappeto ed ecco che il mischione-scudetto produce un’altra capolista, il Napoli, che passeggia a Frosinone, effettua il sorpasso e si laurea campione d’inverno. Nel posticipo, la Juventus espugna Marassi e aggancia i nerazzurri al secondo posto (a -2 dalla vetta). Per la squadra di Allegri è la nona vittoria di fila. Giornata n.19 che si conferma clamorosa con tutti colpi esterni: vincono fuori anche Empoli (stagione finora incredibile), Chievo (in casa Bologna), Palermo (a Verona) e Genoa (a Bergamo).   
 
Frosinone-Napoli 1-5
La squadra di Sarri, come da copione, prende subito in mano la gara del ‘Matusa’. E non le servono troppo minuti per affondare il primo colpo (20’): corner di Jorginho, Albiol appostato sul secondo palo mette dentro. Nove giri di lancette e il Napoli raddoppia: contatto in area Crivello-Higuain, Tagliavento assegna il rigore, il ‘Pipita’ esegue. Al 40’ l’unica sortita offensiva del Frosinone, con Paganini che anticipa Reina e Koulibaly ma non trova la porta. Il monologo prosegue nella ripresa, con gli azzurri che intorno al quarto d’ora dilagano, segnando ben due reti in un minuto: percussione (da metà campo) e rasoterra imparabile di Hamsik (59’), poker di Higuain – sempre più re dei bomber con 18 reti -  che salta due avversari, il portiere Zappino e deposita nello specchio (60’). Al 71’ è il neo entrato Gabbiadini a firmare la ‘manita’ del Napoli con un gol-capolavoro: sinistro a giro dalla distanza e pallone sotto l’incrocio. All’81’ Sammarco firma per i ciociari la rete della bandiera. Sogna ad occhi aperti il Napoli, che chiude l’andata in vetta da solo con 41 punti. Resta invece terz’ultimo il Frosinone, con il Genoa (quart’ultimo ma vittorioso) che si allontana (+4): la strada per la salvezza si fa complicatissima. 

Inter-Sassuolo 0-1
Dopo diciotto formazioni diverse in diciotto giornate, Mancini conferma gli undici che hanno vinto a Empoli alla Befana: in avanti, Icardi è la punta centrale, assistito da Perišič (Palacio dal 64’) e Ljajič. Nel 4-3-3 di Di Francesco, Berardi, Falcinelli (Defrel dal 72’) e Sansone (Floro Flores dall’81’) formano il tridente offensivo. Inter pericolosa con Icardi e due volte Ljajič, ma la mira è sempre imprecisa. Il Sassuolo replica con Sansone, ma sulla sua punizione di destro vola Handanovič. Ancora il portiere sloveno protagonista su tocco ravvicinato di Missiroli e sul rimpallo su D’Ambrosio. Prima dell’intervello gloria anche per il suo collega del Sassuolo: Consigli prodigioso su un destro di Ljajič. Il duello tra l’attaccante serbo e il portiere neroverde si ripropone anche nella ripersa, con identico risultato. Sull’altro fronte, Handanovič mette in angolo una conclusione di Falcinelli deviata da Miranda. Consigli respinge un sinistro basso di Kondogbia, poi Ljajič non riesce a dar seguito all’azione. Poco dopo, lo stesso serbo non inquadra la porta da posizione favorevole. Il Sassuolo è sulle gambe. Su azione di contropiede, Palacio si fa murare da Peluso a porta vuota. Partita apertissima però. Handanovič salva con un gran riflesso su acrobazia del neo entrato Floro Flores. Ancora Consigli sugli scudi: vola al “sette” su bomba di Ljajič. Mancini prova la carta Jovetič, inserendolo all’86’ per Kondogbia. Il montenegrino contribuisce subito all’altissimo voto in pagella di Consigli, costringendolo a volare su un destro insidioso. Sul corner, Murillo di testa mette di poco a lato. Nel lungo recupero, fallo di Miranda su Defrel, per Doveri è rigore: sul dischetto Berardi che non fallisce (95’). Apoteosi Sassuolo che si insedia al sesto posto con 32 punti.

Sampdoria-Juventus 1-2
Sui nerazzurri piomba la Juventus che infila la nona vittoria consecutiva a Marassi. La Sampdoria, troppo remissiva nel primo tempo, non riesce a raddrizzare la gara nella ripresa ma tiene in apprensione fino alla fine i bianconeri. Allegri dà ancora fiducia a Morata, accanto a Dybala, mentre Hernanes è il centrale di centrocampo. Montella va col tridente Carbonero-Cassano-Eder. Ospiti subito avanti in pressing. Il gol arriva al 17' su una magia di Pogba che addomestica di petto un pallone complicato e in girata trova l'angolo basso. Poi i bianconeri diventano attendisti e la Samp con la palla fra i piedi non riesce a impensierire Buffon. Più interessante la ripresa, che si apre col raddoppio di Khedira, esterno su una sontuosa imbucata di Dybala, dopo nemmeno un minuto. La Samp non demorde e prova a giocare. Cassano viene cercato ed è molto attivo, in ombra invece Eder. In cinque minuti, al quarto d'ora, la sfida si anima. Comincia Hernanes con un tiro fuori di poco. Poi è la volta di Eder, che manda fuori un colpo di testa su assist di Cassano. Quindi è Dybala a impegnare severamente Viviano con un sinistro a giro da fuori. Subito dopo il portiere doriano viene graziato da Morata che gira male di testa il perfetto cross di Hernanes. Al 64' fa invece centro Cassano, che scambia con Carbonero e trova l'angolo basso in caduta. Passano tre minuti e Fernando prova un destro dal limite che lascia interdetto Buffon ma si spegne a lato di poco. Lo sbandamento della Juve finisce qui, anche se la Samp punge fino alla fine (alto il colpo di testa di Zukanovic su corner all'88'). Al 94' espuldo Moisander per un'entrata sopra le righe su Zaza.
 
Torino-Empoli 0-1
Un Martinez sprecone viene fermato da Skorupski, poi due grandi chances per i toscani: Maccarone conclude di poco a lato (23’), Mario Rui scheggia la traversa su punizione (31’). Nel finale altra opportunità per Martinez ma anche stavolta il venezuelano, poco concreto, si fa ipnotizzare dal n.1 polacco. In avvio secondo tempo, l’Empoli colpisce (56’): un rimpallo tra Gazzi e Pucciarelli innesca Maccarone, che di piatto fa passare la sfera sotto le gambe di Padelli. A ruota ospiti vicinissimi al raddoppio con Saponara (62’), ma stavolta il portiere granata salva la baracca. Sussulto granata intorno alla mezz’ora e polacco Skorupski ancora protagonista: al 70’ chiude la strada a Bruno Peres, all’80’ evita l’autogol di Barba su tiro-cross di Zappacosta. A pochi istanti dalla fine (95’), su corner, capocciata di Glik sul fondo. Toro in ginocchio, Empoli felice e beato a 30 punti, subito dietro al Sassuolo: da incorniciare anche il campionato dei toscani, settimi. 
 
Bologna Chievo 0-1
Grazie al successo del ‘Dall’Ara’, i gialloblù salgono a 26 punti, nella parte sinistra della classifica. Per il Bologna, uno stop dopo il convincente successo in casa del Milan e i frutti della cura Donadoni. Maran perde subito Hetemaj per infortunio e lo sostituisce con Pepe, mossa che si rivelerà vincente (13’). I padroni di casa sprecano l’occasione per passare in vantaggio quando Gavillucci decreta il rigore per fallo di Frey su Giaccherini; Destro batte troppo centrale dagli undici metri, Bizzarri respinge con una gamba (38’). Ripresa senza troppi sussulti. Cacciatore ci prova, ma Mirante blocca. Una conclusione di Giaccherini, deviata da un difensore, termina appena fuori. Nel finale la beffa. Cacciatore dal fondo la mette sul limite dell’area per Pepe che stoppa e con un rasoterra fa secco Mirante (79’).

Atalanta Genoa 0-2
Il Grifone interrompe una vittoria esterna una serie di cinque sconfitte consecutive. Ne fa le spese l’Atalanta, punita da due reti nel finale. La classifica vede i rossoblù di Gasperini sempre quart’ultimi ma con 19 punti. Orobici fermi a quota 24 con l’Udinese. Da segnalare nel primo tempo, subito prima dell’intervallo, un tiro del genoano Rincon che, deviato da un difensore atalantino, si impenna e va a colpire la parte alta della traversa. La vittoria del degli uomini di Gasperini matura nel finale. Dzemaili segna al volo in girata mancina su cross da sinistra di Rincon (79’). Una grande azione di Laxalt libera poi Pavoletti per il più facile dei gol, ottavo dell’attaccante del Grifone (81’).
 
Verona-Palermo 0-1
Uno strepitoso Sorrentino, autore di una doppio miracolo su Pazzini, tiene in piedi i rosanero al 19’. Miracolo che i suoi compagni capitalizzano subito: tiro-cross di Jajalo, palla al ‘mudo’ Vazquez che si gira e fulmina Gollini (27’). Il primo tempo non offre altri sussulti. Avara di occasioni anche la ripresa. Gollini reattivo sul colpo di testa di Goldaniga, Sorrentino devia in angolo un tiro di Viviani. Ci prova anche Vazquez di sinistro (70’): palla non lontano dal palo. Fine delle emozioni e tre punti pesanti in chiave-salvezza per il Palermo, che sale a quota 21. Resta malinconicamente ultimo il Verona (8 punti, 0 vittorie), il cui destino appare ormai segnato.