POLITICA
La lista del segretario Pd
I nomi del toto-ministri di Renzi
Il segretario del Pd vorrebbe una squadra snella. Molte le figure nuove, ma circolano anche vecchie conoscenze della politica.

La squadra di ministri del Governo di Matteo Renzi sarebbe già a buon punto anche se restano ancora incertezze. Il segretario del Pd ha la necessità di incastrare esigenze diverse, tra alleanze politiche e volontà di rinnovamento. Nel caso in cui Renzi venisse incaricato domani, molti nomi nella lista per i dicasteri sarebbero dati per certi e pare che il segretario del Pd non voglia superare i quindici ministri. Tra "volti nuovi" ed esperti politici, ecco i nomi che circolano da giorni e che permetterebbero a Renzi di giurare in tempi brevi.
Sottosegretariato alla presidenza del Consiglio e Interni: Graziano Delrio - Angelino Alfano
A Graziano Delrio, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel governo Letta, toccherebbe il sottosegretariato alla presidenza del Consiglio. Angelino Alfano andrebbe al Viminale. In caso contrario i ruoli potrebbero essere scambiati.
Economia: Lucrezia Reichlin - Lorenzo Bini Smaghi - Tito Boeri – Romano Prodi
Fabrizio Saccomanni potrebbe lasciare il suo posto al ministero dell'Economia a Lucrezia Reichlin, economista vicina nei giorni scorsi alla vice presidenza della Banca d’Inghilterra. Tra i papabili al dicastero ci sono però anche l'economista Tito Boeri, Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea e l’ex premier Romano Prodi, anche se l’ufficio stampa di Prodi ha smentito.
Sviluppo Economico: Maurizio Martina - Vittorio Colao - Pier Carlo Padoan - Franco Bernabè
Tra i papabili il democratico Maurizio Martina, l'ex amministratore delelgato di Vodafone, Vittorio Colao, e l'ex dell'Ocse, Pier Carlo Padoan, il manager Franco Bernabè.
Lavoro: Tito Boeri - Guglielmo Epifani - Marianna Madia - Pietro Ichino – Mauro Moretti
Enrico Giovannini sarebbe troppo lontano dal Jobs Act proposto da Matteo Renzi, quindi Tito Boeri potrebbe essere l’uomo giusto per attuarlo. Per il dicastero del Lavoro è circolato anche il nome di Guglielmo Epifani, ex sindacalista e segretario del Pd nella transizione Bersani-Renzi. Anche Marianna Madia, responsabile Lavoro del Partito Democratico, per alcuni è considerata in lizza, così come il giuslavorista Pietro Ichino e l’ad di Ferrovie Mauro Moretti. Ha invece declinato Andrea Guerra, il manager di Luxottica di cui era circolato il nome.
Difesa: Federica Mogherini - Roberta Pinotti - Arturo Parisi
Mario Mauro potrebbe essere rimpiazzato da una donna. I nomi che circolano per il posto da titolare del dicastero sono quello della deputata democratica Federica Mogherini e quello di Roberta Pinotti, senatrice del gruppo Democratico. Non è escluso Arturo Parisi, ex ministro proprio della Difesa del governo Prodi.
Esteri: Emma Bonino
Alla Farnesina potrebbe rimanere Emma Bonino, gradita a Napolitano, per non avere discontinuità nel delicato ministero degli Esteri.
Giustizia: Michele Vietti - Angelino Alfano – Livia Pomodoro
Il ministro Anna Maria Cancellieri potrebbe essere sostituita dal centrista Michele Vietti, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Non è escluso, però, che possa essere proposto anche Angelino Alfano. Altro nome in ballo per la Giustizia è quello di Livia Pomodoro, presidente del tribunale di Milano.
Cultura: Dario Franceschini - Paolo Mieli - Gianni Cuperlo
Dario Franceschini è considerato papabile per il dicastero attualmente guidato da Massimo Bray. Nella lista dei probabili ministri anche l'ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli o l'ex presidente del Pd Gianni Cuperlo. Anche il nome dello scrittore Alessandro Baricco è stato associato al ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ma ha smentito: collaborerà, ha chiarito, ma "non da ministro".
Infrastrutture e Trasporti: Maurizio Lupi - Michele Emiliano
Maurizio Lupi del Nuovo Centro Destra potrebbe essere confermato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra i papabili anche il sindaco Pd di Bari, Michele Emiliano
Agricoltura: Ernesto Carbone
Mentre il patron di Eataly Oscar Farinetti si è chiamato fuori, il democratico Ernesto Carbone potrebbe ereditare il posto lasciato da Nunzia De Girolamo al ministero dell'Agricoltura.
Riforme: Maria Elena Boschi - Debora Serracchiani
Quasi certa la nomina al ministero della fidata esponente della segreteria del Pd Maria Elena Boschi che prenderebbe il posto di Gaetano Quagliariello. Anche Debora Serracchiani potrebbe esser presa in considerazione per il ruolo.
Rapporti con il Parlamento - Roberto Giachetti – Maria Elena Boschi
L'attuale vice presidente della Camera Giachetti potrebbe prendere il posto di Dario Franceschini che sarebbe "promosso" in un altro ministero. Altro nome in lizza quello della giovane deputata democratica. La Boschi, che nella direzione Pd è la responsabile delle riforma, potrebbe andare ai rapporti col Parlamento o proprio alle Riforme.
Ambiente - Andrea Orlando - Matteo Orfini
Data quasi per certa la conferma di Andrea Orlando al ministero dell'Ambiente, ma spunta anche il nome del 'democrat' Matteo Orfini
Sanità - Beatrice Lorenzin – Gino Strada
Beatrice Lorenzin resterebbe la titolare del dicastero. Nei giorni scorsi è circolato anche il nome del fondatore di Emergency che, però, avrebbe declinato l’offerta.
Istruzione - Stefania Giannini
L'esponente di Scelta Civica Stefania Giannini potrebbe andare al ministero dell'Istruzione
Made in Italy - Luca Cordero di Montezemolo
A Luca Cordero di Montezemolo sarebbe stata proposta la guida del nuovo ministero "Made in Italy", che si occuperebbe della promozione dell'Italia all'estero.
Sottosegretariato alla presidenza del Consiglio e Interni: Graziano Delrio - Angelino Alfano
A Graziano Delrio, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel governo Letta, toccherebbe il sottosegretariato alla presidenza del Consiglio. Angelino Alfano andrebbe al Viminale. In caso contrario i ruoli potrebbero essere scambiati.
Economia: Lucrezia Reichlin - Lorenzo Bini Smaghi - Tito Boeri – Romano Prodi
Fabrizio Saccomanni potrebbe lasciare il suo posto al ministero dell'Economia a Lucrezia Reichlin, economista vicina nei giorni scorsi alla vice presidenza della Banca d’Inghilterra. Tra i papabili al dicastero ci sono però anche l'economista Tito Boeri, Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea e l’ex premier Romano Prodi, anche se l’ufficio stampa di Prodi ha smentito.
Sviluppo Economico: Maurizio Martina - Vittorio Colao - Pier Carlo Padoan - Franco Bernabè
Tra i papabili il democratico Maurizio Martina, l'ex amministratore delelgato di Vodafone, Vittorio Colao, e l'ex dell'Ocse, Pier Carlo Padoan, il manager Franco Bernabè.
Lavoro: Tito Boeri - Guglielmo Epifani - Marianna Madia - Pietro Ichino – Mauro Moretti
Enrico Giovannini sarebbe troppo lontano dal Jobs Act proposto da Matteo Renzi, quindi Tito Boeri potrebbe essere l’uomo giusto per attuarlo. Per il dicastero del Lavoro è circolato anche il nome di Guglielmo Epifani, ex sindacalista e segretario del Pd nella transizione Bersani-Renzi. Anche Marianna Madia, responsabile Lavoro del Partito Democratico, per alcuni è considerata in lizza, così come il giuslavorista Pietro Ichino e l’ad di Ferrovie Mauro Moretti. Ha invece declinato Andrea Guerra, il manager di Luxottica di cui era circolato il nome.
Difesa: Federica Mogherini - Roberta Pinotti - Arturo Parisi
Mario Mauro potrebbe essere rimpiazzato da una donna. I nomi che circolano per il posto da titolare del dicastero sono quello della deputata democratica Federica Mogherini e quello di Roberta Pinotti, senatrice del gruppo Democratico. Non è escluso Arturo Parisi, ex ministro proprio della Difesa del governo Prodi.
Esteri: Emma Bonino
Alla Farnesina potrebbe rimanere Emma Bonino, gradita a Napolitano, per non avere discontinuità nel delicato ministero degli Esteri.
Giustizia: Michele Vietti - Angelino Alfano – Livia Pomodoro
Il ministro Anna Maria Cancellieri potrebbe essere sostituita dal centrista Michele Vietti, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Non è escluso, però, che possa essere proposto anche Angelino Alfano. Altro nome in ballo per la Giustizia è quello di Livia Pomodoro, presidente del tribunale di Milano.
Cultura: Dario Franceschini - Paolo Mieli - Gianni Cuperlo
Dario Franceschini è considerato papabile per il dicastero attualmente guidato da Massimo Bray. Nella lista dei probabili ministri anche l'ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli o l'ex presidente del Pd Gianni Cuperlo. Anche il nome dello scrittore Alessandro Baricco è stato associato al ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ma ha smentito: collaborerà, ha chiarito, ma "non da ministro".
Infrastrutture e Trasporti: Maurizio Lupi - Michele Emiliano
Maurizio Lupi del Nuovo Centro Destra potrebbe essere confermato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra i papabili anche il sindaco Pd di Bari, Michele Emiliano
Agricoltura: Ernesto Carbone
Mentre il patron di Eataly Oscar Farinetti si è chiamato fuori, il democratico Ernesto Carbone potrebbe ereditare il posto lasciato da Nunzia De Girolamo al ministero dell'Agricoltura.
Riforme: Maria Elena Boschi - Debora Serracchiani
Quasi certa la nomina al ministero della fidata esponente della segreteria del Pd Maria Elena Boschi che prenderebbe il posto di Gaetano Quagliariello. Anche Debora Serracchiani potrebbe esser presa in considerazione per il ruolo.
Rapporti con il Parlamento - Roberto Giachetti – Maria Elena Boschi
L'attuale vice presidente della Camera Giachetti potrebbe prendere il posto di Dario Franceschini che sarebbe "promosso" in un altro ministero. Altro nome in lizza quello della giovane deputata democratica. La Boschi, che nella direzione Pd è la responsabile delle riforma, potrebbe andare ai rapporti col Parlamento o proprio alle Riforme.
Ambiente - Andrea Orlando - Matteo Orfini
Data quasi per certa la conferma di Andrea Orlando al ministero dell'Ambiente, ma spunta anche il nome del 'democrat' Matteo Orfini
Sanità - Beatrice Lorenzin – Gino Strada
Beatrice Lorenzin resterebbe la titolare del dicastero. Nei giorni scorsi è circolato anche il nome del fondatore di Emergency che, però, avrebbe declinato l’offerta.
Istruzione - Stefania Giannini
L'esponente di Scelta Civica Stefania Giannini potrebbe andare al ministero dell'Istruzione
Made in Italy - Luca Cordero di Montezemolo
A Luca Cordero di Montezemolo sarebbe stata proposta la guida del nuovo ministero "Made in Italy", che si occuperebbe della promozione dell'Italia all'estero.