MONDO
La visita del Pontefice
Il Papa in Myanmar: "Unità non è uniformità". Nella capitale oggi gli incontri istituzionali
Con alcuni esponenti buddisti, islamici,ebrei, hindu, cristiani battisti e cattolici Bergoglio afferma: "L'unità non è uniformità: ciascuno ha i suoi valori, le sue ricchezze, anche le sue manchevolezze"

Entra nel vivo la visita del Papa in Myanmar. Nella capitale Nay Pyi Taw, Bergoglio incontra il presidente della Repubblica e ha avuto un colloquio con Aung San Suu Kyi, la leader democratica oggi ministro degli Esteri e Consigliere di Stato.
Stamani l'incontro con alcuni esponenti buddisti, islamici,ebrei, hindu, cristiani battisti e cattolici: "Quanto è bello vedere i fratelli uniti": "Uniti non vuol dire uguali. L'unità non è uniformità, anche all'interno della stessa confessione. Ognuno ha i suoi valori, le sue ricchezze e anche le sue mancanze". Papa Francesco, parlando a braccio, in spagnolo, ha spiegato che "siamo tutti diversi e ogni confessione ha le sue ricchezze, le sue tradizioni, le sue ricchezze da dare, da condividere. E questo può accadere solo se si vive in pace. E la pace si costruisce nel coro delle differenze. L'unità sempre si da' nelle differenze". La pace, ha aggiunto, è "armonia". In questo tempo "sperimentiamo una tendenza mondiale verso l'uniformità, a rendere tutto uguale. Questo è uccidere l'umanità. Questa è una colonizzazione culturale. E dobbiamo capire la ricchezza delle nostre differenze (etniche, religiose, popolari), e da queste differenze si da' il dialogo. E da queste differenze si impara dall'altro, come fratelli". Come fratelli, l'esortazione del Papa, potete aiutare "a costruire questo Paese, che anche geograficamente ha così tante ricchezze e differenze".
Stamani l'incontro con alcuni esponenti buddisti, islamici,ebrei, hindu, cristiani battisti e cattolici: "Quanto è bello vedere i fratelli uniti": "Uniti non vuol dire uguali. L'unità non è uniformità, anche all'interno della stessa confessione. Ognuno ha i suoi valori, le sue ricchezze e anche le sue mancanze". Papa Francesco, parlando a braccio, in spagnolo, ha spiegato che "siamo tutti diversi e ogni confessione ha le sue ricchezze, le sue tradizioni, le sue ricchezze da dare, da condividere. E questo può accadere solo se si vive in pace. E la pace si costruisce nel coro delle differenze. L'unità sempre si da' nelle differenze". La pace, ha aggiunto, è "armonia". In questo tempo "sperimentiamo una tendenza mondiale verso l'uniformità, a rendere tutto uguale. Questo è uccidere l'umanità. Questa è una colonizzazione culturale. E dobbiamo capire la ricchezza delle nostre differenze (etniche, religiose, popolari), e da queste differenze si da' il dialogo. E da queste differenze si impara dall'altro, come fratelli". Come fratelli, l'esortazione del Papa, potete aiutare "a costruire questo Paese, che anche geograficamente ha così tante ricchezze e differenze".