MONDO
La reporter è nota per le sue dure critiche al presidente Yanukovich
Giornalista pestata in Ucraina: arrestati due aggressori
Un terzo presunto aggressore è stato individuato dalla polizia ed è attualmente ricercato. L'Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e l'ambasciata americana a Kiev hanno condannato il pestaggio

Sono stati arrestati due presunti responsabili dell'aggressione alla giornalista ucraina pro-Ue, Tetyana Chornovil, nota per le sue dure critiche al presidente Viktor Yanukovich. L'episodio è avvenuto martedì notte, alle porte di Kiev.
Un terzo uomo, sospettato di aver partecipato al pestaggio, è stato individuato dalla polizia ed è attualmente ricercato.
Il presidente Yanukovich aveva condannato il pestaggio, chiedendo al ministro dell'Interno, Vitali Zakharchenko, di trovare i responsabili.
Il pestaggio
La reporter era diretta a Kiev, quando - ha raccontato lei stessa alla polizia - la sua auto è stata speronata da un’altra che la stava seguendo. La giornalista si è fermata e alcuni uomini hanno rotto il lunotto della sua macchina, costringendola a scendere e picchiandola poi selvaggiamente.
La donna è stata ritrovata accanto al veicolo poco dopo la mezzanotte ed è tuttora ricoverata in ospedale, con lesioni al naso, una commozione cerebrale e traumi multipli.
La foto della giornalista dopo il pestaggio è stata pubblicata sul sito online della sua testata, l'Ukrainska Pravda.
Diffuso anche il video della scena dell'inseguimento, ripresa dalla telecamera che la reporter aveva installato sul cruscotto della sua auto.
Il giorno dell’aggressione, Tetyana Chornovil aveva pubblicato un articolo, con tanto di foto, su una tenuta di campagna del ministro dell’Interno ucraino. La giornalista aveva più volte attaccato, oltre al presidente Yanukovich, anche il suo entourage e aveva denunciato la corruzione tra alcuni alti funzionari del regime.
La condanna
L'Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e l'ambasciata americana a Kiev hanno condannato la selvaggia aggressione.
"Condanniamo l'attacco e chiediamo un'indagine immediata che permetta di risalire ai responsabile e a consegnarli nella mani della giustizia", ha scritto l'ambasciata in una nota sottolioneando come "nelle ultime settimane siano accaduti una serie di eventi simili che sembrano voler intimidire o punire persone legate alle proteste" pro-Ue. Una dura condanna era arrivata anche dall’Unione europea e dal governo degli Usa.
Sale la tensione nel Paese
L'aggressione nei confronti della giornalista fa salire la tensione in Ucraina. Centinaia di manifestanti si sono riuniti davanti al ministero degli Interni di Kiev, mostrando le foto della reporter sfigurata dopo il pestaggio, per chiedere le dimissioni del ministro.
Alcuni di loro si sarebbero spinti fin sotto casa di quest'ultimo, secondo quanto riporta la testata della cronista aggredita.
Intanto il presidente Viktor Yanukovich ha annunciato che presto, in Ucraina, ci saranno alcune novità importanti, anche riguardo alla composizione del governo. "Prenderemo presto alcune decisioni radicali, anche riguardo al personale" di governo, ha assicurato.
Un terzo uomo, sospettato di aver partecipato al pestaggio, è stato individuato dalla polizia ed è attualmente ricercato.
Il presidente Yanukovich aveva condannato il pestaggio, chiedendo al ministro dell'Interno, Vitali Zakharchenko, di trovare i responsabili.
Il pestaggio
La reporter era diretta a Kiev, quando - ha raccontato lei stessa alla polizia - la sua auto è stata speronata da un’altra che la stava seguendo. La giornalista si è fermata e alcuni uomini hanno rotto il lunotto della sua macchina, costringendola a scendere e picchiandola poi selvaggiamente.
La donna è stata ritrovata accanto al veicolo poco dopo la mezzanotte ed è tuttora ricoverata in ospedale, con lesioni al naso, una commozione cerebrale e traumi multipli.
La foto della giornalista dopo il pestaggio è stata pubblicata sul sito online della sua testata, l'Ukrainska Pravda.
Diffuso anche il video della scena dell'inseguimento, ripresa dalla telecamera che la reporter aveva installato sul cruscotto della sua auto.
Il giorno dell’aggressione, Tetyana Chornovil aveva pubblicato un articolo, con tanto di foto, su una tenuta di campagna del ministro dell’Interno ucraino. La giornalista aveva più volte attaccato, oltre al presidente Yanukovich, anche il suo entourage e aveva denunciato la corruzione tra alcuni alti funzionari del regime.
La condanna
L'Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e l'ambasciata americana a Kiev hanno condannato la selvaggia aggressione.
"Condanniamo l'attacco e chiediamo un'indagine immediata che permetta di risalire ai responsabile e a consegnarli nella mani della giustizia", ha scritto l'ambasciata in una nota sottolioneando come "nelle ultime settimane siano accaduti una serie di eventi simili che sembrano voler intimidire o punire persone legate alle proteste" pro-Ue. Una dura condanna era arrivata anche dall’Unione europea e dal governo degli Usa.
Sale la tensione nel Paese
L'aggressione nei confronti della giornalista fa salire la tensione in Ucraina. Centinaia di manifestanti si sono riuniti davanti al ministero degli Interni di Kiev, mostrando le foto della reporter sfigurata dopo il pestaggio, per chiedere le dimissioni del ministro.
Alcuni di loro si sarebbero spinti fin sotto casa di quest'ultimo, secondo quanto riporta la testata della cronista aggredita.
Intanto il presidente Viktor Yanukovich ha annunciato che presto, in Ucraina, ci saranno alcune novità importanti, anche riguardo alla composizione del governo. "Prenderemo presto alcune decisioni radicali, anche riguardo al personale" di governo, ha assicurato.