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FIFA 2014

Mondiali

Argentina-Svizzera e Belgio-Stati Uniti, ultima giornata degli Ottavi

Messi e compagni favoriti sugli elvetici. Wilmots carica i suoi contro la sorpresa Yankee

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Ultima giornata degli ottavi di finale. Alle 18, nell'Arena Corinthias di San Paolo, l'Albiceleste sfida gli svizzeri. A Salvador, ore 22, in campo i Diavoli Rossi incontrano gli uomini di Klinsmann.
 
Argentina-Svizzera
A San Paolo si gioca una partita di capitale importanza per Messi e soci. Avversaria dell'Albiceleste, trascinata da 30mila tifosi accampati in vari punti della città, è la Svizzera di Shaqiri nel match che vale un posto nei quarti di finale, contro la vincitrice del confronto fra Belgio e Usa. Il traguardo a cui guarda l'Argentina è la finale del 13 luglio, magari per quella sfida con il Brasile che qui molti sognano, nel frattempo il numero 10 vorrebbe riprendersi lo scettro di capocannoniere del Mondiale toltogli dal colombiano James Rodriguez. Ci riuscisse con una doppietta, Messi arriverebbe a 400 reti segnate in dieci anni di carriera professionistica, tra Barcellona, nazionale argentina maggiore e olimpica (con cui vinse l'oro a Pechino). Uno stimolo in più, se ce ne fosse bisogno, per un fuoriclasse che con i suoi 398 centri a 27 anni appena compiuti ha già staccato gente del calibro di Maradona e Batistuta.

Interessante sarà vedere in che modo il resto della squadra darà una mano al suo campione, ovvero se il ct Alejandro Sabella, vista l'assenza dell'infortunato Aguero, confermerà il 4-3-3 sostituendo con Lavezzi l'attaccante del Man City, oppure se adotterà uno schieramento più prudente all'insegna del 4-4-2: il dubbio è lecito visto che nella rifinitura il ct ha provato Maxi Rodriguez con i titolari. Per parare i tiri del 4 volte Pallone d'oro il portiere svizzero Benaglio, ex obiettivo di mercato della Lazio, si affiderà alla magia dei braccialetti del 'senhor do Bonfim' che gli sono stati regalati a Salvador Bahia e che lui si è affrettato a mettere al polso con i tre nodi necessari affinchè i desideri si avverino, mentre il tecnico Hitzfeld, che dopo il Brasile, comunque vada, lascerà il posto all'ex nocchiero laziale Vlado Petkovic, non si sbilancia. Il pronostico pende tutto da una parte, la Svizzera ne ha già presi cinque dalla Francia, e in Brasile si attendono un'altra grande prova di Messi.

Belgio-Stati Uniti
Nel Mondiale dei numeri 10 (Messi, Neymar, James Rodriguez) il Belgio ha bisogno del suo "10", Eden Hazard. Lo chiede il ct Marc Wilmots alla vigilia della sfida degli ottavi di finale contro gli Usa a Salvador: chi vince potrebbe trovare sulla sua strada l'Argentina, a patto ovviamente che l'Albiceleste batta la Svizzera.

E al Belgio la sfida con l'Argentina fa venire in mente il momento più alto della sua storia calcistica, con la semifinale persa 2-0 nel Mondiale di Messico '86. Fu decisiva una doppietta, guarda caso, del più grande numero 10 di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. A Brasile 2014 ci potrebbe essere Messi, ma, per ora, l'attenzione di Wilmots è tutta proiettata sugli Stati Uniti. Anche perché, sembrerebbe paradossale per chi, come l'Italia, è già a casa, ma il commissario tecnico dei ‘Diavoli Rossi’ ha dovuto rispondere alle critiche sulla qualità del gioco della sua squadra. Nonostante le tre vittorie su tre nel girone H, nonostante la qualificazione agli ottavi ottenuta con una giornata d'anticipo e nonostante il primo posto nel raggruppamento. E’ arrivato il momento di alzare il livello di gioco di una squadra molto giovane ma in grado di fare molta strada. E per questo ci sarà bisogno di tutto il talento di Hazard. Soprattutto se dovesse mancare il capitano Kompany, a cui bisogna aggiungere la sicura assenza dello squalificato Defour (out per una giornata dopo l'espulsione per uno sciocco fallo a centrocampo contro la Corea del Sud). Dovrebbero essere invece regolarmente a disposizione gli acciaccati Fellaini e Vermaelen.

Il dubbio più importante per il ct degli Usa, Jurgen Klinsmann, riguarda invece le condizioni dell'attaccante Jozy Altidore, che finora, a causa di un infortunio, ha giocato solo il primo spezzone della gara di esordio contro il Ghana. In verità, Klinsmann, vera star della spedizione americana in Brasile, ha le idee molto chiare. E così dopo aver chiesto ai datori di lavoro di permettere ai dipendenti di vedere le partite dell' "Us men's national team", adesso si è rivolto ai parenti e ai famigliari dei suoi giocatori. "Dovete cambiare i voli di ritorno. Prenotate per il 14 o per il 15 luglio". Che vuol dire che Klinsmann crede nelle possibilità degli Usa (secondi, a sorpresa nel girone H dietro la Germania e davanti al Portogallo e al Ghana) di arrivare fino alla finalissima del 13 luglio al Maracanà di Rio de Janeiro.