ITALIA
Crollo ponte Morandi, interrogatori: Bonaccorso, Brencich, Servetti e Sisca non rispondono a pm

Un mese fa il crollo del ponte Morandi a Genova, in cui persero la vita 43 persone. La giornata di oggi è segnata dagli interrogatori in procura per quattro dei 20 indagati: tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Salvatore Bonaccorso, davanti al pm Massimo Terrile si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm Massimo Terrile. Bonaccorso, assistito dall'avvocato Giovanni Ricco, è dirigente del Provveditorato e membro del comitato tecnico che approvò il progetto di retrofitting. "Ci siamo avvalsi - ha detto il legale - perché nell'avviso a comparire non ci è stata data una indicazione sommaria di cosa ci viene contestato. Tra una settimana ci faremo interrogare di nuovo quando vedremo un po' di atti".
Anche Antonio Brencich, membro del comitato tecnico del provveditorato interregionale alle opere pubbliche si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm. "Le indagini sono in una fase primordiale - ha spiegato ai cronisti l'avvocato Anna Francini, dello studio Padovani di Pisa - e quindi non era ancora opportuno parlare. Quando la procura circostanzierà le accuse, il professore non avra' remore a rispondere ai magistrati".
Infine, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche Mario Servetto e Giuseppe Sisca, ingegneri e membri del comitato tecnico che, nel febbraio scorso, diedero parere positivo al progetto di retrofitting di ponte Morandi. Entrambi, indagati, sono stati convocati questo pomeriggio dai pm in Procura a Genova. "L'ingegnere è particolarmente turbato per la giornata di oggi, anche per via delle condizioni di salute" ha detto l'avvocato di Servetto, Waldemaro Flick ai cronisti. "Vogliamo capire bene cosa è successo, se ci sono eventuali responsabilità" ha aggiunto il legale. Entrambi si faranno ascoltare dai pm nei prossimi giorni.
Salvatore Bonaccorso, davanti al pm Massimo Terrile si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm Massimo Terrile. Bonaccorso, assistito dall'avvocato Giovanni Ricco, è dirigente del Provveditorato e membro del comitato tecnico che approvò il progetto di retrofitting. "Ci siamo avvalsi - ha detto il legale - perché nell'avviso a comparire non ci è stata data una indicazione sommaria di cosa ci viene contestato. Tra una settimana ci faremo interrogare di nuovo quando vedremo un po' di atti".
Anche Antonio Brencich, membro del comitato tecnico del provveditorato interregionale alle opere pubbliche si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm. "Le indagini sono in una fase primordiale - ha spiegato ai cronisti l'avvocato Anna Francini, dello studio Padovani di Pisa - e quindi non era ancora opportuno parlare. Quando la procura circostanzierà le accuse, il professore non avra' remore a rispondere ai magistrati".
Infine, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche Mario Servetto e Giuseppe Sisca, ingegneri e membri del comitato tecnico che, nel febbraio scorso, diedero parere positivo al progetto di retrofitting di ponte Morandi. Entrambi, indagati, sono stati convocati questo pomeriggio dai pm in Procura a Genova. "L'ingegnere è particolarmente turbato per la giornata di oggi, anche per via delle condizioni di salute" ha detto l'avvocato di Servetto, Waldemaro Flick ai cronisti. "Vogliamo capire bene cosa è successo, se ci sono eventuali responsabilità" ha aggiunto il legale. Entrambi si faranno ascoltare dai pm nei prossimi giorni.