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Bangalore
India, operai saccheggiano fabbrica di componenti IPhone
Senza paga da quattro mesi, la protesta degli operai è diventata violenta: un centinaio gli arrestati
E' scoppiata una rivolta a Bangalore, in India, nella fabbrica del gruppo taiwanese Wistron Infocomm Manufacturing, che produce componenti per l'iPhone.
Le immagini delle tv indiane mostrano finestre in frantumi e auto ribaltate, mentre la stampa locale riferisce che la protesta è partita dagli operai dello stabilimento, che dicono di essere sfruttati, di non ricevere lo stipendio da quattro mesi e di essere costretti a fare gli straordinari. Le immagini diffuse su Twitter dal Times of India:
Circa un centinaio di persone sono state arrestate dopo il saccheggio della fabbrica nel sud dell'India, ma "la situazione è tornata sotto controllo", secondo la polizia locale, e non risultano feriti.
Il vice governatore dello Stato del Karnataka, C. Ashwathnarayan, ha definito il saccheggio della fabbrica "violenza gratuita" e ha assicurato che il suo governo farà piena luce "senza indugio" sull'episodio: "Faremo in modo che i diritti dei lavoratori siano rispettati e che gli stipendi dovuti siano pagati", ha aggiunto.
Un dirigente sindacale locale ha invece denunciato il "brutale sfruttamento" a cui sarebbero sottoposti gli operai della fabbrica di componenti elettronici. "Il governo dello Stato ha permesso alla Wistron di non rispettare i diritti fondamentali dei lavoratori", ha detto al quotidiano The Hindu il sindacalista.
Il gruppo Wistron - ex ramo di produzione di Acer Inc. scorporato nel 2000 con oltre 80.000 dipendenti in tutto il mondo - non ha commentato l'accaduto.
Le immagini delle tv indiane mostrano finestre in frantumi e auto ribaltate, mentre la stampa locale riferisce che la protesta è partita dagli operai dello stabilimento, che dicono di essere sfruttati, di non ricevere lo stipendio da quattro mesi e di essere costretti a fare gli straordinari. Le immagini diffuse su Twitter dal Times of India:
Karnataka: #Violence at iPhone production plant run by Taiwan-based #Wistron Corp at Narasapura (in Kolar district) near #Bengaluru.
— TOI Bengaluru (@TOIBengaluru) December 12, 2020
Employees allege they have not been paid properly. pic.twitter.com/GKbeFeyRKc
Circa un centinaio di persone sono state arrestate dopo il saccheggio della fabbrica nel sud dell'India, ma "la situazione è tornata sotto controllo", secondo la polizia locale, e non risultano feriti.
Il vice governatore dello Stato del Karnataka, C. Ashwathnarayan, ha definito il saccheggio della fabbrica "violenza gratuita" e ha assicurato che il suo governo farà piena luce "senza indugio" sull'episodio: "Faremo in modo che i diritti dei lavoratori siano rispettati e che gli stipendi dovuti siano pagati", ha aggiunto.
Un dirigente sindacale locale ha invece denunciato il "brutale sfruttamento" a cui sarebbero sottoposti gli operai della fabbrica di componenti elettronici. "Il governo dello Stato ha permesso alla Wistron di non rispettare i diritti fondamentali dei lavoratori", ha detto al quotidiano The Hindu il sindacalista.
Il gruppo Wistron - ex ramo di produzione di Acer Inc. scorporato nel 2000 con oltre 80.000 dipendenti in tutto il mondo - non ha commentato l'accaduto.