Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-e1b45551-a7a7-49f3-8f12-c665e3448508.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Per gli inquirenti "materiale illuminante"

Truffa Carige, le intercettazioni. Con Berneschi "il magro', sì che si guadagnava bene"

Conversazione tra due degli arrestati in una registrazione ambientale. Menconi dice all'imprenditore Calloni, in riferimento 'al magro', vale a dire il presidente del Cda di Carige: "Con lui i calcoli li facevamo come volevamo noi"

Condividi
"Con il magro (Berneschi ndr) sì che si guadagnava bene". È quanto emerge da un'intercettazione ambientale che gli inquirenti definiscono "illuminante" tra due degli arrestati, l'ex ad di Carige Vita nuova Menconi e l'imprenditore Calloni. Il magro ovviamente sarebbe proprio Giovanni Berneschi, vicepresidente di Abi ed ex presidente di Carige da ieri agli arresti domiciliari insieme ad altre sei persone, tra cui anche Menconi e Calloni, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Genova su un'associazione per delinquere dedita alle truffe e al riciclaggio. 

La conversazione riguarda l'assenso di Menconi a concludere la vendita del 50% della Darien Holdings in favore di Berneschi la cui offerta era stata di 3,5 mln di franchi svizzeri più 2 milioni di franchi svizzeri dilazionati. Nel prosieguo della conversazione Menconi si lamenta con Calloni dell'avventura svizzera che avrebbe riservato proporzioni di molto minori rispetto a quelle concluse con Berneschi. A quel punto Menconi commenta: "Con lui i calcoli li facevamo come volevamo noi, allora sì che guadagnavamo".

Intanto il Gip nell'ordinanza di custofia cautelare scrive: "Il fermo di Berneschi è stato disposto perchè esisteva pericolo concreto di fuga all'estero e anche di inquinamento probatorio, attraverso contatti che il presidente del Cda di Banca Carige ed ex presidente Abi aveva negli ambienti giudiziari". Dalle ultime intercettazioni, infatti, emergerebbe la volontà di Berneschi di trasferirsi in Svizzera, presso l'Ubs, in un appartamento a Lugano.