SPETTACOLO
Roy Andersson alla giuria: Sapevo che avete buon gusto
Venezia71. Il piccione svedese conquista il Leone d'oro. Andersson alla giuria: "Avete buon gusto"
Commozione per il regista: è la prima volta che il premio più importante della Mostra va al Paese scandinavo. Miglior attrice Alba Rorhwacher che ringrazia Saverio Costanzo "regista coraggioso e tenace".

Alla fine i pronostici sono stati rispettati. Il piccione svedese ha inghiottito il Leone d'Oro in un solo boccone. Ecco il corpulento Roy Andersson stringere tra le mani il premio più importante del palmarès di Venezia. Il suo Un piccione seduto su un ramo che riflette sull'esistenza ha conquistato la giuria capitanata dal compositore Desplat e probabilmente orientata dal gusto di Carlo Verdone per la commedia amara.
Per noi italiani trionfa la mamma vegana malata di troppo amore Alba Rohrwacher di Hungry Hearts, che porta a casa la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Abito bianco Valentino sul palco della sala grande ha ringraziato Saverio Costanzo "regista tenace e coraggioso". Applausi, carezze e un candido bacio segno che l'intesa tra i due non è solo professionale.
A completare il trionfo di Cuori affamati - targato Rai Cinema - anche la seconda Coppa Volpi all'assente ma giustificato per impegni sul set di Star wars 7 - Adam Driver, marito e alter ego di Alba Rohrwacher alias Mina nel film.
A un passo dalla vetta è arrivato il maestro russo Andrej Konchalovski col suo Le notti bianche di un postino, immagine di una Russia lontana e primitiva, fiera della sua bellezza incontaminata. Per lui il Leone d'Argento. Joshua Oppenheimer invece ha mandato un video-messaggio di ringraziamento per il Gran Premio della Giuria al suo The Look of Silence.
Nella categoria Orizzonti si afferma Belluscone che racconta il controverso rapporto tra l'ex-Presidente del Consiglio e la parte più popolare del suo elettorato siciliano. La dedica di Franco Maresco, rimasto ancora una volta a casa, va alla città di Palermo tutta.
Il più giovane premiato è Romain Paul il quindicenne protagonista di Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte. La sua interpretazione di Victor, un ragazzino appassionato di calcio che vive con la mamma malata di cancro e scopre solo adolescente l'esistenza di un padre direttore d'orchestra, gli è valsa il favore della giuria guidata dal compositore Desplat ben contento di assegnare il premio Mastroianni alla giovane promessa del Cinema francese.
A bocca asciutta gli americani, a cominciare dal super-favorito Birdman del messicano Inarritu, film d'apertura della Mostra. Qualcuno vedeva come miglior attore Willem Dafoe nei panni di Pasolini, ma la ricostruzione di Abel Ferrara non ha conquistato la giuria.
Niente per Pasolini e niente per Leopardi. I giganti della letteratura non hanno portato fortuna nemmeno a Mario Martone. Trascurato il suo "Giovane favoloso" che non è riuscito a espugnare l'ermo colle del Palazzo del Cinema.
Per noi italiani trionfa la mamma vegana malata di troppo amore Alba Rohrwacher di Hungry Hearts, che porta a casa la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Abito bianco Valentino sul palco della sala grande ha ringraziato Saverio Costanzo "regista tenace e coraggioso". Applausi, carezze e un candido bacio segno che l'intesa tra i due non è solo professionale.
A completare il trionfo di Cuori affamati - targato Rai Cinema - anche la seconda Coppa Volpi all'assente ma giustificato per impegni sul set di Star wars 7 - Adam Driver, marito e alter ego di Alba Rohrwacher alias Mina nel film.
A un passo dalla vetta è arrivato il maestro russo Andrej Konchalovski col suo Le notti bianche di un postino, immagine di una Russia lontana e primitiva, fiera della sua bellezza incontaminata. Per lui il Leone d'Argento. Joshua Oppenheimer invece ha mandato un video-messaggio di ringraziamento per il Gran Premio della Giuria al suo The Look of Silence.
Nella categoria Orizzonti si afferma Belluscone che racconta il controverso rapporto tra l'ex-Presidente del Consiglio e la parte più popolare del suo elettorato siciliano. La dedica di Franco Maresco, rimasto ancora una volta a casa, va alla città di Palermo tutta.
Il più giovane premiato è Romain Paul il quindicenne protagonista di Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte. La sua interpretazione di Victor, un ragazzino appassionato di calcio che vive con la mamma malata di cancro e scopre solo adolescente l'esistenza di un padre direttore d'orchestra, gli è valsa il favore della giuria guidata dal compositore Desplat ben contento di assegnare il premio Mastroianni alla giovane promessa del Cinema francese.
A bocca asciutta gli americani, a cominciare dal super-favorito Birdman del messicano Inarritu, film d'apertura della Mostra. Qualcuno vedeva come miglior attore Willem Dafoe nei panni di Pasolini, ma la ricostruzione di Abel Ferrara non ha conquistato la giuria.
Niente per Pasolini e niente per Leopardi. I giganti della letteratura non hanno portato fortuna nemmeno a Mario Martone. Trascurato il suo "Giovane favoloso" che non è riuscito a espugnare l'ermo colle del Palazzo del Cinema.