POLITICA
Salvini: "Noi manteniamo parola data"
Sanità. Di Maio: "Cacciare raccomandati". E confessa: "Preoccupati atteggiamento Lega"
"Prima di dare più autonomia alle Regioni bisogna cacciare i raccomandati e i figli di...- spiega il vicepremier grillino - Voglio assicurarmi che ci siano dei meccanismi di merito". Poi: "Da un mese chiedo un vertice, ma Salvini si è offeso sul caso Siri". Giorgetti: "Vertice di governo? Prima del consiglio dei ministri del 20 maggio"

I dati sulla corruzione nella Sanità fanno paura. Si parla di un buco di 6 miliardi e la Corte dei Conti - negli ultimi anni - ha più volte sottolineato come in questo ambito “si intreccino con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattiva gestione, talvolta favoriti dalla carenza dei sistemi di controllo”.
"Basta nomine politiche in Sanità". Così il vicepremier Luigi Di Maio - nel corso della conferenza stampa in Senato - presentando la proposta di legge del M5S sui criteri di nomina dei dirigenti delle Asl. Poi rivolto all'alleato di governo, attacca: "Prima di dare più autonomia alle Regioni bisogna cacciare i raccomandati e i figli di...Voglio assicurarmi che ci siano dei meccanismi di merito" E aggiunge: "Mi aspetto già dal pomeriggio un risposta della Lega su questo emendamento". Arriva a stretto giro di boa la replica dell'altro vicepremier, Matteo Salvini: "Noi la parola data la manteniamo e nella parola data c'è anche il voto di milioni di veneti che vogliono l'autonomia. Se il signor Di Maio ha cambiato idea lo venga a spiegare ai veneti e lombardi. Io di parole ne ho solo una". Poi rileva: "Inizio a notare troppi accoppiamenti tra Pd e 5 stelle, troppa sintonia. Dicono no all'autonomia, no alla flat tax, no al nuovo decreto sicurezza. Mi spieghi qualcuno se vuole andare d'accordo con il Pd o con gli italiani e la Lega, rispettando il patto".
Ministro Grillo: "Serve rescindere legame con politica"
Con Luigi Di Maio, il ministro della Salute, Giulia Grillo: "Il tema del controllo della politica sulla sanità è urgentissimo e, nonostante i tanti scandali di questo ultimo periodo, è sempre rimandato e molto ignorato dalla politica stessa. Abbiamo avuto ben due presidenti di Regione, in Basilicata e in Umbria, finiti in inchieste legate alla sanità - ha sottolineato - È un settore ad altissima corruzione e serve rescindere il legame con la politica. Come serve tutelare i cittadini, e oggi non siamo nelle condizioni di farlo, ma un emendamento al decreto Calabria interverrà da subito sulle nomine dei direttori, perché oggi gli strumenti sono insufficienti".
Già oggi pomeriggio il M5S presenterà un emendamento nel decreto Calabria, in Commissione Affari Sociali alla Camera, in cui sarà stabilito che in "attesa di un disegno di legge da approvare nei prossimi mesi", si modificano da subito i meccanismi con cui si nominano i dirigenti del Ssn.
Di Maio: "Preoccupati per cambio di atteggiamento della Lega"
Il vicepremier a margine dell'incontro in Senato non nasconde preoccupazione per l'atteggiamento della Lega: "Sono 4 mesi che è cambiato qualcosa. Ci preoccupa. Ho visto passare la Lega da posizioni molto più moderate al fucile in mano il giorno di Pasqua, i libri scritti con Casapound, i cui esponenti minacciano una donna di stupro e altri due la stuprano per davvero e ha alimentato uno scontro ideologico che non deve alimentare, perché in questo paese si deve lavorare sulle cose concrete. Ogni volta che io vedrò delle derive di ultradestra, lo dirò prima delle elezioni e anche dopo le elezioni, perché M5s è un argine alla derive nel nostro paese, sia quelle corruttive, sia quelle ideologiche". Poi: "Da un mese chiedo un vertice, ma Salvini dopo il caso Siri l'ha presa sul personale".
Sulla necessità di un confronto al più presto con la Lega - chiesto proprio da Di Maio - al momento arriva la replica del Sottosegretario Giancarlo Giorgetti: "Il vertice di Governo è opportuno prima del Consiglio dei ministri del 20 maggio".
"Basta nomine politiche in Sanità". Così il vicepremier Luigi Di Maio - nel corso della conferenza stampa in Senato - presentando la proposta di legge del M5S sui criteri di nomina dei dirigenti delle Asl. Poi rivolto all'alleato di governo, attacca: "Prima di dare più autonomia alle Regioni bisogna cacciare i raccomandati e i figli di...Voglio assicurarmi che ci siano dei meccanismi di merito" E aggiunge: "Mi aspetto già dal pomeriggio un risposta della Lega su questo emendamento". Arriva a stretto giro di boa la replica dell'altro vicepremier, Matteo Salvini: "Noi la parola data la manteniamo e nella parola data c'è anche il voto di milioni di veneti che vogliono l'autonomia. Se il signor Di Maio ha cambiato idea lo venga a spiegare ai veneti e lombardi. Io di parole ne ho solo una". Poi rileva: "Inizio a notare troppi accoppiamenti tra Pd e 5 stelle, troppa sintonia. Dicono no all'autonomia, no alla flat tax, no al nuovo decreto sicurezza. Mi spieghi qualcuno se vuole andare d'accordo con il Pd o con gli italiani e la Lega, rispettando il patto".
Ministro Grillo: "Serve rescindere legame con politica"
Con Luigi Di Maio, il ministro della Salute, Giulia Grillo: "Il tema del controllo della politica sulla sanità è urgentissimo e, nonostante i tanti scandali di questo ultimo periodo, è sempre rimandato e molto ignorato dalla politica stessa. Abbiamo avuto ben due presidenti di Regione, in Basilicata e in Umbria, finiti in inchieste legate alla sanità - ha sottolineato - È un settore ad altissima corruzione e serve rescindere il legame con la politica. Come serve tutelare i cittadini, e oggi non siamo nelle condizioni di farlo, ma un emendamento al decreto Calabria interverrà da subito sulle nomine dei direttori, perché oggi gli strumenti sono insufficienti".
Già oggi pomeriggio il M5S presenterà un emendamento nel decreto Calabria, in Commissione Affari Sociali alla Camera, in cui sarà stabilito che in "attesa di un disegno di legge da approvare nei prossimi mesi", si modificano da subito i meccanismi con cui si nominano i dirigenti del Ssn.
Di Maio: "Preoccupati per cambio di atteggiamento della Lega"
Il vicepremier a margine dell'incontro in Senato non nasconde preoccupazione per l'atteggiamento della Lega: "Sono 4 mesi che è cambiato qualcosa. Ci preoccupa. Ho visto passare la Lega da posizioni molto più moderate al fucile in mano il giorno di Pasqua, i libri scritti con Casapound, i cui esponenti minacciano una donna di stupro e altri due la stuprano per davvero e ha alimentato uno scontro ideologico che non deve alimentare, perché in questo paese si deve lavorare sulle cose concrete. Ogni volta che io vedrò delle derive di ultradestra, lo dirò prima delle elezioni e anche dopo le elezioni, perché M5s è un argine alla derive nel nostro paese, sia quelle corruttive, sia quelle ideologiche". Poi: "Da un mese chiedo un vertice, ma Salvini dopo il caso Siri l'ha presa sul personale".
Sulla necessità di un confronto al più presto con la Lega - chiesto proprio da Di Maio - al momento arriva la replica del Sottosegretario Giancarlo Giorgetti: "Il vertice di Governo è opportuno prima del Consiglio dei ministri del 20 maggio".