SPORT
La cerimonia al Foro Italico di Roma
I cento anni del Coni. Napolitano: "Preservare lo sport da retorica e nazionalismi"
Il presidente Malagò premia Tomba e Simeoni atleti del secolo. Presenti anche il presidente del Senato Grasso, il ministro della Difesa Pinotti, il presidente della Regione Lazio Zingaretti e il sindaco Marino

Preservare lo sport da retorica e nazionalismi. È questo l'invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante il suo intervento alla cerimonia per i cento anni del Coni. Presenti al Foro Italico anche il presidente del Senato Grasso, il ministro della Difesa Pinotti, il presidente della Regione Lazio Zingaretti e il sindaco di Roma Marino. "Non ci dobbiamo accontentare" ha poi risposto Napolitano a chi gli faceva domande sul piazzamento della nazionale italiana ai mondiali in Brasile. "Tra le prime 4, le prime 2...".
"Siamo particolarmente vaccinati contro l'irruzione nello sport della retorica dei nazionalismi - ha detto Napolitano - Una cosa, però, è la retorica, altra è l'orgoglio nazionale verso quelle atlete e quegli atleti che concorrono con il Tricolore sul petto: dobbiamo sollecitare il massimo dell'attenzione della politica per il mondo dello sport anche se bisogna preservare lo sport dalle strumentalizzazioni della politica".
Durante la cerimonia il presidente del Comitato Olimpico Giovanni Malagò ha premiato Alberto Tomba e Sara Simeoni, ex campioni di sci e salto in alto, atleti del secolo. Poi rivolgendosi a Napolitano ha detto: "Il futuro dell'Italia si deve legare ai cinque cerchi. Il Coni e la bandiera olimpica sono coetanei. Entrambi sono nati nel 1914. Prendo questa coincidenza come un segno del destino che la storia può riservarci se saremo in grando di fare squadra insieme alla città, al governo ed a Lei che rappresenta l'unità del nostro Paese". Un riferimento alla possibile candidatura italiana per le Olimpiadi del 2024.
"Siamo particolarmente vaccinati contro l'irruzione nello sport della retorica dei nazionalismi - ha detto Napolitano - Una cosa, però, è la retorica, altra è l'orgoglio nazionale verso quelle atlete e quegli atleti che concorrono con il Tricolore sul petto: dobbiamo sollecitare il massimo dell'attenzione della politica per il mondo dello sport anche se bisogna preservare lo sport dalle strumentalizzazioni della politica".
Durante la cerimonia il presidente del Comitato Olimpico Giovanni Malagò ha premiato Alberto Tomba e Sara Simeoni, ex campioni di sci e salto in alto, atleti del secolo. Poi rivolgendosi a Napolitano ha detto: "Il futuro dell'Italia si deve legare ai cinque cerchi. Il Coni e la bandiera olimpica sono coetanei. Entrambi sono nati nel 1914. Prendo questa coincidenza come un segno del destino che la storia può riservarci se saremo in grando di fare squadra insieme alla città, al governo ed a Lei che rappresenta l'unità del nostro Paese". Un riferimento alla possibile candidatura italiana per le Olimpiadi del 2024.