MONDO
Svizzera: l'autore dell'assalto al commissariato di Parigi era in Italia nel 2013

L'uomo ucciso il 7 gennaio mentre tentava di entrare in un commissariato di Parigi con un coltello e una finta cintura esplosiva "aveva chiesto asilo in Svizzera a gennaio del 2013, ma la sua richiesta fu respinta e fu rimandato in Italia a giugno".
Lo ha rivelato una portavoce della polizia svizzera, Anne-Florence Debois. "Su richiesta delle autorità francesi, la polizia svizzera ha indagato sull'individuo", ha spiegato la portavoce, aggiungendo che non ci sono prove che l'uomo sia stato coinvolto in attività terroristiche durante la permanenza in Svizzera.
Le autorità tunisine hanno confermato che l'uomo era tunisino e si chiamava Tarek Belgacem. Le sue impronte digitali corrispondevano a quelle dell'autore di un furto in Lussemburgo nel 2013. La polizia tedesca aveva accertato che Belgacem aveva vissuto in un centro richiedenti asilo in Germania.
Lo ha rivelato una portavoce della polizia svizzera, Anne-Florence Debois. "Su richiesta delle autorità francesi, la polizia svizzera ha indagato sull'individuo", ha spiegato la portavoce, aggiungendo che non ci sono prove che l'uomo sia stato coinvolto in attività terroristiche durante la permanenza in Svizzera.
Le autorità tunisine hanno confermato che l'uomo era tunisino e si chiamava Tarek Belgacem. Le sue impronte digitali corrispondevano a quelle dell'autore di un furto in Lussemburgo nel 2013. La polizia tedesca aveva accertato che Belgacem aveva vissuto in un centro richiedenti asilo in Germania.